Perché fa bene abbracciare gli alberi

Il contatto diretto consente di assorbire i terpeni attraverso la pelle. E così produciamo più proteine anticancerogene. Ogni albero ha il suo carattere, proprio come gli uomini

BENEFICI PER LA SALUTE ALBERI

Abbracciare un albero: lo avete mai fatto? Un gesto potente, un incontro con la natura che ci ama e ci rigenera, una ricerca di benessere fisico e psichico.  Non bisogna aspettarsi miracoli dagli alberi, che compongono un quarto delle 391mila specie di piante vascolari presenti sulla Terra, ma certamente esistono, e sono dimostrati sul piano scientifico, aspetti terapeutici legati al rapporto tra l’uomo e l’albero. Ne abbiamo parlato in questo articolo, e in generale, volendo andare dritti al tema, la principale ricchezza degli alberi sono i terpeni, contenuti nella corteccia, e in misura minore, nelle foglie.

Si tratta di gas che sprigionano cellule natural killer, potenti difese immunitarie del nostro organismo, proteine anticancerogene. E l’abbraccio consente di assorbire i terpeni in modo diretto, non solo passando per i polmoni, e cioè respirando, ma attraverso la pelle, con il contatto fisico tra il tronco e il corpo dell’uomo. E più stringiamo il tronco, dove si addensano i terpeni, più riusciamo a stimolare una reazione del cervello che produce i salutari neurotrasmettitori.

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Ma l’abbraccio dell’albero, che in apparenza vi potrà sembrare una fisima da pop arte o l’atto eccentrico di una setta di frequentatori dei boschi, non è solo un gesto ispirato all’idea di produrre, e non sprecare, benessere fisico. C’è altro, molto altro.

Nella radicalità di questo gesto, che assomiglia molto al legame tra una madre e un figlio, tra due amanti, c’è il riconoscimento che la nostra vita non può prescindere dalla relazione con gli alberi. Ovunque. Anche dove rappresentano  solo delle oasi del paesaggio urbano: parchi, giardini, strade alberate, piccoli angoli di verde. Abbiamo bisogno degli alberi, come loro hanno bisogno di noi e delle nostre cure. Tutto l’equilibrio della natura, qualsiasi discorso sulla sostenibilità, si poggiano su questa relazione che, purtroppo, tendiamo a spezzare, anche solo per incuria, per indifferenza, per ignoranza.

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E nello stare insieme,  nel condividere un unico spazio, nel sentirci legati, attraverso la forza di un abbraccio, riconosceremo meglio anche un altro elemento che ci accomuna agli alberi: la diversità. È davvero impressionante, e affasciante come scoperta, quanta diversità ci sia tra gli alberi, proprio come tra gli uomini. Il faggio è solido, resistente, protettivo, ma anche spietato, e se si considera in pericolo, si allunga con le sue chiome sul vicino sgradito, e gli sottrae la luce fino a farlo seccare. La quercia è granitica, robusta, saggia: anche per questo sopporta umidità e aridità del terreno, e vive per secoli. La betulla è irritabile, permalosa e litigiosa: basta poco per scatenare la sua violenta reazione. Appena il vento cambia e inizia a soffiare forte, la betulla allunga i suoi rami e li usa come fruste per tenere a distanza l’albero vicino, senza rischiare di subirne qualche danno da eccessiva vicinanza. Gli alberi non hanno le risse le condominio e gli avvocati dietro la porta, pronti per mandare lettere al vicino di casa, ma anche per loro la convivenza  può essere molto dure. Eppure la lezione che ci danno è semplice: proviamoci. Nell’interesse di tutti.

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Abbracciare gli alberi, respirare l’aria nelle loro dirette vicinanze, non produce soltanto benefici alla mente, non aiuta solo a rilassarsi abbassando stress e tensioni. Ci sono effetti salutari anche in termini organici. Come questi:
  • Il numero dei globuli rossi aumenta
  • La circolazione sanguigna migliora
  • I polmoni delle persone che hanno problemi cronici sul piano polmonare, lavorano meglio e con minore sforzo
  • Il sonno e la sua qualità ne traggono un significativo beneficio
  • L’invecchiamento delle cellule viene ritardato

abbracciare gli alberi

La silvoterapia è un metodo con Il quale, in modo semplice ma efficace, si cerca di mettere a frutto, e non sprecare, i benefici che arrivano dal contatto diretto e  ravvicinato con gli alberi. La silvoterapia prevede l’abbraccio con l’albero oppure di sedersi accanto, sapendo che in questo modo stiamo rendendo più proficuo il contatto ravvicinato con la natura. Gli alberi sono intelligenti e hanno un cervello analogo a quello dell’uomo. Parlano e tacciono, si proteggono a vicenda, litigano, ridono e piangono, sono generosi quanto spietati. Il loro carattere è stato al centro di ricerche molto approfondite già nell’Ottocento, grazie agli studi  del naturalista e biologo Charles Darwin. E quasi due secoli dopo  si è scoperto che gli alberi hanno inventato una rete Internet molto prima dell’uomo. È il web delle piante, un gigantesco reticolo di radici, che consente loro di vivere in simbiosi, di scambiarsi sia molecole con sostanze nutritive sia segnali elettrici con informazioni, con il pericolo per l’arrivo di un cambiamento climatico. Una prova in più dell’intelligenza degli alberi e della loro capacità di vivere in relazione, gli uni con gli altri. Andiamogli incontro, anche con un abbraccio: non avremo un impulso erotico, ma qualcosa riceveremo.

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