Latte vaccino: proprietà, benefici e usi

Fondamentale per la salute delle ossa e dei denti e per consolidare la massa muscolare. Ai bambini non deve mai mancare. Metà degli italiani sono intolleranti al lattosio

Latte vaccino: caratteristiche e proprietà
Il latte vaccino è  prodotto dalle ghiandole mammarie delle mucche, e quello che si trova in commercio viene generalmente pastorizzato, ovvero sottoposto ad un trattamento finalizzato a uccidere batteri, virus o parassiti potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo. In generale, è uno degli alimenti più consumati al mondo, sia come bevanda sia per produrre una serie di prodotti che vanno dagli yogurt ai formaggi. Tra i suoi principali benefici ci sono, grazie alla significativa presenza di calcio, il rafforzamento delle ossa, dei muscoli e il suo contributo per una migliore coagulazione del sangue.

Proprietà nutrizionali

Il latte vaccino è un alimento completo a tutti gli effetti. Ciò in quanto contiene proteine, vitamine B, B12, A, D, minerali (come magnesio, fosforo e, naturalmente, calcio) oltre che taurina e creatina, nonché acido folico e riboflavina. Ogni 100 grammi di latte di vacca intero pastorizzato apportano 64 calorie e contengono:

Inoltre  in 100 grammi di latte vaccino si trovano

  • 87 g di acqua
  • 3,3 g di proteine
  • 3,6 g di grassi
  • 11 mg di colesterolo
  • 4,9 g di carboidrati disponibili
  • 4,9 g di zuccheri solubili

E’ importante specificare come le proteine presenti nel latte vaccino siano di elevato valore biologico, ovvero contenenti tutti gli aminoacidi essenziali, quelli che servono per la sintesi dei tessuti muscolari e per il rimodellamento osseo.

Benefici

Il latte apporta molti benefici al nostro organismo: rafforza le ossa e i denti, riduce i rischi di malattie cardiovascolari, ed è ricco di ingredienti che aiutano la crescita dei bambini. Il latte non deve mai mancare sulla loro tavola, a meno che non ci sia un’intolleranza al lattosio.

Il latte vaccino contiene proteine complete (come caseina e sieroproteine), che forniscono, come abbiamo detto, tutti gli aminoacidi essenziali necessari per:

  • la costruzione e la riparazione dei tessuti
  • il supporto al sistema immunitario
  • il mantenimento della massa muscolare

Alcuni studi suggeriscono che i nutrienti del latte (come calcio, potassio e peptidi bioattivi) possono avere effetti positivi che riguardano in particolare:

  • la pressione sanguigna
  • le funzioni cognitive
  • salute del cuore (se consumato in versioni parzialmente scremate o scremate)
Non bisogna sottovalutare il fatto che il latte vaccino, grazie alla combinazione di proteine, grassi e carboidrati, è molto saziante, e ciò può aiutare per tenere sotto controllo l’appetito.

Tipi di latte vaccino

Basta fare un giro nel reparto di un qualsiasi supermercato per accorgersi di come esistano diverse tipologie di latte vaccino. In commercio è possibile trovare, ad esempio:

