SCUOLA PIACENZA SENZA CELLULARI
Incentivare i ragazzi a relazionarsi tra loro “dal vivo”, mettendo da parte per qualche ora lo smartphone, per lo meno durante le ore di scuola. È l’iniziativa che ha adottato il liceo paritario cattolico ‘San Benedetto’ di Piacenza, dove ogni mattina gli studenti inseriscono i loro cellulari in una custodia che li scherma totalmente fino alla campanella d’uscita. La decisione è stata adottata dalla direzione con l’avallo dei genitori e rappresenta un vero e proprio percorso di disintossicazione nei confronti di uno strumento che inevitabilmente rappresenta una fonte di distrazione durante le lezioni. La nuova misura è stata adottata a settembre in occasione del primo giorno di scuola dei cento alunni di questo piccolo liceo sportivo e delle scienze applicate, nato sopra un convento di monache di clausura. Un luogo che può lasciar supporre intenzioni ‘oscurantiste’ nei confronti della tecnologia ma, al contrario, i responsabili dell’iniziativa assicurano di credere molto nell’utilità dei cellulari ma di voler spingere i ragazzi a tornare a parlare tra loro, dimenticando per qualche ora Whatsapp, Instagram e Facebook.
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CELLULARI SCHERMATI IN CLASSE
Questa misura è stata resa possibile grazie a un’invenzione che arriva direttamente dagli Stati Uniti dove è stata già adottata in molti college, tribunali e concerti. Il dispositivo si chiama Yondr ed è un porta oggetti all’interno del quale i ragazzi pongono il cellulare alla prima ora. La custodia, che rimane agli studenti, è dotata di una chiusura che l’insegnante sblocca alla fine della giornata. Così, per tutto il tempo delle lezioni, ricreazione compresa, il cellulare rimane sigillato e schermato, escludendo di fatto i ragazzi per cinque ore dal mondo digitale.
DEVIETO SMARTPHONE IN CLASSE
Secondo i promotori gli alunni usano eccessivamente gli smartphone e oltre ad essere poco attenti durante le lezioni rischiano di isolarsi. Per questa ragione la misura spera di “costringere” i ragazzi a socializzare maggiormente durante la ricreazione e i momenti morti, che solitamente erano dedicati alla navigazione sui social network. Utilizzo che ha l’effetto paradossale di avvicinare chi è lontano ma di allontanare chi è vicino.
Dopo un primo periodo di prova gli studenti si stanno cominciando ad abituare anche se molti ammettono che non è stato facile rinunciare allo smartphone, riconoscendo che per molti di loro rappresentava una dipendenza.
La foto di copertina è di repertorio.
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