Domanda: una semplice bottiglietta di acqua minerale, quella che normalmente si paga 50 centesimi, può costare quasi 2,50 euro solo perché si acquista in un aeroporto? Risposta: no, eppure succede. Come nel caso delle bottigliette dell’Acqua Panna. Una cifra che, tra l’altro, ignora completamente la raccomandazione dell’Airports Council International (ACI), l’associazione mondiale degli aeroporti, che da tempo raccomanda di vendere le bottigliette d’acqua all’interno delle aerostazioni a non più di 1 euro, ovvero già il doppio di quanto costano in un qualsiasi supermercato.
COSTO ECCESSIVO ACQUA IN AEROPORTO
Sappiamo che tutto ciò che si acquista negli aeroporti, innanzitutto nei bar e nei ristoranti, è oggetto di una sorta di tassa occulta. Uno spreco per il consumatore. La tassa è quella dell’acquisto per necessità. Sei in aeroporto, hai sete, devi aspettare ancora a lungo per il tuo volo, e allora sei costretto a comprare la tua bottiglietta d’acqua. Come un panino, un caffè o qualsiasi prodotto che in un’aereostazione costa molto di più rispetto all’esterno.
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Ma in questo caso qualsiasi limite è stato superato. Anche con un trucco (altro spreco): costringere il consumatore ad acquistare una bottiglietta di acqua minerale con un contenuto più alto del normale, 75 cl. Forse, in questo salasso i campioni del marketing e delle politiche commerciali di Acqua Panna mettono nel conto anche il soave messaggio di presentazione contenuto sulla confezione. Che recita così: “In ogni sorso di quest’acqua trovi l’equilibrio”. Sarà anche vero, ma è un equilibrio pagato a caro prezzo.
COSTO DELLA BOTTIGLIE D’ACQUA IN CITTA’
ACQUA MINERALE: COSA SAPERE