Perché non buttare gli scarti dei carciofi

Più che scarti sono avanzi che possono diventare un decotto depurativo e digestivo. Ma anche un tonico astringente per il viso o concime per le piante

Come riciclare gli scarti dei carciofi
Con gli scarti dei carciofi ( le foglie esterne dure, i gambi e le punte) siamo abituati, in modo automatico, a buttarli nella spazzatura. Ma così li sprechiamo, in quanto, con poche e semplici mosse, possono essere ancora utilissimi: per fare un decotto depurativo e digestivo; per preparare un tonico astringente;  ma anche per il compostaggio e per dare alle piante e ai fiori un fertilizzante naturale. E non sottovalutate alcune ricette da preparare proprio con gli scarti dei carciofi, che sono sempre abbondanti se li pulite bene. 

Decotto depurativo e digestivo

Il decotto con gli scarti dei carciofi è sicuramente il primo modo per riutilizzarli facilmente e con importanti risultati, anche per la nostra salute. Questa è la migliore e più facile ricetta per preparare il decotto con gli scarti dei carciofi, un eccellente depurativo e digestivo naturale.

Ingredienti 

  • Scarti di carciofi (foglie esterne, gambi, punte, eventuali piccole parti scartate)
  • Acqua (circa 1 litro, ma puoi adattarla in base alla quantità di scarti)
  • Facoltativo: un pizzico di sale o aromi (come limone, zenzero o foglie di alloro), a piacere.

Preparazione

  1. Pulire gli scarti: rimuovete eventuali residui di terra o sabbia dalle foglie esterne e dai gambi dei carciofi. Potete tagliare i gambi in pezzi più piccoli per facilitare l’estrazione del sapore.
  2. Preparare l’acqua: versate 1 litro di acqua in una pentola capiente. Se volete dare un tocco in più al decotto, potete aggiungere qualche foglia di alloro o un pezzo di zenzero fresco, che si sposa bene con il gusto del carciofo.
  3. Cottura: aggiungete gli scarti di carciofo nell’acqua e portate il tutto a ebollizione. Una volta che l’acqua comincia a bollire, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per 30-40 minuti a fuoco lento. Il tempo di cottura può variare a seconda di quanto volete che il decotto sia concentrato.
  4. Filtrare: dopo il tempo di cottura, filtrate il decotto usando un colino o una garza per rimuovere gli scarti solidi. Ora avrai un liquido denso e aromatico.
  5. Aggiustare il sapore: potete aggiungere un pizzico  di sale o un tocco di limone per dare più freschezza al decotto, oppure dolcificarlo con un cucchiaino di miele se preferite un gusto più delicato.
  6. Come si beve:  il decotto di carciofo può essere bevuto caldo, come una tisana, oppure può essere lasciato raffreddare e consumato freddo. Se lo bevi caldo, è particolarmente indicato come bevanda digestiva dopo i pasti.

Che cosa fare con l’acqua della cottura

 L’acqua di cottura dei carciofi non andrebbe mai buttata: contiene parte delle proprietà nutritive degli ortaggi, sali minerali in primis. La si può bere, usare per cucinare o per la pulizia del viso. Basta berla a digiuno o durante i pasti per godere del suo potere digestivo, depurativo e drenante. Con l’aggiunta del succo di limone, favorisce il buon funzionamento del fegato. Inoltre, bere l’acqua di cottura del carciofo aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
L’acqua di cottura dei carciofi si può usare al posto del brodo vegetale o dell’acqua per la cottura di pasta, risotti e tante altre preparazioni. Ancora, la si può usare per lavare il viso: vanta un effetto purificante e tonificante.

Maschera e tonico per il viso con le bucce dei carciofi

 Oltre che per fare una maschera per il viso con le bucce di carciofo, potete utilizzare gli scarti della pianta per realizzare un tonico astringente e purificante per la pelle. Per ottenerlo basta far lessare le foglie in mezzo litro di acqua per 5-10 minuti. Una volta tiepido, filtrate il liquido e passatelo sul viso usando dei dischetti di cotone dopo avere effettuato la consueta beauty routine serale. I pori dilatati appariranno di molto attenuati e la grana della pelle più fine.

Compost

 Gli scarti dei carciofi, molto ricchi di materia organica, possono essere sfruttati per fare del compost, prezioso per l’orto, o anche per le piante e i fiori sul terrazzo o sul balcone. Le parti morbide dei carciofi, come i cuori, si compostano velocemente, quelle più fibrose impiegano qualche giorno in più.

Fertilizzante per le piante e i fiori

 Il compost che si ottiene può essere usato anche come fertilizzante naturale per le piante da appartamento o per l’orto.  E i gambi e le foglie sminuzzati possono essere sparsi sul terreno per arricchirlo di sostanze nutritive.

Risotto con gli scarti dei carciofi

Tra le ricette più complete e gustose, fatte con gli scarti dei carciofi , c’è senza dubbio un cremoso e saporit.
  • Tempo di preparazione: 60 minuti
  • Tempo di cottura: 45 minuti

Ingredienti

  • 4 carciofi freschi
  • 1 cipolla
  • olio d’oliva qb
  • 320 di riso per risotto (Arborio o Carnaroli)
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 3 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • sale e pepe

Preparazione

  • Preparate un brodo facendo bollire le parti superiori dei carciofi (recise con un taglio netto), i gambi e le foglie della pianta in 1/2 litro di acqua, insieme a mezza cipolla, per 20-25 minuti.
  • Versate in una padella dal fondo spesso un giro di olio e mettete a soffriggere mezza cipolla tritata.
  • Unite il riso e fatelo tostare per un paio di minuti. Unite il vino bianco e fatelo evaporare, quindi aggiungete i cuori di carciofo tagliati in quarti e, poco alla volta, il brodo filtrato dei carciofi (attendete il completo assorbimento prima di aggiungere il mestolo successivo).
  • Dopo i primi 10 minuti di cottura, aggiungete anche i gambi e le foglie tenere derivanti dalla preparazione del brodo tagliati a pezzetti. Continuate la cottura fino a quando il riso sarà cotto, ma al dente.
  • Allontanate dalla fiamma, regolate di sale e pepe ed unite il parmigiano. Fate mantecare e servite caldo.

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