
L’ultima arrivata è la birra. Luppolata, leggera, fruttata, gradevolissima: ma di colore blu, che deriva dalla ficocianina contenuta nelle alghe commestibili. Line, questo il nome della marca, è una birra ricavata proprio dalle alghe, sempre più utilizzate grazie ad alcune qualità. Hanno proprietà nutritive molto interessanti. Si possono coltivare senza fertilizzanti, non richiedono acqua dolce e assorbono, invece di emettere come altri prodotti agricoli, CO2.
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ALGHE COMMESTIBILI
Le alghe commestibili sono degli organismi marini che si possono anche inserire nella dieta quotidiana delle persone. Anche perché, in effetti, le alghe sono delle vere e proprie verdure provenienti dal mare e in cucina sono sempre state utilizzate, anche grazie al loro potere depurativo a antiossidante. Inoltre, le alghe non assimilano le sostanze inquinanti, a differenza di ciò che succede ai pesci.
Vediamo insieme quali sono quelle più conosciute e come si adoperano in cucina.
- Le alghe Kanten servono per fare il gelificante vegetale “agar agar”, che viene impiegato al posto della colla di pesce e che accompagna anche il sashimi
- Le alghe Arame, sono un ottimo contorno, se mangiate dopo essere state in ammollo. Si possono gustare con le carote, le cipolle, dopo essere state condite con l’olio di sesamo. L’alga Arame è ricca di calcio e potassio e per tale ragione è assai adatta all’alimentazione degli atleti.
- Le alghe Klamath vengono vendute in tavolette ed hanno un effetto immunostimolante. Queste alghe sono in grado, altresì, di normalizzare i lipidi nel sangue.
- Le alghe Dulse, rosse e piccanti, sono ricche di ferro e si usano nelle zuppe e nelle salse.
- Le alghe Hijiki sono brune e utilizzate per la preparazione di paste e risi oppure consumate con le verdure a radice.
- Le alghe Nori fanno da rivestimento al maki, vengono anche spesso macinate e messe nelle insalate. Contengono le vitamina A, B1 e C.
- La spirulina è l’ingrediente principale del gomasio, cresce nelle acque dolci ed ha proprietà disintossicanti.
- L’alga Kelp, è un’alga diuretica, regola il metabolismo negli ipertiroidei ed ha proprietà antiossidanti.
- L’alga Kombu può essere aggiunta al latte di soia perché ne rafforza l’apporto di calcio e può essere adoperata anche nelle minestre. Questa alga rende anche più digeribili i legumi, se messa in ammollo nella loro acqua.
- L’alga Wakame si usa molto nella zuppa di riso e può essere consumata cruda. Si adopera anche per preparare la classica insalata di Wakame, se tagliata a strisce e mescolata con aceto di riso, olio di sesamo, miele, zenzero e zucchero.
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PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DELLE ALGHE COMMESTIBILI
In maniera particolare, se si prendono 10 grammi di alga Wakame, questa contiene 4 calorie e inoltre:
- 87 mg di sodio
- 15 mg di calcio
- 11 mg di magnesio
- 8 mg di fosforo
- 5 mg di potassio
- 0,160 mg di vitamina B3 (niacina)
- 20 µg di folati
- 0,5 µg di vitamina K
- 0,22 g di ferro
- 0,04 g di zinco0,91 g di carboidrati, fra cui 0,06 g di zuccheri
- 0,10 mg di vitamina E
- 0,023 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 0,006 g di vitamina B1 (tiamina)
- 36 UI di vitamina A
- 0,30 g di proteine
- 0,06 g di lipidi, fra cui: 0,013 g di grassi saturi, 0,006 g di grassi monoinsaturi e 0,022 g di grassi polinsaturi
- 0,3 mg di vitamina C
Le alghe commestibili hanno un potere nutrizionale che varia a seconda della loro tipologia. Esse sono composte per il 70% di materie organiche, per il 10% d’acqua e per il 20% di minerali e contengono:
- circa 20% di proteine
- 50% di glicidi
- meno del 2% di lipidi
- fino al 30% di minerali e vitamine
I glicidi delle alghe non vengono assimilati dall’organismo e dunque, per tale ragione, le alghe sono ottime per i diabetici. Inoltre, i polisaccaridi di queste “verdure del mare” favorirebbero un maggiore assorbimento del glucosio a livello intestinale. I polisaccaridi, che poi sono fibre alimentari, migliorano la flora batterica e il transito intestinale. Inoltre, le alghe contengono tantissimi oligoelementi, come iodio, così come possiedono zinco, vitamina C, rame, cobalto, potassio e sono povere di calorie. Grazie alle alghe, si possono tenere a bada alcune malattie legate al sistema vascolare, oltre ai disturbi ormonali, l’ipertensione, i problemi legati alla memoria e l’ipertiroidismo.
