In cerca di idee sul riciclo delle bustine del tè, della camomilla o delle tisane? Ne usiamo tante, e ne sprechiamo altrettante. È il loro destino. Eppure è incredibile quante cose possiamo fare, evitando tale rifiuto che spesso finisce nel posto sbagliato e inceppa tutta la catena dello smaltimento.
Dopo aver gustato un buon tè o una piacevole tisana, la prima cosa che facciamo è gettare via la bustina, nella pattumiera. Eppure, sapete che anche i filtri del tè e delle tisane possono essere riutilizzati in tanti modi diversi? Come sempre, le vie del riciclo creativo sono infinite, e le bustine diventano perfette come rimedio naturale utile non solo per la nostra bellezza ma anche per la cura della casa e dell’orto.
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Infusi
Innanzitutto, le bustine del tè o delle tisane possono essere riutilizzate per preparare altri infusi. Basta, infatti, che vi procuriate almeno due filtri utilizzati, per poter avere un infuso il cui sapore sia simile a quello preparato con la bustina vergine. In questo modo potete ottenere tre infusi ogni due bustine, risparmiando una bustina di tè ogni tre. Anche usando una sola bustina si riescono ad avere due tisane abbastanza somiglianti nel gusto, ma dovete ridurre il tempo di infusione della prima tisana (quella fatta quando la bustina è intonsa), così poi, durante la seconda infusione, la bustina riuscirà a sprigionare un aroma ancora intenso, risultando simile alla prima.
Rasatura
Cosa fare con le bustine di camomilla scadute? I filtri usati e non sono validissimi anche contro le escoriazioni successive alla rasatura, perché la camomilla rilascia proprietà lenitive. Tale pianta, infatti, è diffusamente considerata un antinfiammatorio naturale, tale da favorire una rapida guarigione delle irritazioni da rasatura.
Scottature
Ancora, le bustine di tè e tisane sono ottime anche contro le scottature, solari o provocate da piccoli incidenti domestici, come lievi bruciature ai fornelli. Applicate il filtro ancora umido sulla parte interessata e proverete un immediato sollievo, specialmente con le bustine delle tisane o i tè alla malva e al tiglio.
Pediluvio
Sacchetti profumati
Se amate la tisana alla lavanda, il suo filtro umido vi aiuterà a deodorare ogni piccolo spazio, dal frigo ai cassetti. Fate asciugare bene le bustine, poi riponetele dove vi è necessità. Non appena aprirete il cassetto di turno sarete invasi da un piacevole aroma.
Capelli bianchi
Se vi chiedete cosa fare con i resti del tè, sappiate che con quello risultante da tre bustine, unitamente ad 1 cucchiaio di salvia e 1 di rosmarino, potrete ottenere una soluzione capace di coprire i capelli bianchi. Fate riposare gli ingredienti per circa 6 ore, quindi usateli per lavarvi la chioma.
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Occhi
Uno dei rimedi naturali più efficaci e interessanti delle bustine del tè e della camomilla è il loro uso per sgonfiare gli occhi stanchi, dando sollievo, oppure ridurre l’arrossamento, per il quale è preferibile usare la bustina di camomilla. Poggiateli sopra la parte e lasciate agire per circa mezz’ora. Poi risciacquate abbondantemente con acqua tiepida.
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Fertilizzante
Un’ultima ma utile idea relativa al riciclo delle bustine del tè e della camomilla risiede nel fertilizzante fatto in casa. Lasciate i filtri all’aperto per due settimane e poi, con il composto, fertilizzate le vostre piante, mescolandolo al terreno. Conferiranno vigore e nutrimento ai vostri pothos, agavi, sanseverie, aloe e tante altre.
Pulizie
Con i filtri usati del tè si sgrassano i piatti, si puliscono vetri e pavimenti e si lucidano le superfici di legno. Risciacquate immediatamente dopo averle usate, altrimenti alcune di queste superfici si potrebbero scurire. Con le foglie del tè contenute nei filtri e lasciate asciugare dopo l’uso, si puliscono gli zerbini. Cospargeteli con le suddette foglie, fate agire per 15 minuti e poi pulite con un aspirapolvere. Potete pulire anche i tappeti, ma alla fine, eliminate le foglie con una spazzola, senza usare l’aspirapolvere.