Pannolini lavabili: quando convengono e come si usano

Un pannolino lavabile dura due-tre anni. Si cambia facilmente, in media ogni due giorni. Si risparmiano soldi e si riduce l'inquinamento

pannolini lavabili

PANNOLINI LAVABILI

Circa seimila pannolini risparmiati, solo per i primi anni di vita del bambino. Una tonnellata di rifiuti, spesso destinati alle discariche, evitati. Un risparmio enorme che si può ottenere con una scelta semplice e che sposa in pieno la filosofia del non spreco. Stiamo parlando dei pannolini lavabili, un’alternativa ecosostenibile che permette ai genitori di non inquinare e di risparmiare notevolmente.

PERCHÉ SCEGLIERE I PANNOLINI LAVABILI

Per capire l’impatto che una scelta del genere può avere basta immaginare una montagna, sì: avete capito bene, una montagna, di sei milioni di pannolini usa e getta. Uno sopra l’altro. È questa la fotografia del consumo giornaliero in Italia di un prodotto tanto necessario quanto potenzialmente a forte rischio inquinamento. Anche perché molte persone incivili, troppe, gettano i resti di un pannolino perfino sulle spiagge, in mare, in qualche giardino pubblico. Un atto di inciviltà che impiega 500 anni per decomporsi. E non va meglio con lo smaltimento, quando vengono bruciati, infatti, liberano agenti chimici che contribuiscono ad inquinare l’aria che respiriamo.

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VANTAGGI DEI PANNOLINI LAVABILI

Inoltre le famiglie spesso si devono far carico della gestione dei rifiuti, ragione per la quale molti comuni stanno cominciando a proporre incentivi per l’acquisto di pannolini lavabili, proprio al fine di diminuire la quantità di rifiuti prodotti. I benefici però non sono solo ambientali perché grazie all’utilizzo di questo prodotto i genitori possono ottenere un considerevole risparmio economico e garantire un maggior benessere del bambino. Non a caso, quindi, sono sempre di più i pannolini lavabili che si possono trovare sul mercato. Alcuni dei più validi, sono i pannolini lavabili Culla di Teby, ideati da una mamma, e che vengono prodotti interamente in Italia. Progettati con tessuti certificati Oeko tex, sono studiati e brevettati per i genitori che sono attenti al benessere dei loro bimbi, alla tutela dell’ambiente e che vogliono risparmiare. Tre aspetti che vale la pena approfondire.

  • TUTELA DELL’AMBIENTE

Gli usa e getta sono formati da plastica, sono sintetici e fatti con materiali provenienti da fonti fossili, cioè di origine petrolifera. Già dalla produzione i pannolini usa e getta cominciano ad inquinare: si consumano molte risorse naturali, si usano solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani, che inquinano le acque e l’ambiente. Un fattore di rischio igienico che viene molto spesso trascurato è dato dal fatto che nessuno pulisce del suo contenuto i pannolini prima di gettarlo.

  • BENESSERE DEI BAMBINI

I pannolini usa e getta contengono siliconati, proprio quelli che permettono di essere super assorbenti: questa pratica fa sì che il genitore lasci il bambino tante ore con il pannolino addosso rischiando delle irritazioni. Nel pannolino del bambino, si sviluppa una temperatura di un grado superiore rispetto alla temperatura esterna, e questo “effetto serra” può essere negativo per lo sviluppo del sistema riproduttivo, e far aumentare le vaginiti nelle bimbe. I pannolini in cotone sono traspiranti, mantengono una termoregolazione e permettono alle anche di avere una posizione naturalmente divaricate che favorisce una crescita corretta ed armonica. 

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QUANTO SI RISPARMIA CON I PANNOLINI LAVABILI?

Per fare un calcolo abbastanza preciso del risparmio sul budget familiare con l’acquisto dei pannolini lavabili bisogna partire dal periodo nel quale il bambino ha bisogno di questo oggetto: due anni e mezzo. Dopo potrà farne a meno. Con questi numeri medi, in alcuni casi la “fine del pannolino” arriva prima e in altri arriva più tardi, il bambino ha consumato 6mila pannolini. Il loro costo unitario, dipende dalla marca e dalla confezione, è tra 0,30 e 0,50 centesimi. Se scegliamo la parte bassa della forchetta, vuole dire che nei due anni e mezzo di uso, una famiglia spenderà circa 2mila euro di pannolini. Tutta roba che poi finisce in qualche discarica, con uno spreco enorme di soldi e di risorse per lo smaltimento. Se invece dei pannolini “usa e getta”, usiamo quelli lavabili, nello stesso arco di tempo, i due anni e mezzo sui quali stiamo facendo i nostri conti, ne basteranno appena venticinque. E una confezione da 25 pannolini lavabili costa 350 euro. Dunque, con la scelta più ecologica e sostenibile, abbiamo risparmiato circa 1.650.

