Come invecchiare bene: dal cibo all’attività fisica

Più avanza l’età, e meno bisogna mangiare. Con qualche eccezione. Camminare sempre e comunque. Ridere più del solito, amare e non cedere al pessimismo

segreti per invecchiare bene

Quante volte avete sentito questa frase: «Voglio vivere a lungo, ma purché riesco a farlo in buone condizioni. Altrimenti spero di morire prima…»? La dicono spesso le persone già avviate sulla strada dell’anzianità, i vecchi (più gli uomini che le donne) e qualche volta anche chi è ancora in una fascia di età, pensate ai sessantenni, oggi considerata distinta e distante dalla vecchiaia.

INVECCHIARE BENE

Vi risparmio dati e studi scientifici. In questo articolo di Non sprecare trovate, per esempio, gli aggiornamenti sull’età nella quale oggi le persone si possono considerare anziane e poi vecchie. La fonte, come noterete, è l’Associazione nazionale dei geriatri, quindi potete assolutamente fidarvi. Così come sapete tutto della curva demografica in atto: l’età si allunga, e non di poco; la vita si allunga, e non di poco. E queste non sono cattive notizie, a meno che non avete un disprezzo per ciò che vi è stato donato di più bello e di più grande. Semmai il vero problema epocale, nelle società occidentali e in particolare in paesi come l’Italia, è che facciamo sempre meno figli e rischiamo di diventare sempre più «un paese per vecchi». Ma anche di questo abbiamo parlato spesso sul sito e attraverso i social con la nostra comunità Non sprecare.

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I SEGRETI PER INVECCHIARE BENE

Veniamo al punto, dunque. E cerchiamo di concentrare le domande davvero utili, con risposte da non sprecare, su due aspetti. Come invecchiare bene? E anche: Come invecchiare il più tardi possibile? Abbiamo fatto diverse ricerche e letture, e ascoltato non pochi pareri autorevoli sull’argomento, e in estrema sintesi possiamo darvi alcune regole, semplicissime, ma preziose, sul piano degli stili di vita sostenibile. Sono cinque, e quindi stanno tutte in una mano. Davvero facile.

  • ALIMENTAZIONE

La prima, ma non le mettiamo in questa posizione per ordine di importanza ma solo in una tipica sequenza di stili di vita sostenibili, riguarda l’alimentazione. Inutile girare troppo attorno alla questione: più si avanza nell’età, e meno bisogna mangiare. Più si cresce, e se volete più si invecchia, e più diventa fondamentale uno stile di vita ispirato a una dieta sana, per esempio quella mediterranea. Frutta, verdura, pesce e carne bianca (senza esagerare), olio di oliva, legumi. Porzioni moderate, pasti regolari, il vino quanto basta, e altissimo limite (vicino allo zero) per i super alcolici. Non è un percorso a ostacoli o una vita a tavola di stenti e di sacrifici. Ma solo un regime alimentare sano e semplice. E poiché l’uomo vive di abitudini, una volta che andate avanti con gli anni, questa dieta vi sembrerà sempre più naturale. Ecco perché è davvero fondamentale iniziarla, almeno nelle linee essenziali, già da giovani e da giovanissimi.

Tra l’altro, qualche piccolo sacrificio a tavola, anche con le dovute eccezioni (una serata particolare, una festa in famiglia, una ricorrenza speciale), può essere attutito dalla buona compagnia. Stare piacevolmente insieme, condividendo il cibo in allegria con amici e parenti, con persone alle quali si vuole davvero bene, induce sempre e comunque a fare meno sprechi a tavola. Ovvero a mangiare sano, in allegria e quindi anche senza commettere l’errore, grave per gli effetti sul metabolismo, di ingoiare tutto in fretta, oppure di fare porzioni che poi neanche riusciamo a finire.

