Api locali, a chilometro zero, riconosciute e certificate per proteggerle. E per qualificare il loro miele sostenibile. Il passo avanti è dovuto alla World Biodiversity Association, guidata dall’apicoltore italiano Paolo Fontana, che ha voluto così premiare i produttori più impegnati sul versante della sostenibilità e dare uno strumento in più ai consumatori per identificare un miele di alta qualità e molto specifico.
MIELE SOSTENIBILE
Che cosa comporta la certificazione del Wba? L’apicoltore che produce il miele certificato con questo marchio non potrà utilizzare né api di un altro territorio né spostare le arnie in cerca di alcune fioriture specifiche in altre zone. Tutto dovrà avvenire, secondo le leggi della biodiversità, e rispettando il ruolo ecologico, in loco, dell’ape, impollinatore di tutta la flora.
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CERTIFICAZIONE MIELE SOSTENIBILE
L’Italia, in particolare, potrà molto beneficiare di questa certificazione, in quanto dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia abbiamo diversi tipi di api. Con quattro sottospecie: l’ape nera, tra i confini con l’Austria, la Francia e la Svizzera; l’ape Carnica, al confine con la Slovenia; quella italiana, una delle più rare al mondo; e quella siciliana, della stessa famiglia delle api africane.
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