Listeria: cause, cure e prevenzione

Un’infezione provocata da un batterio contenuto in alcuni alimenti. Tra i quali ortaggi e verdure. La prevenzione è nel seguire regole di igiene alimentare

listeria

Il batterio listeria è conosciuto per le intossicazioni alimentari. Scatena un’infezione alimentare, la listeriosi, che può essere anche grave, causata da un batterio noto come Listeria monocytogenes. Questo è presente nelle acque, nelle piante, nelle verdure e negli ortaggi, ma in alcuni animali come mucche e pecore. La listeriosi colpisce in prevalenza le donne, diciotto volte in più degli uomini. Il listeria monocytigenes è un batterio che, una volta all’interno dell’organismo, può innescare un’infezione nota come listeriosi.  La contaminazione avviene attraverso l’ingestione di cibi freschi dove vi è un’alta percentuale di proliferazione batterica. In occidente, la listeriosi è un problema di sanità pubblico crescente. Sebbene i casi, infatti, non raggiungano i numeri di altre zoonosi come la salmonella, l’infezione si manifesta con sintomi molto più gravi e con un decorso più severo, specie nella popolazione più a rischio, come anziani, neonati, immuno-compromessi e donne in gravidanza, dove può essere fatale. Ciò che rende questo batterio così pericoloso è la sua capacità di resistere a temperature e condizioni molto variabili. Di fatto, il batterio listeria può proliferare da temperature di refrigerazione, dove è rallentato, fino anche ai 45ºC. Per questa ragione, la proliferazione avviene in particolare nei prodotti freschi pronti da mangiare e nei prodotti a lunga conservazione in frigo come carne e formaggi, ma anche verdure preimbustate.

Tra gli alimenti più a rischio sono da ricordare:

  • Salmone e pesce affumicato
  • Formaggi freschi, a pasta molle o con erbe
  • Prodotti freschi a base di carne (carni fredde in gastronomia, patè, hot dog, tartare, ecc.)
  • Verdure confezionate
  • latte e uova non pastorizzate

listeria

Sintomi

Ma come si può capire se abbiamo un’infezione da listeria? I sintomi più evidenti della listeria, che non vanno assolutamente sottovalutati, sono:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Crampi addominali
  • Febbre alta
  • Mal di testa
  • Respiro affannoso
  • Sonnolenza con possibili convulsioni
  • Sudorazione elevata
  • Puntini rossi sulla pelle
  • Irrigidimento del collo

Diagnosi

La diagnosi per listeriosi, per le forme invasive, si effettua con l’isolamento del batterio. Ciò avviene con una coltura del sangue o con un esame colturale che preleva un campione del liquido cerebrospinale. Il medico valuterà anche la storia del paziente, valutando i sintomi riferiti ed eventuali informazioni che possono escludere altre patologie.

Cure

L’unica terapia efficace contro la listeria è il ricorso all’antibiotico. In particolare, il più efficace è a base di ampicillina, eritromicina o penicillina G. Prescrizione, dosaggio e modalità d’uso vanno sempre decisi con il medico. E dipendono dalle condizioni del paziente e dalla gravità dell’infezione.

Quando è pericolosa la listeria?

Le persone sane e in buone condizioni di salute non hanno problemi con la listeria: l’infezione passa velocemente con la giusta terapia. Diverso il discorso per gli anziani, per i neonati, le donne in gravidanza, gli immunodepressi. In questi casi la listeria può essere persino mortale, e i tassi di mortalità sono ben più alti rispetto alla salmonella arrivando fino al 20 per cento. La morte arriva dalla setticemia a sua volta causata dalla listeria.

Listeria in gravidanza

Tra le categorie più a rischio per la listeria ci sono le donne in gravidanza. E questo per le gravi conseguenza che può avere per il neonato. La listeria in gravidanza può causare un aborto, una nascita prematura, oppure infezioni del feto e del neonato.

Prevenzione

La prevenzione della listeria si gioca innanzitutto attorno al modo con il quale conserviamo, e poi utilizziamo, i cibi. Ma non solo: questi sono gli accorgimenti più importanti.

  • Tutti gli alimenti che possono deperire velocemente vanno conservati in frigorifero: a una temperatura inferiore ai cinque gradi, l’azione del batterio della listeria è molto più rallentata e meno efficace. In ogni caso i cibi vanno mantenuti e conservati a temperature sicure: non dimenticando che la listeria è in grado di riprodursi anche con basse temperature, tra i 2 e i 4 gradi.
  • Coltelli, taglieri e attrezzature da cucina con le quali entrano a contatto verdure e alimenti crudi devono essere lavati (anche solo sciacquati) spesso e bene. Sono tutti veicoli che potenzialmente possono fare proliferare il batterio della listeria.
  • I cibi crudi vanno separati da quelli cotti sia in fase di conservazione, utilizzando appositi contenitori, sua durante la preparazione.
  • La cosiddetta catena del freddo non va spezzata. I prodotti surgelati e refrigerati vanno trasportate in apposite borse frigo e non in normali borse di plastica da supermercato.
  • I cibi utilizzati nei picnic devono essere scelti con cura e conservati con attenzione fino al momento del consumo.
  • Scegliere prodotti lattiero-caseari pastorizzati.

Come si uccide il batterio della listeria

Il batterio della listeria si uccide rapidamente attraverso la cottura degli alimenti a 75 gradi. Nel caso di pesce a carne la temperatura deve raggiungere i 70 gradi al centro dell’alimento.

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