  • CAMMINARE

Dalla sedia della tavola all’alzarsi per passeggiare. Camminare fa bene a qualsiasi età, ma per le persone che invecchiano, diventa decisivo. Se non altro sempre per un fattore legato alle abitudini: una volta persa quella di camminare, e intanto l’età avanza, è difficile poi recuperarla. Invece da anziani, o anche in compagnia di anziani, bisogna sempre avere questa bussola: camminare con semplicità, ovunque e comunque sia possibile. Anche solo per una passeggiatina in un parco, per andare a fare un acquisto al supermercato. O in casa, alternando la lettura o una qualsiasi attività di studio e\o di lavoro con piccole e decisive camminate. Se poi a questo aggiungete un minimo di attività sportiva, anche solo un quarto d’ora al giorno, vedrete che tutto il quadro fisico e psichico cambia. E in modo radicale. Piuttosto, evitate sport estremi da persone più che mature. Non ha senso, per esempio, mettersi a fare gli sciatori agonisti dopo che hai superato i 50 anni, ed è anche molto rischioso. Come la bicicletta: va bene, molto bene, ma senza sforzi da gare all’ultimo respiro che possono mettere a rischio cuori invecchiati e affaticati.

  • RIDERE E SORRIDERE

Terza regola: bisogna ridere e sorridere. Molto più di quando si è giovani e giovanissimi, almeno il triplo. Il buonumore aiuta tutto nel vostro corpo e nel vostro umore, ed a una certa età deve diventare una bussola di vita. Avete già dato ai tormenti, per esempio, di una vita professionale da costruire o di equilibri familiari da non sfaldare. Potete rilassarvi. E guardare le cose con un certo distacco, un misto di saggezza e di leggerezza calviniana, che nulla ha da spartire con la superficialità. La vita che avanza, tra tante cose che purtroppo fa perdere, consente anche di conquistarne altre: il distacco da affanni inutili. Affanni che dopo una certa età diventano davvero spreco puro della propria persona.

Anche il dolore, i dolori, inevitabili con l’età che avanza e con la perdita di persone amate o comunque ben conosciute, sulla soglia dell’anzianità, si possono amministrare con maggiore rilassatezza e saggezza. Fanno parte della vita, delle sue curve, e di ciò che, prima o poi, capita a tutti. La saggezza dell’età ci può aiutare ad assorbire meglio anche i colpi più duri.

PER APPROFONDIRE: Camminare, la migliore medicina del mondo. E bastano appena venti minuti al giorno

  • AMATE E FATEVI AMARE

Quarta regola: amate e fatevi amare. Senza limiti. Con il massimo della generosità. Qui entra il gioco il cuore e il batticuore, che in realtà non si spegne mai, neanche quando si è davvero vecchi. L’amore crea la vita, non solo l’allunga. E la rende sempre e comunque più bella, più piena, più lieve. Anche quando è davvero pesante e dura. L’amore unisce, lega e collega. Stempera, specie se accompagnato dall’afflato della misericordia che spegne rancore e odio, qualsiasi danno e torto subiti. E’ l’amore, sia quello ricevuto, sia quello donato, che si configura come il migliore farmaco contro la depressione e la solitudine. Già, la solitudine. Il vero malessere delle persone anziane e vecchie nell’era della vita che si allunga è esattamente questo: ritrovarsi circondati da tutti (anche attraverso la tv e il web) e da nessuno.

  • L’OTTIMISMO DELLA VOLONTÀ

Infine, quinta regola, non arretrate di un millimetro da uno sforzo ispirato all’ottimismo della volontà. E volere, con l’età che avanza, significa non rinunciare mai alle passioni, alle curiosità, ai desideri. Anche i più banali. Un dolcetto, un bacio, una carezza, un sorriso. Non spegnete per alcun motivo al mondo il fuoco che l’uomo ha dentro di sé per natura, tenete sempre accesa una fiammella di speranza. E ricordate che la vita, specie se riuscite a non sprecarne mai neanche un frammento, fa sempre sorprese. A qualsiasi età.

FATTORI DELL’INVECCHIAMENTO

I fattori alla base dell’invecchiamento sono, in alcuni casi, naturali oppure genetici, e in altri casi invece dipendono dai nostri stili di vita. Vediamo entrambi.
  1. La componente genetica riguarda l’invecchiamento pre-programmato, insito nelle nostre cellule
  2. La componente naturale riguarda una ridotta attività fisica
  3. Tra i fattori dell’invecchiamento rientrano la scarsa attività mentale e la carenza androgenica (in entrambi i sessi)
  4. Altri fattori possono essere un danno neuromuscolare dovuto all’età, l’insulino-resistenza e il diabete, lo stress cronico, l’infiammazione cronica

STORIE DI ANZIANI GENEROSI E GIOVANISSIMI

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