Il sole per abbronzarsi si può prendere anche d’inverno. Specie se si frequenta la montagna, dove il contatto naturale è più forte e diretto. Ma non per questo bisogna prendere alcune precauzioni utili, ed evitare rischi che valgono anche con le basse temperature.
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COME ABBRONZARSI ANCHE IN INVERNO
Per abbronzarvi anche in inverno, chiarite bene a quale categoria di fototipi appartenete. Potreste rischiare di fare uno sforzo inutile e sprecare tempo. Thomas Fitzpatrick, il padre della dermatologia, ha suddiviso i diversi tipi di pelle in 6 fototipi, che altro non sono che la sintesi delle differenti colorazioni che assume la nostra pelle in associazione al colore degli occhi e dei capelli. Conoscere il proprio fototipo ci permette di comprendere la reazione che avrà la nostra pelle quando verrà esposta ai raggi solari. Vediamo insieme quali sono i diversi fototipi.
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FOTOTIPI
- Fototipo 1: occhi chiari, pelle chiara, lentiggini, capelli rossi o biondi. Questo fototipo tende a scottarsi.
- Fototipo 2: occhi chiari, pelle chiara, capelli castano chiaro o biondo scuro. Questo fototipo si abbronza poco e tende a scottarsi.
- Fototipo 3: occhi scuri, capelli castani, pelle chiara. Questo fototipo si abbronza gradualmente e si scotta meno.
- Fototipo 4: occhi, capelli e carnagione scuri. Questo fototipo si abbronza subito e non si scotta facilmente.
- Fototipo 5: Occhi e capelli scuri, pelle scura. Questo fototipo mantiene un colorito uniforme.
- Fototipo 6: Si tratta delle persone con la pelle nera, per le quali non esiste difficoltà in caso di esposizione ai raggi solari e che non sono a rischio scottature.
ESPOSIZIONE AL SOLE
Quando ci si espone troppo al sole, la pelle può subire dei danni piuttosto seri, che possono essere immediatamente visibili oppure diventare cronici e dunque, evidenziarsi, col passare de tempo. Nel primo caso si parla di eritema. La pelle diventa pruriginosa e, in alcuni casi, possono anche apparire bolle e vescicole. Quando ciò accade, bisogna evitare nuove esposizioni e applicare localmente delle creme specifiche che calmino dolore e prurito. Quando il problema si cronicizza, il danno si verifica nel DNA. Le cellule attivano dei meccanismi atti a riparare quest’ultimo ma, se i danni sono continui, questa capacità di auto ripararsi termina e insorgono lesioni che possono anche degenerare in tumori della pelle.
PROTEZIONE
Le creme solari, dunque, sono sempre utilissime, negli adulti e nei bambini. La pelle di questi ultimi è, ovviamente, più sensibile e vanno adoperate creme ad altissima protezione, con filtri fisici che riflettano la luce. Mai dimenticare anche il cappello, gli occhiali e una maglietta. La crema va applicata ogni due ore e se si è al mare, dopo ogni bagno. È consigliato vivamente non esporsi nelle ore centrali della giornata che sono le più calde. Prima di ogni esposizione, bisogna applicare la crema. Queste accortezze vanno rispettate sia in estate che in inverno, dato che i raggi solari sono pericolosi anche quando fa freddo, proprio perché tendiamo a sottovalutarne gli effetti. Quando la temperatura è rigida, non percepiamo, infatti, l’azione del sole. In montagna, ci si può ugualmente scottare ed essere vittime di eritemi e danni di varia natura. Inoltre, la pelle in inverno è meno pigmentata; quindi, se si ha la pelle chiara, si è praticamente senza alcuna protezione. Chi prende il sole in inverno, deve applicare la crema solare a seconda del proprio fototipo, deve proteggere gli occhi dai raggi UV, le labbra, che possono facilmente screpolarsi e la testa, che dato che si può incorrere in scottature al cuoio capelluto e alle orecchie.
OCCHIALI DA SOLE
Anche gli occhi necessitano di una protezione “ad hoc”, sia in estate che in inverno. Non dimentichiamoci mai di indossare lenti che proteggano dal 99% dai reggi UV-A e UV-B. Questi raggi possono essere molto dannosi, specialmente se si è in montagna, in presenza di neve o ghiaccio. L’esposizione continuata ai raggi ultravioletti causa problemi molto seri agli occhi, come, ad esempio, la cataratta e la maculopatia. Inoltre, sono molto frequenti le secchezze oculari, gli arrossamenti, le irritazioni. Gli occhi vanno protetti non solo con gli occhiali ma anche con cappelli con visiera. Le lenti devono sempre essere di alta qualità, per garantire una corretta schermatura.
LAMPADE ABBRONZANTI
Accade di frequente che si voglia arrivare in vacanza con la pelle già ambrata anche se non ha il tempo per regalarsi un’abbronzatura naturale. Spesso, quindi, si ricorre alle lampade abbronzanti, capaci di donare l’incarnato desiderato. Alcuni, inoltre, affermano che le lampade abbronzanti creano una specie di “base” per l’abbronzatura, che poi favorirebbe quella solare. In realtà, questo è un mito che va sfatato. L’abbronzatura artificiale ottenuta con le lampade, ma anche con lettini e docce, è sempre e senza dubbio dannosa per la pelle perché è intensa e non apporta nessuno dei benefici che la luce solare offre. Anche se si usa una protezione molto alta, si rischia di incorrere in seri danni all’epidermide. Un pericolo che diventa altissimo in età adolescenziale.
