Benefici degli alberi in città

Una ricerca internazionale dimostra il valore economico degli alberi. Essenziali per la nostra salute. Contro l’inquinamento i migliori sono il bagolaro, il frassino e il platano. Per l’ombra, invece, l’acero e il tiglio

Importanza degli alberi in città
Finalmente, con qualche decennio di ritardo, tutti hanno capito che bisogna piantare alberi. Ovunque. Ma con particolare intensità dove per tanto tempo li abbiamo eliminati: nelle città. Alberi per ridurre il caldo e lo smog.

BENEFICI DEGLI ALBERI IN CITTÀ

La presenza degli alberi in città è legata a una serie di benefici, che non riducono soltanto ai fattori ambientali.
  • In una città fornita di alberi in prossimità degli edifici per una quantità pari al 20 per cento del suolo, la bolletta energetica per l’aria condizionata crolla tra il 10 e il 15 per cento, e anche le spese per il riscaldamento si riducono tra il 3 e l8 per cento.
  • Gli alberi portano ossigeno e migliorano la respirazione degli abitanti. In media, una persona consuma circa 180 chilogrammi di ossigeno all’anno. dunque, un ettaro di alberi può produrre ossigeno per 30-35 persone.
  • Le presenza di alberi  nelle aree urbane riduce gli episodi di violenza e di microcriminalità.
  • Gli alberi inducono a passeggiare e in generale a fare un’attività fisica. La loro presenza si associa a minori probabilità di essere in sovrappeso o di ammalarsi di diabete.
  • I bambini sono molto stimolati dalla presenza degli alberi, che evocano racconti, storie, fiabe e favole. E aiutano a farli crescere con l’amore per l’ambiente.
  • Gli alberi puliscono l’acqua piovana, ottima da riciclare.
  • Gli alberi assorbono anidride carbonica, proteggono il suolo e ospitano diversi animali.
  • I valori di abitazioni in prossimità di alberi sono più alti.
  • Gli alberi riparano anche dall’inquinamento acustico.
  • Quando gli alberi invecchiano, entrano a far parte della memoria storica dei luoghi.

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PERCHÉ GLI ALBERI IN CITTÀ SONO COSI IMPORTANTI

A Milano si continua a piantarli, a Roma ogni tanto ne crolla qualcuno e 82mila su un totale di 330mila sono a rischio, per vecchiaia o per cattiva manutenzione. In questa distanza sul verde, sempre più marcata, c’è un pezzo della storia recente delle nostre due più importanti metropoli. Una avanza, l’altra arretra. Ma c’è anche un pezzo della nostra storia di cittadini, in quanto siamo sempre più convinti che saranno gli alberi a fare la differenza nella qualità della vita delle aree urbane.

In una parola: ci vogliono alberi. Tantissimi alberi e tantissimi boschi. E dobbiamo piantarli tutti, privati e amministrazioni pubbliche, e non sprecarne nessuno, per esempio con parcheggi insensati di auto che vanno a sbattere contro i tronchi e li feriscono a morte.  Sappiate che gli alberi valgono oro, in tutti i sensi, e non solo per la salute e per l’inquinamento che eliminano. Specie in città. Una ricerca internazionale ha infatti dimostrato che gli alberi in città hanno un valore pari a 1,2 milioni di dollari per chilometro quadrato. Un vero tesoro. Ma, a parte le cifre, la natura è talmente generosa e funzionale da avere assegnato a ciascun albero specifiche proprietà antismog, anti-inquinamento, o per darci fresco e aria pulita in generale.

ALBERI CONTRO IL CALDO

Una serie di recenti ricerche scientifiche dimostrano in modo incontrovertibile che la presenza degli alberi riduce il caldo, abbassa i consumi ( e quindi i costi e gli sprechi) per l’aria condizionata, aumenta la quota di ossigeno per ciascun abitante. In particolare l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura ha scolpito la regola del “3-30-300”. Ciascun cittadino deve poter vedere, dalla propria abitazione, almeno tre alberi. Il 30 per cento della superficie di ogni quartiere deve essere occupata da alberi. In questo caso, per avere un’idea del risparmio energetico, i consumi per il condizionamento crollano tra il 10 e il 19 per cento, e quelli per il riscaldamento tra il 3 e il 9 per cento. Quanto all’ossigeno, partendo dal dato in base al quale una persona consuma circa 180 chilogrammi di ossigeno all’anno, un ettaro di alberi può produrre, in dodici mesi, ossigeno per 30-35 persone.