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BENEFICI ALGHE COMMESTIBILI
Le alghe commestibili sono ricche di ferro e proprio per questo sono un alleato prezioso nella lotta all’anemia. Inoltre, possono rivelarsi utilissime anche per chi soffre della fastidiosa sindrome premestruale. Le alghe hanno una grande azione antiinfiammatoria, riducono il colesterolo, stimolano la risposta immunitaria. Inoltre, sono un lassativo naturale, agiscono sul metabolismo e sono piene di antiossidanti. In maniera particolare: le alghe Dulse sono ricche di ferro, le Arame sono ricche di iodio, calcio e potassio e aiutano a ridurre la pressione; le alghe Hijiki sono ricche di ferro e calcio e le alghe Nori sono ricche di calcio, vitamina A, vitamina C. L’alga Kombu contrasta i gonfiori che insorgono dopo aver consumato i legumi. Le alghe contengono iodio e selenio, così come calcio e magnesio, rendono, ad esempio, l’’alga Wakame assai utile per combattere la demineralizzazione delle ossa e l’osteoporosi, che attacca spesso le donne durante la menopausa. Le alghe, inoltre, contrastano i gonfiori dovuti ala ritenzione idrica.
COME SI MANGIANO LE ALGHE?
Le alghe commestibili, come abbiamo già visti in precedenza, sono validissime in cucina e possono essere adoperate per realizzare diversi piatti.
L’alga Wakame, ad esempio, diventa un contorno davvero gustoso da abbinare a pietanze a base di pesce o di carne, in maniera particolare quando si è a dieta.
La Wakame è ricca di nutrienti ed è, dunque, assai benefica. Questa alga contiene le vitamine A, C, E e K oltre che tanti sali minerali, come lo iodio, il selenio, il potassio e il calcio. Questa alga viene adoperata per fare delle ottime insalate da condire con olio di sesamo ed il sesamo bianco.
Vediamo insieme, quali sono gli ingredienti per l’insalata di Wakame e come si prepara, secondo il sito melarossa.it
Per prima cosa, bisogna procurarsi i seguenti ingredienti:
- 50 grammi di alga Wakame essiccata
- acqua
- 2 cucchiai salsa di soia a basso contenuto di sodio
- 1 cucchiaio aceto di riso
- 1/2 cucchiaino peperoncino in polvere
- 2 cucchiai olio di semi di sesamo
- 20 g sesamo bianco
Innanzitutto, bisogna tagliare le alghe a listarelle, metterle in una ciotola e ricoprirle con dell’acqua calda. L’ammollo deve durare non meno di 10 minuti. Trascorso questo tempo, le alghe si saranno ammorbidite e dunque potranno essere scolate e strizzate, per poi essere tagliate nuovamente a pezzetti. In un’altra ciotola, nel frattempo, saranno stati mischiati l’olio di sesamo, la salsa di soia, l’aceto e il peperoncino in polvere. Il condimento va versato sulle alghe tagliate a listarelle, che vanno anche cosparse di semi di sesamo. L’insalata è così pronta per essere servita a tavola.
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QUANTE ALGHE AL GIORNO POSSIAMO MANGIARE?
Una persona adulta può consumare qualche grammo d’alga circa due e o tre volte alla settimana. Le alghe, prima di essere consumate, devono stare in ammollo; durante tale procedimento, aumentano di peso e di volume, e dunque, la quantità che si deve mangiare deve essere sempre valutata a secco. Meglio evitare che i bambini consumino le alghe, almeno quelli al di sotto del 5 anni d’età. Inoltre, le alghe contengono un certa dose di iodio e per tale ragione chi soffre di disfunzioni tiroidee deve tenere conto di tale fattore. Le alghe di mare hanno molti più elementi nutritivi ed oligoelementi rispetto alle verdure.
DOVE SI COMPRANO LE ALGHE COMMESTIBILI?
Le alghe commestibili, sempre più richieste, sono ormai presenti sugli scaffali dei negozi alimentari sotto forma di integratori da assumere quotidianamente per arricchire le diete; tali alghe sono anche ottime per essere aggiunte nella preparazione di insalate, zuppe, perché sono poco caloriche ma altamente proteiche. Le alghe fresche si possono invece trovare nei supermercati più conosciuti. Alcune, come la Wakame, diffusissima e adoperata nella preparazione dei piatti orientali, si può trovare nei supermercati, nei negozi etnici specializzati, negli store che vendono prodotti biologici e negli shop online.
CONTROINDICAZIONI DELLE ALGHE COMMESTIBILI
Alcune alghe commestibili potrebbero interferire con l’attività di diversi farmaci. La spirulina, per esempio, contrasta con gli immunosoppressori e, dunque, chi assume questi ultimi dovrebbe sempre sentire un parere medico prima di approcciare a tale alga. Non contenendo iodio, la spirulina può invece essere assunta da chi soffre di tiroide. L’alga Kombu, va consumata con moderazione perché può causare disfunzioni tiroidee, tachicardia, insonnia e irritabilità. La Wakame non è indicata in caso di gravidanza e allattamento; inoltre, essendo ricca di iodio, non può essere assunta da chi soffre di tiroide. Il ficus non va assunto se si hanno disfunzioni tiroidee o se si ha il diabete, così come va evitato in gravidanza e durante l’allattamento. Il ficus è anche dannoso in casi di acne e, se preso in dosi eccessive, può causare diarrea e nausea.
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