Ansiolitici: quando si possono prendere 

Inutili se presi con il metodo fai-da-te e in dosi sbagliate. Comunque sono farmaci che hanno un utilizzo temporaneo

ansiolitici quando si possono prendere

ANSIOLITICI

Gli ansiolitici sono farmaci le cui vendite, purtroppo, risultano in costante aumento. Molte persone, specie i giovani, ritengono di poter risolvere i loro problemi di ansia, stress e agitazione, talvolta neanche transitoria, assumendo ansiolitici, senza neanche consultare il medico. E’ un grave errore, con il rischio di sprecare la propria salute. Gli ansiolitici, infatti, sono medicinali temporanei, altrimenti si rischia la dipendenza, e vanno assunti comunque su indicazione del medico: sarà lui a stabilire quando cessarne l’uso.

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QUANDO SONO UTILI

Gli ansiolitici possono essere utili Il periodo di stress e l’ansia sono davvero diventati importanti (durano da tempo e non sono episodi sporadici ma giornalieri, che si presentano più volte al giorno e/o in modo quasi continuativo). A questo punto si consulta il medico, e si può procedere, sulla base delle sue indicazioni, a una terapia transitoria a base di ansiolitici.

QUANDO SONO INUTILI

Gli ansiolitici diventano del tutto inutili se vengono assunti nelle posologie sbagliate e di propria iniziativa, ad esempio per problemi di insonnia. I rischi sono diversi: dalla  sonnolenza diurna a disturbi della memoria, fino a una forma di dipendenza da questa famiglia di farmaci.

COME PRENDERLI

Questo tipo di medicinali, come nel caso dei farmaci per la depressione, si abbinano sempre a una parola chiave: gradualità. La cura a base di ansiolitici deve iniziare per gradi a dosi crescenti e, soprattutto, non va cessata  di colpo. Magari si passa dalla formulazione in compresse a quella in gocce, abbassando lentamente nel tempo l’assunzione (del 10-20% in lenta progressione).  E’ possibile anche la terapia on demand, sempre dopo la visita medica: in questi casi, chi ha già usato con beneficio quel farmaco dietro prescrizione medica, può riassumerlo al bisogno in una circostanza particolarmente ansiogena, come aiuto per superarla. Ma non deve diventare un’abitudine di tutte le settimane e non basta il dr. Google per decidere se e quando prendere gli ansiolitici.

ERRORI DA NON FARE 

Gli errori più gravi da non fare sono due. Andare oltre un periodo limitato nell’assunzione degli ansiolitici, 3-4 settimane. Modificare i dosaggi sulla base delle proprie decisioni, autonomamente.

ESAMI NECESSARI

Non esistono esami specifici per prendere gli ansiolitici: basta il consulto con il proprio medico. Nel caso di problemi di insonnia, se il farmaco non ha efficacia nonostante alcune prove (cambiando dosi e molecola) occorre una visita specialistica di medicina del sonno e, in certi casi, la polisonnografia, cioè il monitoraggio del proprio riposo in ospedale per qualche notte. Per ansia e attacchi di panico può servire anche una visita dallo psichiatra.

EFFETTI COLLATERALI

Gli effetti collaterali degli ansiolitici sono diversi, a partire dall’assuefazione e dalla dipendenza.  Ma ci sono anche: aumento della pressione sanguigna e cardiaca, respirazione irregolare o lenta, sonnolenza, mancanza di lucidità.

ANSIOLITICI PIÙ COMUNI

Tra gli ansiolitici più comuni ci sono:

  • Ansiolin
  • Lexotan
  • Lorazepam
  • Rivotril
  • Valium
  • Tavor
  • Xanax

RIMEDI NATURALI PER L’ANSIA

Dal cibo all’esercizio fisico, dalla meditazione a una carica di magnesio attraverso  gli alimenti che ne contengono in abbondanza. I rimedi naturali non sono pochi, e vanno comunque provati prima si passare agli ansiolitici. Qui trovate le soluzioni che suggeriamo.

MEDICINALI DA UTILIZZARE CON CAUTELA

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