Come scegliere l’acqua minerale

Preferite sempre le confezioni in vetro. Controllate in etichetta i residui fissi, il nitrato e i nitriti. E i minerali dei quali avete bisogno

qual è l'acqua minerale migliore

Bere due litri di acqua al giorno ci mantiene in forma, rende la pelle più bella e favorisce la diuresi. L’acqua è una delle componenti principali del nostro corpo e tutto l’organismo dipende proprio dall’idratazione. Ci permette di eliminare le tossine e mantenere la corretta umidità delle mucose del naso e della gola. Molti di noi preferiscono bere acqua minerale piuttosto che quella naturale o oligominerale. Ricca di bollicine, dal sapore piacevole soprattutto durante i pasti, è diventata parte integrante della dieta di tanti di noi. Questo ha prodotto un giro d’affari da 2.700 milioni di euro, per le aziende che imbottigliano, e sono più di 250 le marche che distribuiscono quest’acqua tanto apprezzata dagli italiani. Il nostro paese, infatti, ha il primato europeo del consumo di acqua minerale.

La bottiglia

Preferire quelle in vetro a quelle in plastica. Anche se le più diffuse sono le seconde, queste compiono un percorso molto lungo e spesso vengono trasportate, per ore, sotto il sole. Il calore tende ad alterare le proprietà della plastica e questo incide sulla qualità contenuto. Evitate anche l’acquisto di bottiglie di acqua minerale, come la Ferrarelle, che ancora non hanno adeguato i tappi di plastica alla nuova normativa, in base alla quale non devono essere separati dal contenitore, per evitare la loro dispersione.

Il residuo fisso

È l’informazione più ricercata dai consumatori. Più il valore è basso e maggiore è la leggerezza dell’acqua. Nel caso delle acque minerali, il residuo fisso è più alto ma questo non è per forza un difetto. In diverse situazioni, un valore elevato è salutare perché risponde a particolari esigenze del nostro corpo come la necessità di sali minerali, conseguente all’intensa sudorazione.

Nitrati e nitriti

La loro presenza deve essere limitata perché sono indicatori di inquinamento. Per questo motivo, la loro presenza nell’acqua, è tenuta sotto controllo. Per i nitrati, il limite massimo consentito dalla legge, nel caso delle acque minerali, è di 45 milligrammi al litro (10 milligrammi al litro per l’infanzia) mentre per i nitriti il valore soglia è di 0,02 milligrammi al litro.

I minerali

Le varie acque minerali in commercio variano anche in base alla presenza di particolari minerali. Quelle ferruginose, ad esempio, sono particolarmente indicate per chi soffre di anemia mentre quelle magnesiche così come quelle solfate hanno un’azione lassativa. Per chi ha problemi di coliche, invece l’importante è che l’acqua abbia un basso contenuto di calcio.

Benessere

Sfatiamo il mito che l’acqua minerale faccia ingrassare. Oltre a precisare che non contiene “calorie”, va aggiunto che la maggiore presenza di anidride carbonica non gonfia lo stomaco né provoca gastrite. Soltanto chi soffre di meteorismo dovrebbe evitarla.

Acidità

Si tratta di un valore importante ai fini della vostra scelta. Si misura con il pH, che va da 1 a 14, e di solito si attesta nella zona mediana, attorno al 7. Questo valore dipende dagli ioni contenuti nell’acqua, in base ai quali il pH può essere acido o alcalino (da 6,5 a 8). Se il valore del pH è troppo alto, o troppo basso, questa marca di acqua minerale è da scartare.

Calcio

Anche l’acqua può contribuire a un buon apporto di calcio. Quella minerale con buoni livelli di calcio (detta acqua calcica) è consigliata, per esempio, a chi è intollerante al latte. Attenzione soltanto, invece, alla quantità di calcio per chi soffre di calcoli renali.

Sodio

Altro valore molto importante, sulla base delle nostre esigenze. Per essere definita sodica, l’acqua minerale deve avere un valore del sodio non inferiore a 200 mg/l; se invece dovete bere un’acqua minerale con poco sodio, allora il valore deve essere inferiore ai 20 mg/l. È sempre preferibile, tranne che in situazioni specifiche, optare per un’acqua minerale con basso contenuto di sodio, in quanto il sale che consumiamo nel corso della giornata è già abbondante.

Come capire se l’acqua è buona

Nel corso di una vita, una persona beve, mediamente, circa 50mila litri di acqua. Quindi è importante conoscerne la qualità, ed evitare brutte sorprese. Il parametro più importante da valutare è sempre quello del residuo fisso, cioè la quantità di minerali inorganici contenuti in un litro d’acqua. In pratica, ciò che rimane dopo l’evaporazione di un litro di acqua. Questo valore di residuo fisso, per avere un’acqua di buona qualità, deve essere inferiore ai 30 milligrammi a litro.

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