I metodi più efficaci per far dormire i bambini

Senza luci e senza apparecchi elettronici, come smartphone e tablet. A letto a orari regolari. E non esagerate con pupazzi e peluche

Il sonno è fondamentale nella crescita dei bambini. Un sonno prolungato, regolare, senza interruzioni. Da qui qualche buona abitudine per consentire ai bambini di dormire bene: a letto niente luci, smartphone e tablet. Niente videogiochi. E innanzitutto orari regolari per andare a nanna: il sonno, infatti, è anche una questione di sana routine.

COME FAR DORMIRE I BAMBINI

I capricci, al momento di andare a letto, sono un classico per i bambini. Ancora peggio, però, alcune cattive abitudini alimentate dai genitori, come quella di non spegnere le luci della stanza o di lasciare acceso qualche dispositivo elettronico. Ricordiamo innanzitutto che i bambini hanno bisogno di circa 10 ore di sonno e per loro la produzione di melatonina è essenziale al fine di garantire un buon rapporto veglia-sonno e una dormita davvero riposante.

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COME FAR ADDORMENTARE I BAMBINI

Ma come si mettono a letto i bambini, evitando capricci e discussioni? E come si aiuta il loro sonno? Ecco 5 consigli, molto semplici e altrettanto efficaci.

  • Niente luci e niente tablet. La stanza deve essere buia, per favorire un buon sonno dei bambini. È un errore grave lasciare qualche luce accesa, magari per sentirsi rassicurati. Uno studio dell’università americana del Colorado ha dimostrato, per esempio, che l’esposizione alla luce elettrica dei bambini tra i 3 e i 5 anni azzera la produzione di melatonina. Una sostanza essenziale per dormire bene. Stesso discorso per i tablet, che non possono sostituire il buon uso delle favole, e di qualsiasi dispositivo elettrico. Bisogna spegnere, e in questo comandamento rientrano anche le luci nel corridoio. Il bambino deve avere la sensazione di una casa dove è arrivata l’ora della buonanotte.
  • Orari regolari. La regolarità dell’orario, tra le 20 e le 20.30 della sera, è molto importante, per dare continuità al sonno dei bambini. Se non riuscite a raggiungere questo risultato immediatamente, fatelo con gradualità: cercate di avvicinarvi all’obiettivo giorno per giorno, magari spostando le lancette solo di qualche minuto. In modo che, a un certo punto, il bambino si sarà abituato a fare la nanna sempre alla stessa ora. Ed evitate di eccitarlo prima di metterlo a letto. Anche il passaggio dalla culla al letto va fatto con gradualità e nel momento giusto.  Non esagerate con pupazzi e peluche, il letto di un bambino non è un parco giochi.
  • Se vi chiama, rispondete. Evitate la tortura del pianto durante la notte e un’eccessiva disciplina, specie fino a quando il bambino non ha preso ritmi regolari. Se vi chiama, rispondete. Tranquillizzatelo, fate sentire la vostra vicinanza, e non dategli mai neanche una sensazione di abbandono. Se lo ritenete necessario, per un certo periodo fatelo dormire nel lettone, con i genitori: purché non diventi poi un’abitudine irrinunciabile. Piuttosto, usate qualche precauzione per i capricci più frequenti durante la notte. Primo: non esagerate con il ciuccio, può diventare un’abitudine difficile poi da smontare. Secondo: se il bambino ha fatto un brutto sogno, dategli il tempo e il modo di raccontarlo. Poi rasserenatelo raccontandone uno vostro, e spiegando come avete vinto la paura.
  • Addormentarsi da soli. Prima i bambini imparano ad addormentarsi da soli e senza aiutini vari, e meglio è per tutti. Ma anche in questo caso bisogna procedere con gradualità e senza ansie. Mai, per esempio, strillare in testa a un bambino che fa i capricci per andare a dormire, rischiate di mettere in moto un circolo vizioso di pianti e di grida. Ottime ovviamente le favole, i racconti, qualche piccola e breve storia da buonanotte. Sono metodi vecchi, che abbiamo imparato dalle nonne, ma sempre infallibili.
  • Una giornata in movimento. La vita sedentaria dei bambini, durante il giorno, si ripercuote negativamente sulla loro attività, durante la notte. I bambini vanno stimolati, devono muoversi, anche liberamente, stancarsi in modo produttivo per il corpo e per la mente. A quel punto vedrete che andranno a letto con piacere, e magari giocheranno d’anticipo: con un semplice sbadiglio vi faranno capire che hanno voglia di letto. Per dormire.

COSA FARE SE IL BAMBINO NON DORME LA NOTTE?