QUANTO DURA UN PANNOLINO LAVABILE?

Un pannolino lavabile dura in media 2-3 anni purché venga mantenuto correttamente e lavato circa ogni 2 giorni. Ovviamente dipende molto anche dalla qualità perché pannolini di scarsa qualità tendono a durare decisamente meno.

COME SI SCELGONO I PANNOLINI LAVABILI

Dato che esistono numerosi modelli di pannolini lavabili, bisogna innanzitutto scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. I sistemi più tradizionali sono solitamente formati da due parti distinte mentre quelli più moderni sono “all in one” o simili. Inoltre ci sono sia pannolini One Size, che si adattano alla crescita del bambino, che sistemi a taglie. Altra cosa da considerare è il materiale, che può essere sintetico o naturale. I materiali sintetici fanno sentire tendenzialmente più asciutti ma devono essere di ottima qualità.

PERCHÉ USARE I PANNOLINI LAVABILI?

Ricapitolando: si risparmia, si protegge la salute dei bambini, si contribuisce a ridurre l’emergenza climatica salvaguardando l’ambiente. Sono già tre ottimi motivi per scegliere i pannolini lavabili. A questi vantaggi dovete aggiungere il fattore comodità. Un pannolino lavabile, che grazie al cotone (o all’alternativa del bambù) fa traspirare meglio la pelle, fa sentire il bambino più a suo agio: sono, infatti, a taglia unica e hanno dei piccoli bottoni per regolarli.

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COME SI CAMBIANO I PANNOLINI LAVABILI

I pannolini lavabili si cambiano come quelli usa-e-getta. Anzi, il procedimento è anche più facile, in quanto sono come delle mutandine e non superano mai l’ombelico. A questo punto procedete così:

  • Posizionate il pannolino sotto il sederino del bambino, poi sollevate la parte frontale e chiudete le patelle laterali con i bottoni.
  • Potete aiutarvi con un velo per raccogliere la pupù del bambino.
  • Regolate il pannolino tramite i bottoncini che trovate nella parte frontale del pannolino
  • Ricordate che il pannolino lavabile non deve mai arrivare all’ombelico.
  • Controllate che sia aderente alla coscia e alla pelle del bambino, senza stringerlo troppo.
  • Mettete il cavallo del pannolino nella zona inguinale. con i lembi nella zona dell’inguine.

COME SI LAVANO I PANNOLINI LAVABILI?

I pannolini lavabili si possono lavare ogni due giorni, e nell’attesa vanno messi in un bidoncino di plastica, con un coperchio e con all’interno un bicchierino di bicarbonato per evitare i cattivi odori. Sia la mutandina esterna, sia la parte interna, possono andare in lavatrice a una temperatura di 40 gradi: senza usare saponi igienizzanti o ammorbidente. Al massimo un tocco di bicarbonato o di aceto bianco. Per asciugarli, scegliete il metodo naturale: lasciateli esposti al sole fino a quando non saranno completamente asciutti.

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SVANTAGGI DEI PANNOLINI LAVABILI

Anche i pannolini lavabili hanno i loro svantaggi:

  • Il lavaggio, specie d’inverno, è più lungo e laborioso. Ci vuole più attenzione e più tempo.
  • I pannolini lavabili sono ingombranti e quindi presuppongono che il bambino eviti di indossare abitini troppo aderenti e su misura. Inoltre vanno conservati bene fino al lavaggio, per evitare l’emissione di cattivi odori.
  • Il risparmio, che come abbiamo visto è matematico, matura nel tempo, mentre la maggiore spesa unitaria del singolo pannolino lavabile è immediata.
  • Quando cambiate il pannolino lavabile fuori casa, dovete conservare quello sporco fino a quando non raggiungete la vostra abitazione e potete metterlo a lavare.
  • Alcuni asili nido, sbagliando, non accettano bambini con pannolini lavabili. Non vogliono farsi carico del lavaggio e non sono disposti ad attendere l’arrivo dei genitori. Questo può creare un problema per le famiglie che li usano abitualmente.

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