Come riconoscere un neo sospetto

Forma irregolare, variazione di colore, sfumature anomale. Diagnosi ed esami da fare.

nei pericolosi

I nei maligni sono nei pericolosi, spesso nei sospetti a cui diamo poca importanza, che da comuni macchie sfociano in forme tumorali della pelle. Come conferma l’Istituto Superiore di Sanità, ISS, fino a pochi anni fa, un neo maligno era considerato una neoplasia rara. Eppure, oggi, bisogna fare i conti con un’incidenza in costante crescita, con numerose ricerche che evidenziano come i casi di nevi maligni, in tutto il mondo, siano raddoppiati negli ultimi 10 anni. In Italia, si stima che i melanomi siano la causa di circa 7.000 decessi l’anno. Solo nel 2020, erano stati segnalati ben 325.000 nuovi casi a livello globale. Un trend negativo che sottolinea quanto sia importante una maggiore consapevolezza riguardo ai nei sulla nostra pelle.

COME RICONOSCERE UN NEO SOSPETTO

I nevi, comunemente noti come nei, sono più che semplici macchie sulla pelle: si tratta di lesioni pigmentate che, in alcuni casi, in genere rari, possono portare a forme di neoplasia della pelle.

Identificare questi nei pericolosi può risultare difficile, anche perché spesso sono nascosti o poco riconoscibili. Di fatto, rispetto ai nevi benigni, i nei maligni sono caratterizzati da “atipicità” che, ad un occhio attento, possono sembrare diversi nella forma, nella pigmentazione e nell’omogeneità.

In quest’ultimo caso, parliamo di lesioni maligne. Singolarità che possono essere riconosciute in base a segni di pericolo come:

  • Irregolarità nella forma
  • Asimmetria
  • Bordi frastagliati
  • Variazione di colore
  • Sfumature anomale
  • Pigmentazione disomogenea

Tra i diversi tipi di nei a rischio figurano:

  • I nei di Clark: Caratterizzati da macchie scure rotondeggianti
  • I nei di Miescher: Si trovano spesso sul viso.

Anche i nei di Unna, tipici del tronco, benché generalmente benigni, è bene tenerli sotto controllo, per evitare che possano avere un decorso differente.

RISCHIO MELANOMA

Comprendere i fattori di rischio che possono portare alla mutazione di un nevo benigno in una lesione maligna è vitale per una prevenzione efficace del melanoma. Ma quali sono questi fattori?

  • Fattori genetici e immunitari: La predisposizione genetica gioca un ruolo cruciale. Persone con una storia familiare di melanoma o con un sistema immunitario indebolito sono più a rischio. Inoltre, la quantità di nei sulla pelle varia a seconda della predisposizione genetica, e i cambiamenti nei nevi possono essere influenzati da fattori ambientali​​​​.
  • Esposizione alle radiazioni ultraviolette: La luce ultravioletta (UV) è una causa primaria di danni al DNA delle cellule della pelle, potendo indurne la trasformazione in cellule tumorali. La principale fonte di raggi UV è la luce solare, ma anche le fonti artificiali come lampade solari e lettini abbronzanti aumentano il rischio di sviluppare il cancro della pelle, specialmente con esposizioni frequenti e intense​​.
  • Protezione solare: L’uso di creme solari con alto fattore di protezione è essenziale per ridurre il rischio. È consigliabile monitorare la comparsa di nuovi nei e le modifiche di quelli già esistenti, evitando di esporli al sole senza protezione​​.

DIAGNOSI

La diagnosi specialistica è il passo conclusivo che permette di riconoscere l’eventuale presenza di un melanoma così da poter avviare un trattamento mirato per quei nei pericolosi o sospetti. Questa è una fase imprescindibile per poter scovare una lesione maligna nel minor tempo possibile. Ma in che modo procedere?

