Agopuntura: quando serve e dove è gratis

Una millenaria arte medica cinese. Si curano dai dolori muscolari alla nausea, dall’infertilità alla depressione. Le controindicazioni e le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità

cosa sapere sull'agopuntura

AGOPUNTURA

L’agopuntura, arte millenaria della tradizione medica cinese, è entrata ormai, a fianco della medicina tradizionale, anche nei metodi terapeutici seguiti dagli italiani (il 22 per cento afferma di apprezzarla). Nel nostro Paese si contano 3.531 medici agopuntori (il 57 per cento di essi è concentrato nelle regioni del Nord Italia) e oltre 100 strutture pubbliche che offrono l’agopuntura all’interno del Servizio sanitario nazionale. Ma in che cosa consiste questa terapia olistica? Come si fa a non sprecarla? Esistono controindicazioni?

CHE COS’È L’AGOPUNTURA

L’agopuntura è una pratica medica proveniente dalla medicina Cinese, che giunge in Occidente verso il 1600 grazie ad alcuni missionari portoghesi di ritorno da viaggi in Oriente. La filosofia che sta alla base della pratica è quella dello Yin e dello Yang, secondo la quale il nostro stato di salute dipende dall’equilibrio che si stabilisce fra queste due forze vitali, l’energia legata alla materia e quella mentale. Quando questo equilibrio risulta alterato, l’organismo comincia a risentirne e a provare dolore. L’agopuntura viene praticata da poco tempo nel nostro sistema sanitario, ma è ormai accettata al tal punto da essere attuata anche a livello ospedaliero. Del resto, ha alle spalle secoli di esperienza clinica, è poco invasiva e l’evidenza dei suoi benefici è stata fornita anche da prove sperimentali che sono aumentate notevolmente negli ultimi anni, tanto da essere state oggetto di più di 40.00 studi solo su PubMed.

Di solito, prima di iniziare una seduta di agopuntura, si esegue un colloquio conoscitivo con il paziente e si attuano un esame obiettivo con palpazione dei polsi e un’ispezione della lingua, che possono chiarire la tipologia e la causa energetica dei disturbi della persona. Dopodiché, si inizia un ciclo di sedute di agopuntura che, solitamente, non provocano nessun fastidio particolare.

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COME FUNZIONA L’AGOPUNTURA

Non appena sia stato inquadrato il problema da trattare, l’agopuntore comincia a pungere dei punti specifici, collocati su tutti i canali energetici, che si chiamano “meridiani”, i quali corrono lungo tutto il corpo. Gli aghi con i quali si agisce sono, ovviamente, monouso, flessibili, hanno un diametro di circa 0,30 millimetri e una lunghezza che va da 1 a 7 centimetri. Una volta applicati, gli aghi restano sulla pelle dai 15 ai 30 minuti, per far sì che le forze vitali vengano riequilibrate e l’organismo riacquisti il suo stato ottimale. Ogni punto stimolato, genera un effetto terapeutico grazie alla produzione delle endorfine e anche perché viene attivata un’area a livello del sistema nervoso centrale. Gli aghi rilassano i muscoli e hanno un’azione anti infiammatoria.

CHE COSA SI PUÒ CURARE CON L’AGOPUNTURA?

L’agopuntura può curare una serie molteplice di disturbi di varia entità. Vediamo insieme quali.

  • Dolori muscolo/scheletrici, come il mal di schiena, quello alle ginocchia, il male ai gomiti, le contratture, la sciatalgia.
  • Nausea, stanchezza e alterazioni del sangue relative a processi di chemioterapia.
  • Diarrea
  • Diabete
  • Herpes zoster
  • Nevriti
  • Cefalea acronica
  • Asma e congiuntivite
  • Stipsi, sindrome dell’intestino irritabile ed emorroidi di lieve entità
  • Amenorrea
  • Prostatite
  • Infertilità
  • Depressione
  • Ansia

L’agopuntura agisce bene anche nella prevenzione di molti di questi disturbi, dato che ne individua le cause energetiche prima che possano svilupparsi. Ciò accade nel caso dell’asma, della cefalea e delle infezioni delle vie respiratorie.

AGOPUNTURA E ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ

L’agopuntura è riconosciuta anche dall‘Istituto superiore di sanità, il massimo organismo di vigilanza e consulenza pubblica in campo sanitario. Con alcune linee guida per il suo utilizzo.

  1. Non bisogna mai abbandonare le terapie convenzionali, e curarsi soltanto attraverso l’agopuntura, senza prima averne parlato con il medico. E avere ricevuto il suo consenso.
  2. Stessa cosa con il medico di base: informarlo e parlarne, se si intende fare uso dell’agopuntura.
  3. Rivolgersi sempre ad agopunturisti esperti in questa disciplina, dopo avere preso informazioni presso la Asl, l’Ordine dei Medici e le Società scientifiche accreditate
  4. Segnalare in tempo al medico eventuali reazioni avverse in seguito alla terapia con l’agopuntura.

