Tendinite: quali sono le cause e come fare prevenzione

Il dolore e l'infiammazione dei tendini possono limitare il movimento e impedire di svolgere attività quotidiane anche semplici. Scopri i fattori di rischio e i rimedi per prevenire questa fastidiosa condizione. Leggi per saperne di più!

tendinite
Senza i tendini, che gli specialisti paragonano ai fili d’acciaio che tengono in piedi un pilastro, non riusciremmo neanche a stare in piedi. Ecco perché con la tendinite, ovvero l’infiammazione dei tendini che collegano i muscoli alle ossa, facciamo fatica anche a muoverci. Ma cos’è la tendinite nello specifico e quali sono le cause che la provocano.

TENDINITE

La tendinite è un tipo di infiammazione che colpisce i tendini, i tessuti fibrosi che collegano i muscoli alle ossa. Questi tessuti sono indispensabili per il movimento in quanto sostengono la struttura del corpo umano.

Quando i tendini si infiammano, il dolore e la rigidità possono limitare la capacità di muoversi e interferire con le normali e più semplici attività quotidiane.

La tendinite può interessare ogni tendine del corpo, anche se in genere i tendini più colpiti sono quelli di:

Ma cosa c’è a monte del problema? In genere un uso eccessivo del tendine, come nel caso degli atleti o dei lavoratori che svolgono attività ripetitive, ma anche da una lesione o da un trauma.

TIPI DI TENDINITE

Esistono diversi tipi di tendinite che prendono il nome a seconda del tendine colpito. La tendinite rotulea, ad esempio, colpisce il tendine del quadricipite che si inserisce sulla rotula, mentre la tendinite d’Achille colpisce il tendine che unisce i muscoli del polpaccio al tallone.

Molto comune è anche un’altra forma di tendinite: la tendinite calcifica della spalla. In questo caso, si formano depositi di calcio nel tendine della cuffia dei rotatori.

Tra le forme di tendinite più diffuse vi sono anche quella all’epicondilite laterale, che colpisce l’area del gomito, e la tenosinovite di De Quervain, al polso.

tendinite rotulea

LEGGI ANCHE: Ginnastica a casa: gli esercizi a costo zero

CAUSE

La causa principale della tendinite è il sovraccarico eccessivo del tendine. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavoratori che svolgono un lavoro monotono e ripetitivo che richiedere la ripetizione degli stessi movimenti per ore. Ma non solo. Anche gli atleti che praticano sport come il tennis o la corsa sono spesso alle prese con la tendinite.

All’origine di questo fastidioso disturbo potrebbe esserci anche una familiarità, quindi una predisposizione genetica, ma molto può essere dovuto alla cattiva posturaalla debolezza muscolare per mancanza di esercizio fisico, a sovrappeso e obesità, a patologie reumatiche e all’avanzare dell’età.

In aggiunta, la tendinite può manifestarsi in seguito alla somministrazione di farmaci cortisonici o a causa di infezioni batteriche.

SINTOMI

I sintomi più comuni della tendinite sono il dolore, la sensazione di rigidità e la difficoltà di movimento. In alcuni casi, può comparire gonfiore o arrossamento nella zona interessata. Anche se, in genere, la gravità delle sintomatologie dipendono dal punto specifico del corpo colpito nonché dall’intensità dell’infiammazione.

In determinati casi, il paziente potrebbe avvertire come una sensazione di scroscio oppure di crepitio muovendo la parte dolente. Quando è grave, invece, la tendinite può compromettere l’abilità nel movimento e portare ad un indebolimento della muscolatura interessata.

La tendinite si manifesta gradualmente e con il tempo può peggiorare se non si interrompono le attività degradanti. Ad esempio, un tennista che continua ad allenarsi con un principio di tendinite al polso o al gomito, potrebbe complicare la sua condizione, portandolo ad uno stop anche di più settimane. Il riposo assoluto, del tendine interessato, è la miglior soluzione per avere miglioramenti.

DIAGNOSI

La diagnosi della tendinite viene effettuata da un medico competente. Lo specialista valuterà i sintomi sperimentati dal paziente, analizzando anche la sua storia clinica, e eseguirà un esame fisico.

Nei casi più gravi, può essere necessario eseguire anche un’ecografia, una radiografia o una risonanza magnetica per valutare l’estensione del danno. Può rendersi necessaria anche una biopsia del tessuto tendineo in determinati casi, prescritta dal medico per confermare la diagnosi.

RIMEDI

Esistono rimedi naturali per trattare la tendinite, quando l’entità del danno non è grave. Il riposo in genere è ciò che necessità più attenzione per dare il tempo al tendine di guarire. Applicare del ghiaccio sulla zona interessata può ridurre sintomi come gonfiore o irrigidimento muscolare, con un effetto transitorio.