Ci sono bambini che, nonostante i nostri sforzi, dormono male, si addormentano con fatica, o si svegliano di frequente. Che fare? Innanzitutto controllare l’ambiente della stanza, e verificare che il bambino non abbia nè freddo nè caldo. La temperatura ideale è tra i 18 e i 20 gradi. In secondo luogo ci potrebbero essere fattori psicologici da approfondire: il bambino è stressato, sente l’incombenza di alcune scadenze (per esempio ha iniziato l’asilo o la scuola elementare), ha gli incubi. Oppure la sindrome della separazione dai genitori. Anche i problemi di salute possono incidere negativamente sul sonno dei bambini: ha dolori alle orecchie, qualche decimo di febbre, mal di denti, o semplicemente sta mettendo i denti. Infine, le cattive abitudini che incidono negativamente sul sonno. Quando il bambino va a letto troppo tardi e troppo stanco. O quando si sveglia troppo tardi al mattino.

COSA DARE AI BAMBINI PER FARLI DORMIRE?

In generale è preferibile non abituare i bambini ad assumere qualcosa per dormire. Qualche. eccezione, ma solo per periodi limitati e nel caso di episodi specifici (il bambino si sveglia di soprassalto in seguito a un incubo) si può utilizzare un dosaggio molto basso di melatonina oppure una tisana alla camomilla. I rimedi più efficaci restano quelli delle nonne: qualche carezza, qualche coccola e la lettura di una favola.

CHE FARE SE IL BAMBINO NON VUOLE FARE IL RIPOSINO POMERIDIANO?

Il riposino pomeridiano è molto importante per i bambini piccoli, almeno fino a tre-quattro anni. D’inverno e d’estate. Durante i mesi invernali, è bene mettersi d’accordo con le insegnanti dell’asilo per dare al bambino questa buona abitudine. D’estate, la giornata al mare deve iniziare presto (non agli orari degli adulti), e poi, una volta a casa, si va a letto a riposare. La pennichella per i bambini non serve a risolvere i loro problemi di insonnia, se ci sono, e non deve protrarsi troppo a lungo, ma diventare una sana abitudine di qualche ora.

COME FARE RILASSARE I BAMBINI PRIMA DI ADDORMENTARSI

I bambini possono essere molto eccitati prima di andare a letto. Sono stanchi, ma hanno ancora voglia di stare in piedi. Desiderano la vostra compagnia. Temono di perdersi qualcosa chiudendo gli occhi per dormire. Che fare? Può essere utile inventarsi qualcosa che li aiuti a rilassarsi prima di dormire.
  • Il primo e più efficace rimedio resta quello di leggere storie e fiabe. O anche rilassarli con un vostro racconto.
  • Anche il classico pupazzo può essere un vostro collaboratore in questa fase della giornata.
  • Un tocco di musica, a basso volume, può essere utile. Purché non diventi un’abitudine.
  • Evitate assolutamente la tv e qualsiasi dispositivo elettronico. Avrebbero un effetto contrario rispetto al rilassamento.
  • Non inventate cose complicate, come lo yoga notturno o l’uso (inutile, in questo caso) di oli essenziali.

DIFFICOLTÀ DEL SONNO DEI BAMBINI 

Secondo gli studi della Società italiana di pediatria quattro bambini su dieci dormono poco e male. Rispetto a cento anni fa, i bambini dormono, in media, due ore in meno al giorno. Le cause dell’insonnia infantile? Aumento delle luci artificiali e uso della televisione e dei gadget elettronici anche a letto. Il 65 per cento dei bambini tra i 3 e 4 anni usa il tablet o il pc a letto; la percentuale sale al 79 per cento per i bambini tra i 10 e i 13 anni.

COME ADDORMENTARE IL BEBÈ CON IL METODO MONTESSORI

Nel metodo Montessori ci sono alcune indicazioni utili per aiutare il bebè a prendere sonno, senza forzature.

  • Farsi ascoltare con gentilezza, a voce bassa e senza l’illusione di essere risolutivi
  • Non esagerate con le attività e gli stimoli durante il giorno
  • Fate in modo che il neonato rispetti il regolare ritmo sonno-veglia
  • Può dormire nel lettone, con voi, almeno fino al compimento di un anno di età
  • Se chiama di notte, andate da lui e cercate di capire perché si è svegliato
  • Non date il ciuccio alla prima lacrima
  • Di giorno lasciatelo giocare anche da solo
  • Il bebè deve andare a letto con un rituale: alla stessa ora, e magari con una bella ninna nanna e qualche carezza
  • Se si sveglia perché ha fatto un brutto sogno, rassicuratelo e ditegli che anche voi avete avuto la stessa esperienza.

L’IMPORTANZA DELLE FAVOLE PER LA CRESCITA DEI BAMBINI:

  1. Il valore delle favole? Non ha prezzo. Contano storie, voce, tempo e silenzio
  2. Favole per i bambini, riprendiamo a leggerle a figli e nipoti. È un’ottima abitudine
  3. Come si fermano le bugie dei bambini? La minaccia di punizioni non funziona, meglio le favole
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