Chi deve fare il vaccino antinfluenzale? Quando è considerato necessario, e anzi indispensabile? E quali sono le categorie a rischio, per le quali è prevista la somministrazione gratuita? Circolano molte fake news attorno a queste domande, e molte persone rischiano di sprecare salute e soldi, quando per esempio si rifiutano di vaccinarsi pur rientrando in categorie a rischio e avendo ricevuto precise indicazioni dal proprio medico, oppure quando pagano, anche a caro prezzo, un vaccino che invece, proprio per tutte le categorie a rischio, è offerto gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale.
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Chi deve vaccinarsi e può farlo gratuitamente
Queste sono le categorie alle quali, secondo le indicazioni del ministero della Salute, il vaccino antinfluenzale è caldamente consigliato e offerto gratuitamente (per tutti gli altri il costo non può superare i 50 euro):
- Persone con più di 60 anni di età: con l’età, il sistema immunitario diventa meno efficace nel combattere le infezioni e il rischio delle complicanze è più alto.
- Bambini non a rischio nella fascia di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni: non hanno ancora sviluppato una piena risposta immunitaria contro il virus dell’influenza.e sono più soggetti a contrarre e trasmettere l’influenza, anche a familiari fragili.
- Donne in gravidanza, in qualsiasi mese, e post partum: durante questi periodi, il sistema immunitario, il cuore e i polmoni subiscono cambiamenti e questo rende le donne più vulnerabili a forme gravi di influenza, che possono portare anche alla polmonite oppure a un parto prematuro. Inoltre il vaccino somministrato alla madre protegge il nascituro nei primi mesi di vita.
- Ricoverati di lungodegenza: sono più fragili e inoltre le strutture di lungodegenza sono ambienti chiusi e condivisi, dove il virus dell’influenza può diffondersi rapidamente tra pazienti, visitatori e personale sanitario.
- Operatori impegnati nelle strutture di lungodegenza, come le Residenza per Anziani (RSA).
- Operatori sanitari, personale socio‑assistenziale, persone che lavorano a contatto con il pubblico, forze dell’ordine, vigili del fuoco, etc.
- Persone con malattie croniche: per loro il rischio di complicazioni, anche gravi, legate all’influenza è decisamente più alto.
- Donatori di sangue.
Dove vaccinarsi
Questi sono i canali tipici nei vari territori, per ricevere la somministrazione gratuita del vaccino antinfluenzale.
- Medici di medicina generale. ovvero i medici di base, nei loro studi, se aderiscono alla campagna vaccinale.
- Pediatri di libera scelta, per i bambini.
- Ambulatori ASL e Servizi vaccinali delle aziende sanitarie locali indicati su base regionale
- Farmacie convenzionate aderenti alla campagna vaccinale, in alcune regioni.
Quando vaccinarsi
Il periodo ideale per il vaccino antinfluenzale inizia tra la seconda metà del mese di settembre e tutto il mese di ottobre. Andare troppo avanti significa rischiare di trovarsi scoperti da un’ondata influenzale che di solito arriva sempre nella prima parte dell’autunno, e poi diventa più forte in inverno.
Come si somministra
Il vaccino antinfluenzale si somministra con una iniezione intramuscolo nel caso degli adulti, e con una iniezione nel muscolo ante-laterale della coscia nel caso dei bambini. Le composizioni dei vaccini possono essere modificate e aggiornate sulla base dei nuovo virus dominanti. In ogni caso, il vaccino antinfluenzale non è efficace contro altri virus, che provocano febbre e dolori muscolari, scambiati per influenza.
Quanto dura la protezione
La protezione contro l’influenza inizia solo due settimane dopo la vaccinazione. E dura tra i sei e gli otto mesi.
Vaccino antinfluenzale e vaccino contro il Covid-19
Il vaccino antinfluenzale, che viene aggiornato ogni mese sulla base delle varianti in circolazione, e quello anti Covid-19, possono essere somministrati insieme. A maggior ragione, se si appartiene a una delle categorie per le quali le due vaccinazioni sono raccomandate. Non ci sono controindicazioni generali a fare i due vaccini insieme; anzi, gli esperti dicono che è utile perché facilita la partecipazione e riduce gli appuntamenti.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale, piuttosto rari, sono arrossamento, gonfiore, indurimento nella sede dell’iniezione, mal di testa. Di solito, comunque, hanno una breve durata, massimo due giorni, e non devono destare preoccupazione. In caso si riscontrino sintomi più forti, bisogna rivolgersi immediatamente al pronto soccorso. Quattro vaccinati su 10 hanno leggere sindromi influenzali. È normale che circa il 42 per cento di coloro che si sottopongono al vaccino, contraggono comunque forme lievi della patologia. Quanto alle controindicazioni più specifiche, il vaccino non va dato alle persone che hanno già avuto una reazione allergica grave durante la somministrazione della prima dose.
Farmaci antinfluenzali più adatti
Se arriva comunque l’influenza, sapete quali farmaci fanno usati? Ecco le regole per l’automedicazione della Fondazione Veronesi:
- Per la febbre, primo disturbo dell’influenza, si deve ricorrere al farmaco antipiretico soltanto sopra i 38 gradi.
- Per gocciolamento nasale, starnuti e congiuntivite: antistaminici.
- Per il naso chiuso: spray nasali con vasocostrittori.
- Per il mal di gola: colluttori anticongestionanti o antisettici o pastiglie da sciogliere in bocca
- Per la tosse: se secca, sedativi, se grassa, fluidificanti e mucolitici.
- Per i disturbi intestinali: antidiarroici come le polveri assorbenti o inibitori della motilità intestinale. Utili i fermenti lattici, che ripristinano la flora intestinale.
Vaccini antinfluenzali autorizzati dall’Aifa
Questo è l’elenco completo, con le rispettive caratteristiche, dei vaccini antinfluenzali autorizzati dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco):
- Efluelda e Efluelda Tetra (Sanofi Winthrop Industrie), sospensione iniettabile: indicati per l’immunizzazione attiva degli adulti di età pari o superiore a 60 anni.
- Fluad (Seqirus Netherlands B.V.), adiuvato, sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti (di età pari o superiore a 50 anni).
- Fluarix e Fluarix Tetra (Glaxosmithkline S.p.A.), sospensione iniettabile: indicati per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età.
- Flucelvax (Seqirus Netherlands B.V.), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini dai 6 mesi di età.
- Fluenz (Astrazeneca AB) spray nasale: indicato per l’immunizzazione attiva in bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 18 anni.
- Influvac S e Influvac S Tetra (Viatris Healthcare Limited), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età.
- Vaxigrip e Vaxigrip Tetra (Sanofi Winthrop Industrie), sospensione iniettabile: indicati per l’immunizzazione attiva degli adulti, comprese le donne in gravidanza, e dei bambini dai 6 mesi di età. La vaccinazione materna delle donne in gravidanza estende la protezione ai lattanti a partire dalla nascita e fino ai 6 mesi di età (protezione passiva).
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