Emissioni degli aerei, tagli rinviati al 2027. Marcia indietro per effetto del coronavirus

L’aereo resterà ancora a lungo il mezzo di trasporto più inquinante. Produce il 2 per cento delle emissioni di C02 nel mondo e il 3 per cento in Europa. Come reagiranno i passeggeri a questo stop?
IMPATTO AMBIENTALE AEREI

Gli aerei continueranno a e essere il mezzo di trasporto più inquinante del mondo, e l’intero settore, per effetto della pandemia, potrà rallentare gli impegni presi per ridurre il suo impatto sull’ambiente. Una scelta che peserà sulla crisi climatica.

INQUINAMENTO AEREI

Ma prima di vedere come sono cambiante le carte in tavola, rispetto agli impegni presi dalle compagnie aeree nel 2016, ricordiamo la quantità di emissioni di questi mezzi di trasporto, specie nei percorsi di lunga distanza. Le emissioni degli aerei, complessivamente,  viaggiano a un ritmo di 936 milioni di tonnellate di C02 all’anno e negli ultimi 15 anni non hanno fatto altro che aumentare (nel 2015 erano 650 milioni).

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EMISSIONI AEREI

Gli aerei sono responsabili del 13,40 per cento di emissioni nel settore dei trasporti e vengono subito dopo le automobili, che invece stanno continuando la loro conversione tecnologica verso l’elettrico. Per dare un’idea in termini di confronti, i treni contribuiscono solo per lo 0,50 al totale delle emissioni di C02 riconducibili alle attività dei mezzi di trasporto. Tornando all’automobile, non c’è confronto con l’aereo, molto più inquinante, se andiamo a vedere i dati pro-capite. Un aereo mette in campo 285 grammi di C02 a passeggero per ogni chilometro percorso; un’automobile, per la stessa distanza, appena 42 grammi a passeggero.

In generale, gli arei producono il 2 per cento del totale delle emissioni nel mondo (il 3 per cento in Europa) e più dei due terzi di questi veleni arrivano dai viaggi sulle lunghe tratte. Un traffico che, fino al crollo della pandemia, cresceva a un ritmo attorno al 5 per cento l’anno.

IMPATTO AMBIENTALE AEREI

E veniamo ai catastrofici effetti Covid-19. Gli accordi del 2016 prevedevano due cose: riduzione delle emissioni attraverso investimenti sul tipo di carburante e sulla quantità dei consumi, e compensazioni attraverso progetti ambientali (per esempio una massiccia piantumazione di nuovi alberi) finanziati direttamente dalle compagnie aeree.

Con la pandemia, le società del trasporto aereo hanno fatto sapere di essere tutte a rischio, considerando un crollo dei voli per il 2020 attorno al 55 per cento e hanno chiesto, e ottenuto, di cambiare le carte in tavola. A gioco già iniziato. Conclusione: i programmi di compensazioni sono di fatto rinviati al 2027 e le compagnie risparmieranno qualcosa come 18 miliardi di dollari. Con un rischio da non sottovalutare: la crescita dell’impopolarità dell’aereo come mezzo ad alto tasso di inquinamento. Un’equazione che, per la miopia delle compagnie di trasporto, potrebbe portare a un ulteriore diminuzione dei viaggiatori

INQUINAMENTO: RISCHI E PERICOLI

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