Un’apocalisse, non proprio immaginaria. Il mondo senza le api sarebbe un disastro di dimensioni bibliche, rispetto al quale ci sarebbero pochi rimedi da mettere in campo. Provate a dare uno sguardo lungo, a 360 gradi, nel reparto alimentare di un supermercato: il 70 per cento dei prodotti che vedete, non ci sarebbero. La loro vita dipende, in qualche modo, da una forma di impollinazione. Un mondo senza le api non avrebbe più a disposizione il servizio di fecondazione artificiale naturale che questi preziosi insetti svolgono, e non ci sarebbe la possibilità di sostituirlo con alcuna forma di fecondazione governata dalle macchine e dalla mano dell’uomo.
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UN MONDO SENZA API
La scomparsa delle api non è fantascienza, non fa parte soltanto di un lungo elenco di racconti e di splendidi film (il più famoso è Bee Movie), ma fa parte delle ipotesi concrete con le quali il nostro Pianeta così poco sostenibile deve misurarsi: al momento ci sono 350 specie di api a rischio e negli ultimi trent’anni le popolazioni di questo insetto sono diminuite del 25 percento. Emergenza climatica, pesticidi usati in modo eccessivo. habitat naturali a soqquadro: i fattori di pericolo per la vita delle api sono tanti. E in ciascuno c’entra, in qualche modo, la mano violenta dell’uomo, che ancora una volta spreca una risorsa naturale unica per il suo valore strategico.
INTELLIGENZA DELLE API
In un libro recentemente pubblicato, L’intelligenza delle api (edizioni Cortina), scritto da Randolf Menzei e Matthias Eckoldt, viene raccontato nei dettagli il minuscolo cervello delle api: un volume di un millimetro cubo, di fatto una capocchia di spillo, con meno di un milione di cellule nervose. Eppure questo mini-cervello, pensate, è fatto per il pensiero, al punto che le api sono in grado di imparare e risolvere i problemi, sono capaci di distinguere i colori, di ricordare che un particolare odore è collegato a una speciale ricompensa, di quali sono le mosse da fare per orientarsi, di sognare. Insomma: le api hanno un cervello che, per quanto piccolo, funziona benissimo.
CHE COSA SUCCEDEREBBE SE SPARISSERO LE API
E questa narrazione scientifica, aggiornata e testata da mani esperte e sapienti, non fa altro che confermare la centralità delle api all’interno del nostro ecosistema e quanto dobbiamo non sprecarle. Da qui la necessità di non avere paura delle api (questo non significa, ovviamente, sfidarle), ma semmai coccolarle, proteggerle, e avere la consapevolezza completa di quanto siano centrali per il nostro equilibrio naturale.
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COME SAREBBE LA VITA SENZA LE API?
In particolare, fino al 35 per cento della produzione di cibo a livello globale dipende dal ruolo svolto dalle api. Delle 100 colture da cui dipende il 90 per cento della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api e, solo in Europa, ben 4mila diverse colture crescono grazie alle api (dati Unep – United Nations Environment Programme).
Questo significa che, se questi preziosi insetti sparissero, le conseguenze sulla produzione alimentare sarebbero devastanti. Chi impollinerebbe le coltivazioni? L’impollinazione artificiale è una pratica lenta e costosa mentre il valore di questo servizio, offerto gratis dalle api di tutto il mondo, è stato stimato in circa 265 miliardi di euro all’anno.
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QUANTO VIVREMMO SENZA API?
La previsione di Albert Einstein era molto precisa: senza le api, l’uomo non potrebbe vivere più di quattro anni. La loro scomparsa dunque sarebbe distruttiva, totalmente distruttiva. L’allarme lanciato già a suo tempo da Einstein è collegato a un fatto scientifico molto importante: l’80 per cento della produzione di frutta e verdura dipende dai processi di impollinazione. Dunque, dalle api. E questo significa che senza la vita delle api non può esserci neanche la vita dell’uomo, almeno così come l’abbiamo vista fino a oggi.
I PESTICIDI CHE FANNO SCOMPARIRE LE API
Purtroppo, gli apicoltori vedono ridursi, di anno in anno, loro allevamenti e la produzione di miele, questo a causa anche dell’utilizzo in agricoltura di pesticidi a base di neonicotinoidi: sostanze che fanno perdere l’orientamento alle api e impediscono loro di fare ritorno negli alveari.
Il numero di api, negli Stati Uniti, è diminuito del 23 per cento lo scorso inverno, motivo per cui la Casa Bianca ha creato la “Pollinator Health Task Force” il cui compito è quello di trovare una strategia per difendere questi preziosi insetti. E anche l’Unione Europea è intervenuta mettendo al bando alcuni pesticidi. Ma accanto alle api sono anche altri gli insetti impollinatori preziosi per la produzione delle nostre colture: tra questi anche le farfalle, a forte rischio estinzione a causa dei pesticidi. Come rileva infatti, l’ultimo rapporto dell’European Enviroment Agency, la presenza delle farfalle si è ormai ridotta del 50 per cento, con 8 delle 17 specie che vengono considerate a rischio estinzione.
È per tutti questi motivi che è quindi fondamentale proteggere le api e gli altri insetti impollinatori, fondamentali per il nostro cibo e per la nostra stessa vita.
Ma quali sono gli alimenti che sparirebbero senza l’impollinazione?
LA CAMPAGNA DI WHOLE FOODS PER SALVARE LE API
Una originale campagna portata avanti dalla Whole Foods, una catena americana di supermercati bio, dal titolo “Give bees a chance – Share the buzz”, ha cercato di spiegare quanto sia grave il problema rimuovendo dagli scaffali di un punto vendita del Massachussets tutti quei prodotti che nessuno di noi potrebbe più comprare se sparissero le api e gli altri insetti impollinatori.
Come potete vedere in queste immagini, il reparto frutta e verdura risulterebbe completamente svuotato e nel banco frigo non comparirebbero più né il latte, né il formaggio, né tantomeno lo yogurt e il gelato.
E non perdetevi questo video, attraverso il quale emerge chiaramente come le api siano il fondamento su cui poggia l’intero ecosistema:
COME COMPORTARSI DAVANTI A UNO SCIAME DI API
Come è facile pensare, la vista delle api, soprattutto se tante, può creare paura. In realtà, le api sono insetti innocui e raramente attaccano e pungono a meno a che non vengano disturbati.
Una volta avvistato lo sciame pertanto niente panico, tenete i bambini e gli animali domestici lontano dagli insetti e contattate immediatamente un apicoltore esperto della vostra zona: catturerà lo sciame senza arrecarvi danni e lo sposterà in un posto sicuro. In alternativa, segnalate immediatamente lo sciame ai vigili del fuoco o ai vigili urbani e loro contatteranno direttamente l’apicoltore.
Non infastidite lo sciame e non utilizzate prodotti chimici per allontanare le api: questi piccoli insetti giocano infatti un ruolo essenziale negli ecosistemi e un terzo del nostro cibo dipende proprio dalla loro opera di impollinazione.
COME SALVARE LE API: GLI ESPERIMENTI IN TUTTO IL MONDO