  • Visita dermatologica: Durante una visita dermatologica, il medico esamina attentamente la pelle del paziente, valutando ogni neo per forma, dimensione, colore e altre caratteristiche peculiari. Questo esame dettagliato è cruciale per individuare eventuali segni di melanoma o altri problemi cutanei.
  • Esame dermatoscopico: L’esame dermatoscopico è una procedura in cui il dermatologo utilizza un dermatoscopio, uno strumento che ingrandisce la visione del neo, permettendo di osservare le strutture cutanee non visibili ad occhio nudo. Questo esame è particolarmente utile per valutare lesioni sospette sulla pelle e per rilevare cambiamenti precoci che potrebbero indicare una trasformazione maligna.
  • Utilizzo di strumenti avanzati: Per fare un esempio, Il Policlinico San Donato utilizza la videodermatoscopia per la mappatura dei nei, una tecnica più precisa che coglie le alterazioni microstrutturali dei nei e le confronta nel tempo. Questo metodo consente di acquisire immagini ingrandite al computer, archiviarle e confrontarle con quelle delle visite precedenti, per rilevare modifiche minime che possono essere segno di sviluppo tumorale​​​​.
  • Rilevanza della mappatura dei nei: La mappatura dei nei è una parte cruciale della diagnosi. Questa procedura, che dovrebbe essere eseguita almeno una volta nella vita, permette di classificare i pazienti in base al rischio e di pianificare controlli periodici in funzione della regolarità e dell’aspetto dei nei. Esami come la videodermatoscopia possono migliorare significativamente la precisione di questa valutazione, permettendo interventi più mirati e riducendo la necessità di asportazioni evitabili​​.

La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire l’evoluzione in melanoma, un tumore cutaneo molto grave. Il melanoma, se non identificato e trattato tempestivamente, può diffondersi ad altre parti del corpo, rendendo il trattamento più complicato e meno efficace.

TRATTAMENTI

La gestione dei nei maligni e del melanoma richiede un approccio multifasico e personalizzato, basato sullo stadio della neoplasia e sulle sue caratteristiche. I trattamenti prevedono:

Il trattamento primario per il melanoma è l’asportazione chirurgica. Questo implica la rimozione delle lesioni sospette o maligne, inclusa una parte di pelle sana circostante, per garantire la completa eliminazione dell’area interessata.

Questo procedimento viene accompagnato da un esame istologico per confermare la natura delle cellule rimosse. La chirurgia è particolarmente efficace quando il melanoma viene diagnosticato nelle sue fasi iniziali, con una sopravvivenza media a cinque anni del 97% in caso di diagnosi precoce​​​.

In presenza di melanomi di spessore superiore a 0.8 mm o formazioni ulcerate, si può procedere alla rimozione del linfonodo sentinella, il primo linfonodo a venire in contatto con eventuali cellule tumorali. Se gli esami istologici rivelano tracce di neoplasia nel linfonodo sentinella, il paziente viene indirizzato all’oncologo per valutare ulteriori terapie adiuvanti​​.

In alcuni casi, vengono utilizzate terapie adiuvanti come l’elettro-chemioterapia. Questo metodo coinvolge la somministrazione di un farmaco (bleomicina) a basse concentrazioni per via endovenosa, abbinato a una differenza di potenziale elettrico che aumenta la permeabilità delle cellule tumorali alla sostanza.

In ogni caso, è la diagnosi precoce ad avere la priorità nell’identificazione, e nel caso di positività, nell’eliminazione delle cellule maligne.

PREVENZIONE

La prevenzione del melanoma e la diagnosi precoce dei nei maligni sono cruciali per la salute della pelle. Si parte dall’auto esame, fino ad arrivare alla protezione e ad una maggiore consapevolezza sul come identificare eventuali nei pericolosi.

  1. Auto-esame regolare: Seguendo la regola dell’ABCDE, è possibile effettuare un auto-esame efficace dei nei. Bisogna prestare attenzione all’asimmetria (forme irregolari del neo), ai bordi (irregolari o frastagliati), al colore (nei con tonalità non uniformi o con sfumature diverse), alla dimensione (nei con diametro superiore a 6 mm o che cambiano rapidamente dimensione), e all’elevazione o evoluzione del neo​​​​ sospetto.
  2. Proteggere la pelle dai raggi solari: Prevenire danni che possono portare alla formazione di nevi maligni. L’uso di creme solari con un elevato fattore di protezione solare (SPF), l’indossare abbigliamento protettivo e limitare l’esposizione al sole nelle ore più calde del giorno sono misure preventive essenziali. Si raccomanda, inoltre, di evitare l’uso di lettini abbronzanti, che emettono raggi UV intensi e possono aumentare il rischio di sviluppo di carcinomi.
  3. Educazione sulla salute della pelle: È importante essere informati sui vari aspetti della salute della pelle, compresa la comprensione dei diversi tipi di nevi e dei segnali di allarme che indicano possibili lesioni maligne. La consapevolezza di questi segnali può aiutare a identificare precocemente potenziali problemi e a intraprendere azioni tempestive.

ALTRI TUMORI DA NON SOTTOVALUTARE E PREVENZIONE:

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