  • Latte crudo. Ovvero non pastorizzato, cioè non sottoposto al trattamento che consente l’eliminazione di batteri, virus o parassiti potenzialmente in esso presenti.
  • Latte pastorizzato. Sottoposto al già citato trattamento che consiste nel sottoporre l’alimento ad un trattamento termico ad una temperatura di 71,7-78 °C per 15-20 secondi.
  • Latte fresco pastorizzato. Questa tipologia di latte subisce la pastorizzazione entro 48 ore dalla mungitura.
  • Latte fresco pastorizzato di alta qualità. E’ la legge n. 169/1989 a disciplinare le caratteristiche che lo rendono tale. E consistono nella percentuale di sieroproteine solubili non denaturate presenti al suo interno al momento del confezionamento. Per essere definito tale, deve avere una percentuale minima di 15, 5% di proteine del siero.
  • Latte UHT. Tale dicitura è la sigla che si ricava dalle parole Ultra High Temperature. Indica un processo tramite cui il latte viene esposto ad altissime temperature per brevi secondi. Ciò rende il tempo di conservazione molto più lungo (circa 20 settimane). In questo caso contiene la maggior parte delle sostanze nutritive del latte fresco, anche se si registra una perdita di vitamina B.
  • Latte a lunga conservazione. In questo caso il latte viene sottoposto anche a sterilizzazione. Viene dapprima rapidamente riscaldato a 135-150 gradi per 3-10 secondi, e poi altrettanto velocemente raffreddato a temperatura ambiente. Quindi confezionato in contenitori ermetici, e sottoposto ad un ulteriore riscaldamento a 110-120° C per 15-20 minuti.

In base ai differenti processi ai quali viene sottoposto, il latte vaccino viene ulteriormente suddiviso in:

  • Latte intero (3,5% di grasso)
  • Latte parzialmente scremato (contiene tra 1,5 e 1,8 % di grasso)
  • Latte scremato (0,3 % o meno di grasso)

Il migliore latte vaccino

Alla luce delle caratteristiche delle diverse tipologie di latte vaccino, possiamo dire che il migliore latte vaccino, per gusto e per proprietà nutrizionali, sia sicuramente quello fresco pastorizzato di alta qualità. Questo, infatti, non solo subisce il calore per poco tempo e non viene compromesso dal punto di vista nutrizionale, ma riesce anche a mantenere una qualità piuttosto alta se messo a confronto con le altre tipologie e prevede inoltre un contenuto di sieroproteine maggiore rispetto a tutti gli altri.

Anche il latte pastorizzato, nonostante sottoposto al processo della pastorizzazione (che interessa solo l’eliminazione di agenti pericolosi), non viene intaccato nelle sue caratteristiche organolettiche. Nonostante abbia una minore conservabilità rispetto a quello sterilizzato, dal punto di vista nutrizionale conserva meglio vitamine, minerali e proteine del siero.

Usi del latte vaccino in cucina

Il latte vaccino, fresco o caldo, a colazione oppure a merenda  può trovare spazio in diverse ricette dolci e salate. Ad iniziare dai frullati, dai budini e dai dolci al cucchiaio in genere per passare alle creme (la pasticcera, in primis), alle torte di ogni tipo ed alle salse dolci e salate, prime tra tutte la besciamella. Lo si può usare anche per fare la ricotta o come base per lo yogurt. Ancora, lo si può impiegare per preparare:

Usi del latte vaccino nella cosmetica naturale

Il latte vaccino è un ottimo detergente naturale. Prova ne sono i diversi prodotti per la pelle presenti in commercio che lo vedono tra gli ingredienti essenziali. Per approfittare delle sue proprietà potete semplicemente passarlo sulla pelle dopo avere imbevuto un dischetto di cotone. Sarà utile a rimuovere le cellule morte regalando alla pelle un aspetto luminoso e fresco. E’ inoltre un ottimo ingrediente per la preparazione di creme di bellezza fai da te. Ma anche per maschere per il viso fatte in casa. Non sottovalutatelo, infine, come impacco ristrutturante per capelli secchi e rovinati.

Controindicazioni

Il consumo di latte vaccino non è indicato in caso di intolleranza al lattosio, talmente diffusa da riguardare circa la metà della popolazione italiana,  o di allergia al latte. L’allergia al latte vaccino, piuttosto comune tra i bambini nei primi anni di vita, è una patologia che consiste nell’impossibilità di digerire completamente lo zucchero presente nell’alimento, ed è causata dalla carenza dell’enzima lattasi. Frequentemente si risolve autonomamente con la maturazione del tratto digerente.
Infine, chi soffre  di allergia al latte sviluppa degli anticorpi contro alcune proteine presenti al suo interno.

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