Può rivelarsi utile in alcuni casi praticare dello stretching e ricorrere a movimenti specifici per agevolare la guarigione del tendine. Nello specifico, potrebbe essere utile:

  • Applicare impacchi di ghiaccio sulla zona interessata per 15-20 minuti, diverse volte al giorno.
  • Utilizzare creme naturali o oli a base di estratti vegetali come l’arnica, la calendula, il ginkgo biloba, che hanno proprietà antinfiammatorie e analgesiche.
  • Fare esercizi di stretching delicati per mantenere la flessibilità dei muscoli e dei tendini.
  • Integrare nella dieta alimenti ricchi di antiossidanti come frutta e verdura, in particolare quelli contenenti vitamina C e E, per ridurre l’infiammazione.
  • Prendere integratori di omega-3, come l’olio di pesce, che hanno effetti antinfiammatori e protettivi sui tessuti muscolari e tendinei.

LEGGI ANCHE: Brufen: a cosa serve e quando si usa

CURE

La tendinite può essere trattata con la fisioterapia, la terapia manuale e l’infiltrazione di cortisone. In alcuni casi, potrebbe essere necessario intervenire con la chirurgia. Il tipo di cura sarà scelto dal medico competente che potrà indicare il trattamento migliore in base al caso specifico.

Il medico può prescrivere, specie se la tendinite è ad uno stadio iniziale, farmaci o analgesici antidolorifici, antinfiammatori o steroidei. In casi più gravi, può essere necessario ricorrere a terapie più invasive, come quelle già citate.

Lo specialista potrebbe anche consigliare di fasciare o indossare un tutore per permettere al tendine di riposare completamente.

QUANTO DURA UNA TENDINITE

Su questo punto è difficile dare una risposta universale. La durata della tendinite dipende dalla gravità dell’infiammazione e dalla zona del corpo interessata. In genere, una tendinite leggera può richiedere solo pochi giorni di riposo e cure semplici che non prevedono neanche la somministrazione di farmaci.

Se invece la tendinite è più grave, il tempo di guarigione può aumentare fino anche a diverse settimane o mesi per ritornare completamente operativo.

A dettare questa differenza nelle tempistiche è di sicuro l’entità della lesione, la tipologia di tendinite e anche il trattamento proposto dal medico. Tra questo tipo di disturbi ai tendini rientra appieno la tendinitie cronica, che impiega, in media, molto più tempo rispetto ad una normale tendinite.

PREVENZIONE

Seguire alcune pratiche preventive può aiutare a prevenire che si manifesti una tendinite. La prevenzione prevede di seguire una buona tecnica di allenamento, evitando di sovraccaricare i muscoli e i tendini.

In aggiunta, è importante mantenere una buona postura, specialmente quando si svolgono attività che richiedono lo stare seduti o in piedi per lunghe periodi di tempo.

È consigliabile praticare stretching ai muscoli regolarmente prima e dopo l’allenamento, per evitare l’affaticamento dei muscoli e dei tendini. Ma è anche importante abbracciare un’alimentazione equilibrata, seguire uno stile di vita attivo e contribuire a mantenere in buona salute i muscoli e i tessuti del corpo.

FATTORI DI RISCHIO

Conoscendo le cause all’origine delle tendiniti, può essere semplice valutare quali possano essere i fattori di rischio. Prima di tutto, ogni forma di movimento che possa sovraccaricare i muscoli e i tendini è potenzialmente dannoso.

I maggiori fattori di rischio per la tendinite sono:

  • Attività sportiva che richiede lo sforzo di determinati tendini e parti del corpo (tennis e corsa in primis)
  • Lavori o attività meccaniche ripetitive (musicisti, magazzinieri, parrucchieri, dipendenti in fabbrica in particolare)
  • Sovrappesoe obesità
  • L’avanzare dell’età
  • Alimentazione sregolata e poco sana
  • Sedentarietà
  • Postura scorretta

TENDINITE ALLA MANO E AL POLSO

La tendinite può colpire diverse parti del corpo, inclusa la mano e il polso. Quando è localizzata in questi punti, la tendinite è in genere causata da movimenti ripetitivi della mano o del polso, anche ad esempio come quelli coinvolti nel lavoro al computer o nell’utilizzo di strumenti manuali.

Quali sono i sintomi? Fastidio e lieve dolore, con eventuale gonfiore e maggiore rigidità nella zona interessata. Il modo migliore per risolvere il problema è trovare strategie per tenere a riposo la mano e il polso anche durante le ore di lavoro. Svolgere stretching localizzato e rinforzare quelle parti del corpo aiutano molto.

Ricorrere, previa prescrizione medica, ad antinfiammatori può essere necessario se l’infiammazione è importante. Oltre al riposo, l’applicazione di ghiaccio e la terapia fisica possono essere ottime soluzioni per facilitare la guarigione.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Torna in alto