A Milano il cibo avanzato nelle mense scolastiche non si spreca ma viene donato a chi ne ha più bisogno

I bambini riceveranno un cestino speciale pasti in cui potranno riporre e portare a casa il cibo avanzato durante il pranzo e i pasti in eccedenza andranno alle famiglie bisognose, agli anziani o ai clochard assistiti nei centri di volontariato.

Cibo avanzato nelle mense scolastiche: a Milano non si spreca

Torniamo a parlare di scuole virtuose in cui il cibo avanzato nelle mense non si spreca ma viene destinato ai più bisognosi. Dopo le iniziative di Torino e Novara di cui vi abbiamo già parlato, anche gli istituti scolastici di Milano si schierano contro lo spreco di cibo.

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IL PROGETTO PER RECUPERARE IL CIBO AVANZATO NELLE MENSE – Il Comune in collaborazione con Milano Ristorazione, fornirà a tutti i bambini un cestino speciale in cui potranno riporre e portare a casa la frutta, il pane, lo yogurt o il budino che non hanno consumato durante il pranzo.

Ma non solo, il cibo verrà donato anche alle famiglie bisognose, agli anziani del quartiere o ai clochard assistiti nei centri di volontariato.

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Come rileva infatti Milano Ristorazione ogni giorno circa 8,6 tonnellate di cibo avanzato nelle mense scolastiche finiscono per essere buttate via, uno spreco enorme di alimenti considerato l’enorme numero di persone che a Milano sono a rischio povertà.

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In particolare, il progetto verrà attuato in tre fasi:

La prima fase, in corso, prevede la donazione dei pasti preparati in eccedenza nelle scuole alla nuova struttura di accoglienza di via Pollini, realizzata nei locali sottratti alla mafia e gestita dai City Angels. Anche Banco Alimentare prende parte all’iniziativa recuperando frutta e pane dalle scuole per poi distribuirla nei suoi centri. La collaborazione verrà in seguito estesa anche ad altri enti.

Cibo avanzato nelle mense scolastiche: a Milano non si spreca

La seconda fase vedrà invece la consegna ai piccoli allievi di questo speciale sacchetto in cui potranno riporre il cibo avanzato. È possibile che i cestini dei bambini possano essere distribuiti anche alle parrocchie della zona che hanno contatti con i poveri.

Infine, la terza e ultima fase del progetto sarà dedicata agli anziani con difficoltà economiche: verrà data loro la possibilità di ritirare presso la scuola più vicina alla loro abitazione i pasti in eccedenza. Il Comune ha già individuato un primo gruppo di circa 500 anziani ultrasessantenni che ricevono il sussidio economico. L’operazione verrà gestita insieme a un’associazione del Terzo settore.

Una bella e utile iniziativa che testimonia l’interesse verso la necessità di evitare gli sprechi e che speriamo si diffonda presto anche nelle altre città e scuole d’Italia.

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