Dopo all’allerta sanitaria legata al batterio della listeria in Francia, anche in Italia la catena di supermercati Carrefour Italia ha richiamato tre prodotti per «possibile presenza di Listeria Monocytogenes». In questo caso, chi ha acquistato i prodotti ritirati è invitato a non consumarli e a riportarli nel punto vendita in cui sono stati comprati.
In Francia il batterio è stato individuato in ben cinquanta prodotti a latte pastorizzato dell’azienda Chavegrand venduti nella grande distribuzione e ora ritirati dal mercato. Ventuno persone hanno contratto l’infezione e due sono decedute. Ma che cos’è la listeria?
Il batterio listeria causa intossicazioni alimentari. In particolare, scatena un’infezione alimentare, la listeriosi, che può essere anche grave, e che è causata da un batterio noto come Listeria monocytogenes. Questo è presente nelle acque, nelle piante, nelle verdure e negli ortaggi, ma in alcuni animali come mucche e pecore. La listeriosi colpisce in prevalenza le donne, diciotto volte in più degli uomini. Il listeria monocytigenes è un batterio che, una volta all’interno dell’organismo, può innescare un’infezione nota come listeriosi. La contaminazione avviene attraverso l’ingestione di cibi freschi dove vi è un’alta percentuale di proliferazione batterica. In occidente, la listeriosi è un problema di sanità pubblico crescente. Sebbene i casi, infatti, non raggiungano i numeri di altre zoonosi come la salmonella, l’infezione si manifesta con sintomi molto più gravi e con un decorso più severo, specie nella popolazione più a rischio, come anziani, neonati, immuno-compromessi e donne in gravidanza, dove può essere fatale. Ciò che rende questo batterio così pericoloso è la sua capacità di resistere a temperature e condizioni molto variabili. Di fatto, il batterio listeria può proliferare da temperature di refrigerazione, dove è rallentato, fino anche ai 45ºC. Per questa ragione, la proliferazione avviene in particolare nei prodotti freschi pronti da mangiare e nei prodotti a lunga conservazione in frigo come carne e formaggi, ma anche verdure preimbustate.
Tra gli alimenti più a rischio sono da ricordare:
- Salmone e pesce affumicato
- Formaggi freschi, a pasta molle o con erbe
- Prodotti freschi a base di carne (carni fredde in gastronomia, patè, hot dog, tartare, ecc.)
- Verdure confezionate
- latte e uova non pastorizzate
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Sintomi
Ma come si può capire se abbiamo un’infezione da listeria? I sintomi più evidenti della listeria, che non vanno assolutamente sottovalutati, sono:
- Vomito
- Diarrea
- Crampi addominali
- Febbre alta
- Mal di testa
- Respiro affannoso
- Sonnolenza con possibili convulsioni
- Sudorazione elevata
- Puntini rossi sulla pelle
- Irrigidimento del collo
Diagnosi
La diagnosi per listeriosi, per le forme invasive, si effettua con l’isolamento del batterio. Ciò avviene con una coltura del sangue o con un esame colturale che preleva un campione del liquido cerebrospinale. Il medico valuterà anche la storia del paziente, valutando i sintomi riferiti ed eventuali informazioni che possono escludere altre patologie.
Cure
L’unica terapia efficace contro la listeria è il ricorso all’antibiotico. In particolare, il più efficace è a base di ampicillina, eritromicina o penicillina G. Prescrizione, dosaggio e modalità d’uso vanno sempre decisi con il medico. E dipendono dalle condizioni del paziente e dalla gravità dell’infezione.
Quando è pericolosa la listeria?
Le persone sane e in buone condizioni di salute non hanno problemi con la listeria: l’infezione passa velocemente con la giusta terapia. Diverso il discorso per gli anziani, per i neonati, le donne in gravidanza, gli immunodepressi. In questi casi la listeria può essere persino mortale, e i tassi di mortalità sono ben più alti rispetto alla salmonella arrivando fino al 20 per cento. La morte arriva dalla setticemia a sua volta causata dalla listeria.
Listeria in gravidanza
Prevenzione
La prevenzione della listeria si gioca innanzitutto attorno al modo con il quale conserviamo, e poi utilizziamo, i cibi. Ma non solo: questi sono gli accorgimenti più importanti.
- Tutti gli alimenti che possono deperire velocemente vanno conservati in frigorifero: a una temperatura inferiore ai cinque gradi, l’azione del batterio della listeria è molto più rallentata e meno efficace. In ogni caso i cibi vanno mantenuti e conservati a temperature sicure: non dimenticando che la listeria è in grado di riprodursi anche con basse temperature, tra i 2 e i 4 gradi.
- Coltelli, taglieri e attrezzature da cucina con le quali entrano a contatto verdure e alimenti crudi devono essere lavati (anche solo sciacquati) spesso e bene. Sono tutti veicoli che potenzialmente possono fare proliferare il batterio della listeria.
- I cibi crudi vanno separati da quelli cotti sia in fase di conservazione, utilizzando appositi contenitori, sua durante la preparazione.
- La cosiddetta catena del freddo non va spezzata. I prodotti surgelati e refrigerati vanno trasportate in apposite borse frigo e non in normali borse di plastica da supermercato.
- I cibi utilizzati nei picnic devono essere scelti con cura e conservati con attenzione fino al momento del consumo.
- Scegliere prodotti lattiero-caseari pastorizzati.
Come si uccide il batterio della listeria
Il batterio della listeria si uccide rapidamente attraverso la cottura degli alimenti a 75 gradi. Nel caso di pesce a carne la temperatura deve raggiungere i 70 gradi al centro dell’alimento.
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