Nonni in prestito: i volontari anziani che fanno i babysitter ed i badanti in famiglie povere

Un'esperienza consolidata in Trentino Alto-Adige e in Lombardia. Tutto gratis per chi riceve il servizio, grazie alla generosità dei nonni

I nonni, sempre loro. Ancora una volta sono le persone più anziane a darci una lezione, e una mano, con un’attività molto utile e concreta. A favore delle famiglie più povere e bisognose, dove spesso una mamma non sa come fare per andare al lavoro perché non è in grado di lasciare il figlio piccolo a qualcuno. Così, in giro per l’Italia, si sono moltiplicate le iniziative che vedono nonni “in prestito” impegnati in un aiuto concreto, che è il simbolo del vero significato di comunità.

Nonni sociali Lombardia

In Lombardia, ad esempio, dal 29 luglio 1999 esiste il progetto “Nonno Amico”, grazie a una convenzione fra l’amministrazione comunale di Milano, i sindacati confederali e dei Pensionati di Cgil, Cisl ed Uil del capoluogo lombardo, favorisce l’integrazione sociale ed un positivo rapporto intergenerazionale nel momento particolare dell’entrata e dell’uscita da scuola dei bambini. Sempre in questa regione l’Associazione di volontariato e di promozione sociale (User) ha promosso una rete “sociale” per le famiglie che non hanno nonni e che si ritrovano in situazioni di “vulnerabilità economica”. “Il programma  – ha spiegato in un’intervista rilasciata a Giulio Cavalli su Fanpage, Ersilia Brambilla, presidente Auser Lombardia – riguarda la fascia di età da 0-6 anni, una fase delicata in cui l’apprendimento segna fortemente il carattere dei bambini”. In questo periodo infatti, secondo Brambilla, la presenza di una figura genitoriale segna per sempre la vita futura dei piccoli dunque in parziale assenza dei genitori, “diventa ancora più fondamentale la figura dei nonni”. Il progetto, avviato nel giugno del 2017, durerà 3 anni e stima di raggiungere circa 250/300 bambini con le loro rispettive famiglie.

 

Nonni in prestito Brunico

Anche a Brunico, dal 2016, sono scesi in campo i “nonni in prestito”. L’iniziativa è frutto di un accordo tra il comune della cittadina in provincia di Bolzano, la Caritas e l’associazione Vke (associazione campi gioco e ricreazione per i bambini). Funziona così: i nonni pronti a fare i volontari si iscrivono a un albo che poi viene messo a disposizione delle parrocchie della cittadina. Agli elenchi possono accedere uomini e donne che hanno bisogno di un aiuto in casa. O per dare uno sguardo al bambino, o per portare i piccoli a scuola e in giardino, oppure per assistere altre persone anziane non autosufficienti. A quel punto i “nonni in prestito” svolgono i lavori domestici richiesti.

Importanza nonni

La storia ci conferma la centralità dei nonni nel welfare italiano parallelo: ricordiamo che sono 7 milioni di loro che aiutano, finanziariamente, figli e nipoti. E adesso scopriamo che fanno anche i baby sitter. Gratis.

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