Perché gli abbracci fanno tanto bene

Migliorano la pressione, il battito cardiaco e l’umore. Però devono durare almeno venti secondi

Perché gli abbracci fanno tanto bene

ABBRACCI

L’esigenza di un contatto tra le persone, anche fisico, è innata nella natura dell’uomo. Siamo nati per scambiare abbracci, sempre più utilizzati per diverse terapie che riguardano il corpo e la mente. Perché gli abbracci fanno tanto bene? Esiste ormai una condivisa risposta scientifica a questa domanda. Tutto si deve in primo luogo al rilascio di ossitocina ed endorfine. La prima è un ormone che riduce ansia e stress, regola la pressione sanguigna, migliora la memoria.

PERCHÉ GLI ABBRACCI FANNO TANTO BENE

Gli abbracci sono molto più di un semplice gesto di affetto; hanno il potere di apportare numerosi benefici per la salute mentale e fisica, purché durino almeno 20 secondi. Abbracciarsi è considerato un’ottima terapia contro ansia e stress.

Gli abbracci possono anche stimolare la produzione di serotonina e dopamina, sostanze chimiche del cervello che sono associate al miglioramento dell’umore e alla riduzione dell’ansia. Questi neurotrasmettitori, possono contribuire a contrastare i sintomi della depressione e aumentare la sensazione di felicità e contentezza.

Inoltre, gli abbracci possono anche favorire una migliore regolazione del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Il contatto fisico con un altro individuo può innescare una risposta rilassante nel sistema nervoso, che può contribuire a ridurre la tensione muscolare e a migliorare la circolazione sanguigna.

BENEFICI DEGLI ABBRACCI

L’abbraccio è anche un modo efficace per favorire la comunicazione non verbale e l’espressione delle emozioni. Attraverso il contatto fisico, si può trasmettere amore, affetto, consolazione e sostegno emotivo. Gli abbracci possono fornire un senso di sicurezza e di connessione con gli altri, riducendo così il senso di solitudine e migliorando l’autostima.

Gli abbracci possono essere particolarmente benefici per chi soffre di ansia sociale. Questo gesto di affetto, può aiutare a rompere il ghiaccio e a creare un ambiente confortevole durante gli incontri collettivi. Gli abbracci possono favorire l’integrazione e creare legami più profondi e significativi tra le persone.

LEGGI ANCHE: Abbracci e baci: tutti i benefici che ne ricaviamo

OSSITOCINA ED ENDORFINE

Durante un abbraccio, il corpo rilascia ossitocina, un ormone che stimola il senso di calma. Questo ormone è noto per ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, promuovendo così una sensazione di rilassamento e benessere. L’ossitocina è spesso definita come l’ormone dell’amore e del legame sociale, poiché è associata ai sentimenti di fiducia, affetto e connessione con gli altri. Inoltre, gli abbracci possono anche stimolare la produzione di endorfine nel nostro corpo. Le endorfine sono sostanze chimiche che agiscono come analgesici naturali. Durante un abbraccio, il contatto fisico attiva i recettori della pelle, inviando segnali al cervello che innescano la produzione di endorfine. Queste endorfine possono ridurre il dolore, migliorare l’umore e promuovere una sensazione di euforia e benessere generale.

COSA SI PROVA QUANDO SI ABBRACCIA UNA PERSONA ALLA QUALE VOGLIAMO BENE?

Quando si abbraccia una persona a cui si vuol bene, si provano una serie di sensazioni ed emozioni positive. Vediamo insieme quelle più significative:

  • L’abbraccio di una persona cara può trasmettere una sensazione di calore e comfort. La vicinanza fisica e l’intimità creano una percezione di protezione e sicurezza;
  • L’abbraccio di una persona amata può suscitare una sensazione di gioia e felicità. Il gesto di amore e affetto rafforza il legame emotivo tra le persone coinvolte, creando un momento di pura felicità;
  • Gli abbracci favoriscono una connessione profonda e un senso di appartenenza. Rappresentano un modo per dimostrare il proprio affetto e il desiderio di essere vicini a qualcuno. L’abbraccio ci fa sentire parte di qualcosa di più grande di noi stessi;
  • Durante un abbraccio, si può sperimentare una sensazione di tranquillità e serenità. Il contatto fisico e l’affetto possono ridurre lo stress e l’ansia, inducendo uno stato di calma interiore;
  • Un abbraccio può fornire conforto e sostegno in momenti di tristezza o difficoltà. La presenza fisica di una persona amata può essere un balsamo per l’anima, offrendo consolazione e supporto emotivo;
  • Abbracciare qualcuno a cui si tiene può suscitare un sentimento di gratitudine e apprezzamento per la presenza di quella persona nella propria vita. L’abbraccio può essere un modo per esprimere affetto e riconoscimento per l’importanza di quella relazione.

PERCHÉ CI SONO PERSONE CHE NON VOGLIONO ESSERE ABBRACCIATE?

