Perché i carciofi fanno bene al fegato e all’intestino

Sono preziosi anche per favorire la digestione e possono contribuire a ridurre il colesterolo LDL. Gli studi sui carciofi in chiave di protezione dal tumore al colon.

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I carciofi, molto utili e versatili, in cucina, cotti e crudi, hanno straordinarie proprietà che possono apportare importanti benefici, se non li sprechiamo, alla nostra salute. Aiutano il fegato e la digestione, proteggono l’intestino, sono ricchi di fibre e di antiossidanti che contrastano lo stress ossidativo e rallentano l’invecchiamento delle cellule.

Valori nutrizionali

Ogni 100 grammi di carciofi apportano al nostro organismo 47 calorie e anche:

  • 89,94 grammi di acqua
  • 10,51 grammi di carboidrati
  • 5,4 grammi di fibre
  • 3,27 grammi di proteine
  • 11,7 milligrammi di vitamina C
  • 1,046 milligrammi di niacina
  • 0,338 milligrammi di acido pantotenico
  • 0,19 milligrammi di vitamina E
  • 370 milligrammi di potassio
  • 94 milligrammi di sodio
  • 90 milligrammi di fosforo
  • 60 milligrammi di magnesio
  • 1,28 milligrammi di ferro

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Proprietà e benefici

I più importanti benefici dei carciofi riguardano il fegato: ne garantisce il corretto funzionamento,grazie alla cinarina e ad altri antiossidanti, come la silibina, che hanno proprietà depurative e protettive del fegato. Altre proprietà dei carciofi sono:

  • Migliorano la digestione anche in questo caso innanzitutto grazie alla cinarina, una sostanza che stimola la produzione di bile.
  • Stimolano la diuresi, e infatti per questa funzione si consiglia di assumerli sotto forma di tisane con le foglie di carciofo.
  • Contengono molte  proteine vegetali e sono ricchi di fibre che favoriscono il transito intestinale, aiutano a controllare la glicemia e aumentano il senso di sazietà, utile anche nelle diete per la perdita di peso.
  • Sono tra gli ortaggi più ricchi di antiossidanti (acido clorogenico, flavonoidi), utili a contrastare lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare.
  • Migliorano la salute cardiovascolare. Una meta-analisi di 14 studi (tutti in vitro) l’estratto di carciofo (foglia o succo) ha mostrato una riduzione media del colesterolo “cattivo” (LDL) pari a -17,48 mg/dl.
  • Diverse ricerche, al momento ancora in vitro, tra le quali uno studio scientifico del 2021 hanno valutato in modo positivo l’attività degli estratti delle foglie di carciofo in funzione antitumorale sulle cellule del cancro al colon.
  • I carciofi contengono una quantità di ferro piuttosto elevata che li rende un valido alleato in caso di anemia.  Per favorire l’assorbimento del ferro, si suggerisce di abbinare l’assorbimento dei carciofi a una fonte di vitamina C, ad esempio il succo di limone.

La stagione dei carciofi

In generale sul mercato si trovano tre tipi di carciofi, autunnali, invernali e primaverili. I primi arrivano a ottobre e durano fino a tutto il mese di novembre; i secondi, quelli invernali, entrano nel pieno della produzione tra dicembre e gennaio;  i terzi, invece, partono a marzo  e vanno avanti fino alla fine della primavera. Ovviamente molto dipende anche dalla varietà del carciofo. Il violetto pugliese è uno dei primi ad arrivare già nei primi dieci giorni di ottobre; il violetto siciliano inizia ad essere raccolto nell’ultima settimana di novembre e può andare avanti fino a maggio. Il carciofo romanesco (forma sferica schiacciata e foglie di colore verde con sfumature che vanno verso il viola) si raccoglie anche a dicembre, ma la sua massima qualità la esprime con la raccolta nel mese di marzo.

Carciofi in cucina

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L’uso dei carciofi in cucina è davvero enciclopedico, e riguarda tutte le portate, dall’antipasto al dessert. Prima di esaminare alcune ricette a base di carciofi, è bene ricordare che il più sano per mangiarli è quello di consumarli crudi. All’insalata, con olio extravergine oppure accompagnati da qualche fettina di formaggi. Ne segnaliamo soltanto alcune, dall’antipasto al secondo piatto.

Quanti carciofi si possono mangiare al giorno?

Per cogliere tutti i benefici dei carciofi è sempre preferibile mangiarli crudi, con le diverse possibilità che sono previste in cucina. Tra l’altro qualsiasi preparazione del carciofo crudo è molto semplice. Quanto alle dosi, se volete fare una sorta di “cura del carciofo“, durante la sua stagione, non andate comunque oltre i 250-300 grammi al giorno.

Controindicazioni dei carciofi

È preferibile evitare di mangiare carciofi se e quando si assumono medicinali diuretici. I carciofi vengono sconsigliati anche a coloro che soffrono di coliche biliari (in quanto possono provocare l’ostruzione del dotto biliare). Mentre sono preziosi durante le prime fasi della gravidanza (per le vitamine B9 che promuovono lo sviluppo del sistema nervoso), non vanno mangiati durante l’allattamento (inibiscono, infatti, la secrezione di latte).

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