Il fenomeno è devastante, un enorme spreco di tempo, di rapporti umani, di relazioni. E quindi di benessere psico-fisico. La dipendenza dalla tv, sempre più integrata con computer, videogiochi e smartphone, non è circoscritta alle persone anziane, che cercano compagnia nell’elettrodomestico più popolare e più diffuso nelle nostre case. Riguarda molti giovani e giovanissimi che restano chiusi nel cerchio magico televisione-computer.
DIPENDENZA DALLA TV
Come si può pensare, per esempio, di distrarsi, anche in estate, la sera davanti alla tv con le solite banalità del noto circo televisivo italiano che gira nei programmi di informazione? È mai possibile che ancora ci sia voglia di questa fiera di parolai, quasi sempre le stesse facce e gli stessi slogan del nulla, che hanno ridotto la televisione a un circo equestre fatto da uomini e donne, quasi sempre truccati da personaggi politici, che passano da un salotto all’altro?
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DATI SUL CONSUMO DI TELEVISIONE IN ITALIA
Gli ultimi dati sui consumi televisivi ci dicono che l’Italia è in testa alla classifica europea con 253 minuti al giorno a testa, davanti a Spagna e Francia. Sento puzza di spreco in questo primato che, e non è una coincidenza, si abbina con l’altro di segno negativo: ovvero, scivoliamo dal primo all’ultimo posto dei consumi quando si passa dalla tv ai libri. Doppio spreco, dunque. E non venitemi a dire che abbiamo un’offerta televisiva migliore degli altri paesi europei, perché vi blocco con una risata e vi invito a dare uno sguardo ai programmi, tutti i programmi, della Bbc o dei canali tedeschi e francesi.
Accanto al super consumo di tv si è creata anche un’altra forbice: i giovani seguono la tv da tablet e telefono (37 per cento), gli adulti fino a 60 anni utilizzano gli apparecchi tradizionali (55 per cento). Gli anziani solo tutti inchiodati davanti ai classici televisori in casa. Pensate, a proposito di manie e di febbre da consumi televisivi compulsivi, che oltre un italiano su cinque guarda la tv mentre si sposta sui mezzi pubblici.
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PERCHÉ È IMPORTANTE SPEGNERE LA TV IN ESTATE
È chiaro, di fronte a queste statistiche, che la tecnologia e il mercato stanno modellando la nuova tv su misura, un lavoro sartoriale per non perdere quote di mercato e centralità del mezzo. Quindi, una televisione in profondo cambiamento, anche nei programmi (a parte la vecchia e solita noia mortale dei talk show), sempre più adattata all’ampliamento degli strumenti con i quali vederla a pieno ritmo. Una televisione la cui produzione e visione, nel presente come nel futuro, sarà sempre più ibrida, ovvero un mix di tv classica e di web.
Tutto bene, fino a quando ognuno resta libero di fare le proprie scelte. Volete abbrutirvi con la solfa della tv trash, compresi i teatrini? Fatti vostri, non è un reato. Ma almeno d’estate, provate a riflettere sull’utilità, la convenienza, il piacere, parlo di eros, non di una cosa astratta, di una dieta televisiva. Semplice, efficace, senza stress: basta non accendere il telecomando e lo schermo. Punto. Così non rinunciate a nulla, potete dedicarvi ai vostri amici, alla famiglia, alla conversazione, a una sana bevuta di vino in compagnia, a qualche corteggiamento, a un parente in solitudine che vi chiede aiuto, a un romanzo che non vi fa dormire. Alla vita vera, o ai sogni veri. Ancora: potete disintossicare i vostri figli, se sono piccoli o adolescenti, dalla teledipendenza, o anche dalla web dipendenza. Potete fare una carezza, un sorriso, a un nonno ed una nonna, a un genitore anziano, che avete trascurato durante l’inverno, lasciandoli soli in compagnia con la loro scatola magica. Pensateci: sarà un’estate migliore.
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