Ci possono essere diverse ragioni per cui le persone potrebbe preferire di non essere abbracciate. Le propensioni personali riguardo al contatto fisico possono variare da individuo a individuo, ed è importante rispettare le scelte di ognuno. Scopriamo insieme alcuni possibili motivi per cui alcune persone non vogliono essere abbracciate:

  • Alcune persone possono avere un senso di spazio personale più ampio rispetto ad altri e preferire mantenere una certa distanza fisica. Gli abbracci potrebbero far sentire queste persone a disagio o potrebbero dare loro la sezione di invasione dello spazio personale;
  • Alcuni sono molto più sensibili al contatto fisico e potrebbero trovare gli abbracci sgradevoli o fastidiosi. Potrebbe trattarsi di una questione di ipersensibilità tattile o di una preferenza per altre forme di contatto fisico;
  • Ci sono persone che hanno avuto esperienze negative o traumatiche legate al contatto fisico o agli abbracci e, quindi, associano a questi gesti sensazioni di ansia o disagio. Capita sia a chi ha ricevuto pochi abbracci durante l’infanzia o a chi ha ricevuto attenzioni eccessive, che si sono rivelate quasi soffocanti. Questi individui, perciò, evitano gli abbracci per proteggersi da ricordi o emozioni negative.
  • Anche determinate condizioni fisiche o dolori cronici possono rendere gli abbracci molesti o dolorosi per alcune persone. Alcuni, dunque, potrebbero voler evitare il contatto fisico per sfuggire al disagio o dolore aggiuntivo;
  • Le preferenze riguardo al contatto fisico possono anche essere influenzate da fattori culturali o personali. In alcune culture o contesti sociali, il contatto fisico può essere meno comune o addirittura sconveniente. Allo stesso modo, alcune persone semplicemente potrebbero preferire altre forme di espressione affettiva o comunicativa.

 LINGUAGGIO DELL’ABBRACCIO

Esistono diversi tipi di abbraccio a seconda delle emozioni che si desidera esprimere o dei sentimenti che si provano per la persona alla quale sono destinati. Vediamo assieme quali sono e cosa significano:

  • L’abbraccio classico, è quello nel quale uno dei due circonda l’altro con entrambe le braccia e mette la propria testa di fianco a quello dell’altro individuo. È un abbraccio abbastanza intimo, che comunica affetto, tipico di un saluto tra amici, parenti o comunque tra persone che si vogliono bene, anche se, magari, non si vedono da molto tempo;
  • L’abbraccio danzante, è quello in cui uno dei due mette le proprie braccia verso la nuca dell’altro il quale, invece, mette le mani sulla vita del partner, facendogli fare una specie danza. È un gesto che comunica molta complicità;
  • L’abbraccio asimmetrico, ha una connotazione erotica, ed è quello che si effettua spesso da tergo e che coinvolge due persone che non si trovano alla stessa altezza. È un abbraccio che comunica desiderio;
  • L’abbraccio visivo, è quello in cui vi sono un contatto visivo, uno scambio di sguardi e che comunica una grande vicinanza emotiva;
  • L’abbraccio violento, è quello aggressivo che, di certo, non comunica belle sensazioni. È un abbraccio che, ad esempio, ci si scambia durante un litigio;
  • L’abbraccio distante, è quello fra due persone che non sono affiatate ma, al contrario, lontane emotivamente, perché magari divise da situazioni conflittuali.
  • Il mezzo abbraccio, non ha scopi romantici ed è quello che si fa mettendo un braccio sulla spalla dell’altro, stingendolo. Comunica tenerezza e amicizia.
  • Il volo, è quell’abbraccio che consiste in un vero e proprio balzo che l’uno fa sull’altro, arrotolando le gambe intorno alla vita del partner. Comunica lussuria e grande intimità.

VOGLIA DI ABBRACCIARE

La voglia di abbracciare è un desiderio profondo che risiede dentro ogni essere umano. È un’emozione universale che spinge le persone a cercare la vicinanza fisica e l’intimità con gli altri. L’abbraccio è un linguaggio silenzioso che non ha bisogno di essere condito dalle parole, trasmette calore, affetto e sostegno, regalando un senso di sicurezza e appartenenza che fa sentire amati e accolti. Durante i momenti di gioia, gli abbracci celebrano la felicità condivisa, mentre durante le difficoltà, diventano un porto sicuro in cui trovare conforto e consolazione. L’energia che fluisce attraverso un abbraccio sincero può lenire le ferite emotive, rasserenare gli animi e creare belle connessioni con gli altri.

INDICE DI TOCCABILITÀ

Pochi sanno che gli uomini sono più refrattari della donna a essere toccati, e anche a scambiare abbracci. La parte che meno gradiscono venga anche sfiorata da altri è la testa. Tutto ciò si misura grazie all’Indice di toccabilità (Touchability index) messo a punto dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia sperimentale dell’università di Oxford.

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!

QUANTO FA BENE IL CONTATTO FISICO:

  1. «I vecchi muoiono quando nessuno li carezza» (Umberto Galimberti)
  2. Consolazione: il conforto che tutti possiamo dare
  3. Contatto fisico, non abbandonatelo per colpa della pandemia. Una carezza migliora la vita
  4. Quanto fa bene un bacio
Torna in alto