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COME CI SENTE DOPO UNA SEDUTA DI AGOPUNTURA

Dopo una seduta di agopuntura, alcuni si sentono calmi, sonnolenti; altri avvertono un aumento delle energie. Può capitare che si percepiscano dei formicolii, un senso di calore, o di tremolio laddove l’ago è stato inserito. Gli effetti sono assolutamente personali: può infatti accadere che non si senta nessun tipo di conseguenza e che le sedute si rivelino inefficaci. Se ciò accade, meglio sospenderle. In ogni caso, dopo l’agopuntura bisogna riposarsi, evitare di fare esercizio fisico e stare lontani dagli alcolici per qualche ora.

BENEFICI DELL’AGOPUNTURA

L’agopuntura apporta numerosi benefici, come abbiamo già detto, in riferimento alle patologie che riesce a curare. L’agopuntura lenisce problemi di natura osteoarticolare, neurologica e anche dermatologica, ed è altresì efficacissima contro le dipendenze da cibo e da nicotina. Infatti, aiuta molto quando si voglia smettere di fumare o si debba perdere del peso in eccesso. L’inserzione degli aghi ripristina le connessioni cerebrali e va a stimolare zone ricche di nervi e vasi sanguigni, incoraggiando la produzione di endorfine. I muscoli si rilassano, le zone infiammate vengono curate. L’agopuntura considera un approccio olistico al paziente, globale dunque, che osserva la persona nella sua totalità e valuta le connessioni della stessa con il mondo sterno. L’agopuntura nasce come strumento di prevenzione delle malattie ma oggi è, a tutti gli effetti, uno strumento terapeutico.

AGOPUNTURA PER SMETTERE DI FUMARE

L’agopuntura è usata spesso per consentire al paziente di smettere di fumare. La sua azione si sviluppa in due direzione. Applicando gli aghi in alcuni punti specifici del padiglione auricolare, si riesce ad alterare il sapore e l’odore della sigaretta. A quel punto, il fumatore percepisce qualcosa di molto poco desiderabile, e prende le distanze dalle sigarette. Inoltre, e questo è il secondo campo di intervento, l’agopuntura riduce sintomi e fastidi dovuti all’astinenza da tabacco. In ogni caso un agopuntore onesto vi dirà sempre la verità: non bastano gli aghi per smettere di fumare, serve innanzitutto la volontà del paziente.

QUANTO COSTA UNA SEDUTA DI AGOPUNTURA

Le sedute di agopuntura hanno costi variabili che dipendono anche dalle capacità professionali dell’agopuntore. La prima seduta è sempre la più costosa, dai 50 ai 100 euro, quelle successive oscillano tra i 35 e i 60 euro, circa. Anche la zona geografica in cui ci si trova può incidere sul costo complessivo delle sedute. Oggi l’agopuntura è entrato nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) per cui, in diverse regioni italiane, alcune di queste prestazioni possono essere effettuate tramite il Servizio sanitario. Le sedute di agopuntura, potendo essere eseguite solo dai medici, sono considerate una spesa medica e sono, quindi, detraibili fiscalmente al 19%.

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CONTROINDICAZIONI DELL’AGOPUNTURA

L’agopuntura è una pratica sicura e comporta pochissimi effetti collaterali, quali, ad esempio, dolore e lividi e/o sanguinamenti sulle parti in cui entrano i piccoli aghi. La comparsa o meno di effetti collaterali dipende molto dalla professionalità di chi pratica l’agopuntura. L’agopuntore deve essere esperto per evitare di causare danni agli organi interessati dalle punture e conseguenti infezioni. Quando per errore si colpisce un nervo superficiale, si possono causare dolori nevritici o conseguenze ancora più gravi, come flebiti, infiammazioni di vasi linfatici, fistole e danni ad arterie e vene. L’agopuntore deve, dunque, conoscere benissimo l’anatomia delle strutture che deve trattare e scegliere la giusta tecnica di puntura che cambia a seconda della zona del corpo. L’ago è uno strumento chirurgico e deve essere maneggiato da un medico, che abbia una laura in medicina e chirurgia e anche abbia effettuato una formazione lunga e specifica nella pratica dell’agopuntura.

DOVE L’AGOPUNTURA È GRATUITA

Le regioni, che hanno piena potestà in materia sanitaria, procedono in ordine sparso rispetto all’agopuntura. Quindi, se utilizzate questa tecnica terapeutica, come prima cosa informatevi se nella vostra regione di residenza l’agopuntura, o alcuni trattamenti con essa, rientrano nel Livelli essenziali di assistenza (Lea), quelli che sono gratuiti o prevedono solo un ticket per il paziente. Facciamo due esempi. In Toscana l’uso dell’agopuntura, sotto l’ombrello dei Lea, è previsto in molte strutture pubbliche e per molte patologie. In particolare l’agopuntura si conferma efficace in diverse fasi delle terapie oncologiche (a partire dal tumore al seno) per rafforzarle e per ridurne gli effetti collaterali. In Emilia Romagna, invece, è circoscritto all’emicrania, alla cefalea e alla lombalgia. In Valle D’Aosta l’agopuntura è coperta dal ticket anche per gli effetti collaterali delle malattie oncologiche e per la nausea in gravidanza.

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