PIU’ ALBERI IN CITTA’ E MENO MORTI PER IL CALDO

La rivista The Lancet ha pubblicato una ricerca completa che dimostra come le morti premature dovute alle improvvise ondate di caldo potrebbero diminuire sensibilmente piantando alberi. Lo studio ha preso in esame 93 città europee, delle quali 10 italiane, concentrando l’analisi sugli effetti della temperatura media, nel corso di un’intera estate, superiore mediamente di 1,5 gradi rispetto alle aree circostanti. L’effetto isola di calore in queste 93 città ha causato 6,700 morti premature, pari al 4 per cento dei decessi estivi. Una copertura con alberi, fino al 30 per cento della superficie presa in esame, avrebbe consentito di abbassare la temperatura di 0,4 gradi e di evitare 2.664 morti premature.

ALBERI ANTISMOG

In assoluto, i più efficaci contro lo smog sono l’olmo, il frassino, il tiglio, l’acero e il carpino. Un albero di acero, per esempio, nel corso del suo ciclo vitale, circa cinquant’anni, è in grado di immagazzinare qualcosa come 6 tonnellate di anidride carbonica. Davvero tanto. Mentre una quercia arriva a 5,5 milioni di tonnellate. Dunque, le piante sono la prima risposta contro l’inquinamento devastante nelle nostre città e l’aumento delle polveri sottili denunciato anche in sede di Agenzia del clima dell’Onu.

Gli alberi ci salveranno. Ma dobbiamo saper sceglierli: i risultati si ottengono solo a patto di piantare gli alberi giusti e gestirli in modo corretto. Un esempio? Gli alberi a foglia larga (querce, roveri e betulle), più chiari, riflettono meglio la luce solare e dunque assorbono più anidride carbonica, tra le principali cause del surriscaldamento del pianeta.

ALBERI ANTI INQUINAMENTO

In molti comuni mancano i soldi per la manutenzione degli alberi. E così continuiamo a distruggerli, a perdere questo enorme capitale di benessere e di paesaggio. Allo stesso tempo, per nostra fortuna, aumentano le iniziative dirette dei cittadini che si auto-tassano per la difesa degli alberi in città. Pochi sanno che quegli alberi, ciascuno con le proprie caratteristiche, hanno un potenziale molto significativo nella lotta contro l’inquinamento. Uno specifico valore che è importante conoscere.

PERCHÉ GLI ALBERI SONO COSÌ IMPORTANTI?

Grazie a un articolo dell’ottimo Antonio Cianciullo ho scoperto un software di straordinaria importanza per quanti hanno interesse nella cura degli alberi. Si chiama i-Tree e calcola gli effetti benefici del verde urbano: quanta anidride carbonica, per esempio, viene assorbita da ciascun tipo di alberi, lo smog catturato, l’ombra creata in alternativa all’aria condizionata. E perfino i vantaggi economici.

In natura infatti non esiste un albero perfetto, in grado di soddisfare tutti i nostri bisogni, e quindi un software come i-Tree può aiutare, i singoli cittadini come le pubbliche amministrazioni, a fare le scelte giuste. Per esempio: il bagolaro, il platano e il frassino sono gli alberi migliori in funzione antismog. L’acero e il tiglio sono perfetti per l’ombra e per la frescura naturale.

Questo tipo di caratteristiche si traducono poi in vantaggi economici annuali garantiti da ciascuna specie: 130 euro per il bagolaro, 134 per il platano, 126 per il frassino, 68 per la magnolia e 40 per il pero.

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ALBERI IN CITTÀ

Infine, dobbiamo tenere presente che in Italia gli alberi piantati nei parchi urbani, nelle aree verdi delle città e nei giardini, oltre a migliorare l’estetica ci forniscono un contributo essenziale contro l’inquinamento. Assorbono ogni anno 12 milioni di tonnellate di CO2, quasi il 3 per cento delle emissioni totale. E allora: avanti a piantare gli alberi, scegliendo ovunque quello giusto al posto giusto.

E in casa? Sono tante le piante che ci aiutano a contrastare l’inquinamento domestico: ad esempio, contro il fumo o le colle con le quali sono realizzati alcuni pavimenti sono ottimi i Ficus Benjamin, le felci e le stelle di Natale.

LIBRO SEMPRE VERDI

In un bellissimo libro (Sempre verdi. Salvare le grandi foreste per salvare il pianeta. Edizioni Einaudi), Thomas Lovejoy e John Reid spiegano bene come la difesa delle foreste in terre sperdute porti poi benefici, grazie agli alberi, fino alle grandi metropoli. Il caso simbolico è quello dell’Amazzonia, che contiene il 20 per cento di tutte le acque fluviali del pianeta. Attraverso la traspirazione della vegetazione, l’Amazzonia è in grado di produrre ogni giorno 27.000 miliardi di litri di vapore acqueo. In questo modo si creano dei veri e propri fiumi volanti, che irrigano foreste e fattorie  e danno ossigeno pulito alle grandi metropoli dell’America Latina.
sempre verdi

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