INVECCHIAMENTO DELLA PELLE
Si parla di “fotoaging” o “foto invecchiamento” quando ci si riferisce all’invecchiamento cutaneo causato dall’esposizione ai raggi solari. Il DNA può subire alterazioni a causa dall’azione dei radicali liberi e anche il collagene può essere danneggiato, generano rughe e lassità cutanea. L’esposizione massiva comincia a mostrare i suoi danni dai 25 ai 45 anni. Bisogna, dunque, stare attenti, curare molto la pelle, alimentarsi correttamente ed evitare di prendere il sole in maniera sconsiderata. I raggi ultravioletti, infatti, favoriscono la produzione di radicali liberi e danneggiano le fibre del collagene nel derma. La pelle perde la sua elasticità e invecchia precocemente. Queste conseguenze possono essere evitate assumendo vitamine dalle proprietà antiossidanti, come quella C, che produce nuovo collagene; mangiando pesce, ricco di grassi omega 3 e frutta secca. Bere molta acqua è indispensabile, così come applicare sempre una crema adatta al proprio fototipo, sia in estate che in inverno.
ESFOLIAZIONE DELLA PELLE
Prima di esporsi al sole, bisognerebbe sempre preparare la pelle al fine di ottenere una tintarella uniforme e duratura. Per tale ragione, si consiglia l’esfoliazione, cioè una rimozione delle cellule morte, attraversano degli scrub. In questo modo, si favorisce il rinnovo cellulare e si ottiene una pelle più liscia, luminosa, pronta a ricevere i raggi solari, non prima d’averla, ovviamente, protetta con un solare apposito. L’esfoliazione evita che l’abbronzatura sia “a macchie” e, soprattutto, fa in modo che duri nel tempo. Anche al rientro dalle vacanze bisognerebbe esfoliare nuovamente, per prolungare la tintarella ed eliminare le possibili desquamazioni che il sole può arrecare all’epidermide. L’esfoliazione può essere chimica o meccanica. Nella prima, essa avviene adoperando elementi che sciolgono i legami tra le cellule e la pelle (per esempio tramite l’acido glicolico); nella seconda, va effettuata sfregando sulla cute un composto granuloso.
ALIMENTAZIONE
L’alimentazione svolge un ruolo importantissimo quando ci si espone al sole. La dieta influenza la pelle perché quando si mangia in maniera sana ed equilibrata, si ottiene un’ottima tintarella e ci si difende dai danni dei raggi solari. Chi desidera prepararsi al meglio a ricevere il sole, deve consumare cibi ricchi di sali minerali e vitamine, oltre che bere tantissima acqua durante l’arco della giornata. Frutta e verdura di stagione, pesce, pieno di omega 3, mandole, noci e olio extra-vergine crudo per condire, dato che è ricco di polifenoli che sono antiossidanti.
MELATONINA
La melatonina è un ormone che viene prodotto dalla ghiandola pineale presente nel cervello. La melatonina regola il ritmo circadiano dell’organismo (cioè il ritmo fisiologico che si compie nell’arco delle 24 ore). La sua secrezione è regolata dalla luce. Di giorno, quando la luce arriva alla retina, viene trasmesso un segnale all’epifisi che inibisce la secrezione della melatonina; è di notte, invece, che viene stimolata la produzione di questo ormone. Ciò vuol dire che, più ci si espone al sole durante il giorno, maggiore sarà la produzione di melatonina la sera, con conseguente riduzione dello stress e una preparazione ottimale al sonno.
QUANTE ORE SI PUO’ STARE AL SOLE IN INVERNO?
L’esposizione solare dovrebbe avvenire sempre ad orari precisi, per evitare danni alla pelle. Chi ha bimbi piccoli deve privilegiare il primo sole, che è quello delle 7 del mattino, fino alle 10 al massimo e prevedere una nuova esposizione non prima delle 16. Gli adulti possono esporsi fino alle 11 al mattino e tornare sotto il sole dopo le 15. Di solito l’esposizione solare, affinché si abbia una buona produzione di Vitamina D, deve essere di almeno mezz’ora al giorno.
EVITARE IL SOLE SE SI PRENDONO ANTIBIOTICI
Se si assumono antibiotici è meglio evitare di esporsi al sole, dato che vi è il rischio di reazioni fotoallergiche sulla pelle. Gli antibiotici, infatti, contengono alcuni principi attivi che, reagendo ai raggi ultravioletti, causano il fenomeno della fotosensibilizzazione a carico dell’epidermide. Queste reazioni possono essere di due tipi: reazioni fotoallergiche, che riguardano il sistema immunitario, e reazioni fototossiche, che riguardano strettamene la pelle. Quest’ultima, diventa estremamente reattiva e può infiammarsi, come se fosse interessata da una vera e propria allergia. Si generano anche bolle, eczemi, spesso si hanno prurito, orticaria e arrossamento.
PROTEGGERE LE LABBRA
Nel caso di esposizione al sole, sia in estate che in inverno, non bisogna proteggere solo il corpo ma anche le labbra. La pelle di queste ultime, infatti, è molto sottile e, par tale ragione, si secca assai facilmente. La protezione è necessaria affinché il sole non le invecchi precocemente, facendo perdere loro la tonicità e generando prematuramente le rughe chiamate “codice a barre”. Le labbra vanno mantenute idratate ed è fondamentale farlo adoperando un balsamo apposito con SPF, sia nei luoghi di vacanza che in città. Gli stick solari per le labbra garantiscono un certo grado di idratazione mantenendo elastica e morbida la pelle di questa delicata zona del viso.
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