Come gestire i capricci dei bambini

Capire le loro ragioni senza presunzione. Provate a mettervi nei loro panni, a creare una sintonia. E ricordate che il capriccio è un linguaggio

CAPRICCI BAMBINI

I vostri bambini fanno spesso i capricci e non ne potete più? Per fortuna ci sono diversi modi per gestire al meglio la situazione e non sprecare più tempo. Oggi, tanti bambini crescono privi di disciplina, trovandosi poi un fardello sulle spalle. Senza la vostra guida, rischiano di diventare, un domani, degli adulti immaturi e scontenti. Se un bambino non rispetta le regole e sfida gli adulti, va corretto prima che sia troppo tardi. La punizione deve essere immediata e proporzionata. Non serve fare delle scenate ma bisogna puntare sui suoi interessi.

Se lascia i giocattoli in disordine e non rispetta le vostre regole, ditegli che tutto ciò che troverete in giro gli sarà tolto. Basterà farlo una volta perché il piccolo impari la lezione. Anche se lui grida, per attirare l’attenzione degli altri, mettendovi a disagio, restate calmi e aspettate che gli passi. Avere un dialogo con i vostri figli non significa dover giustificare le vostre scelte; quindi, limitatevi a spiegazioni brevi e quando sbaglia non intervenite per rimediare. In questo modo imparerà dai suoi errori. I bambini spesso tendono a contrattare le vostre regole con frasi del tipo “Ancora dieci minuti” quindi siate bravi a non cedere. Vi aiuterà a risparmiare tempo ed energie. Di fronte ai capricci, ci capita di intenerirci e accontentare i bambini. Tuttavia, dargli troppo li priva della pazienza e li abitua a non accontentarsi.

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COME GESTITE I CAPRICCI DEI BAMBINI

Possono essere un grandissimo spreco di tempo e soprattutto sono in grado di mettere in croce anche il più motivato dei genitori: stiamo parlando dei capricci dei bambini, un problema che colpisce quando meno te lo aspetti e può mettere in crisi anche coppie molto solide. Che si tratti di un faticoso rientro dalle vacanze, di un inserimento all’asilo nido o di un banale ritorno a scuola, ci sono delle tecniche sempre valide per non sprecare pazienza e affrontare al meglio la situazione, come per esempio viene ben spiegate nel libro “Smettila fare i capricci!” (Mondadori). Un saggio di Roberta Cavallo e Antonio Panarese, che esplorano le ragioni dei bambini, gli errori dei genitori e le possibili soluzioni per venirsi incontro.

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COME AFFRONTARE I CAPRICCI DEI BAMBINI

Nel libro i due autori spiegano che nei primi sette anni di vita, i bambini imparano imitando chi hanno intorno, soprattutto mamma e papà, che hanno l’occasione quindi di ‘comunicare’ con l’esempio i comportamenti corretti. Molto prima di regole, spiegazioni, morali, punizioni, o prove di sopravvivenza, ogni figlio ha bisogno di attenzioni, amore, accoglienza, sostegno e comprensione.

Vanno evitate, suggeriscono gli esperti, le punizioni, che hanno solo l’effetto di spaventare, confondere, e umiliare il bambino, ma anche “il rinforzo positivo (complimentarsi e premiarlo quando il piccolo fa quello che il genitore vuole), perché il bambino rinuncia ad essere sé stesso, per adattarsi al bambino ideale (ma non reale) che i genitori hanno in testa”.

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SINTONIA

Il primo strumento per affrontare in modo risolutivo i capricci dei bambini è la sintonia: entrare in relazione con loro, capire le ragioni del disagio e di quanto tuo figlio abbia bisogno di te in quel momento. A volta può bastare un gesto, un sorriso, una carezza, e si crea la giusta sintonia.

SENTIMENTI DEI GENITORI

Sforzarsi di essere “neutrale” Accogliere le proprie emozioni, la propria esasperazione e poi lasciarle andare per rimanere distaccati e presenti a sé stessi nel rapporto con il bambino. Non lasciarsi andare al proprio stato d’animo, che potrebbe essere anche condizionato dalla rabbia o dalla mancanza di pazienza.

SENTIMENTI DEL BAMBINO 

Permettere al bambino di esprimere quello che prova, o, nel caso non ci riesca, aiutarlo a farlo, guardandolo negli occhi, e osservandolo. In fondo, per i bambini il capriccio è un linguaggio, e come tale va interpretato.

SENSIBILITÀ

Dimostrargli che sai quanto sia difficile sentirsi come si sente, senza mai sminuirlo. Anche con i figli c’è un tasto relativo alla sensibilità che non va trascurato: crea la chimica della complicità.

SUPPORTO

Dargli fiducia, dimostrarsi pronti ad aiutarlo a risolvere il suo problema. A volte i bambini    capricciosi hanno semplicemente un deficit di autostima.

DANZA DEL SÌ

Gestire la sua frustrazione del bambino di non poter fare una cosa subito, programmando e rispettando un momento in cui il bambino potrà soddisfare il suo bisogno.

LASCIARSI ANDARE

Non arroccarsi su posizioni troppo rigide ma anticipare il bisogno. Il capriccio non è e non diventare un braccio di ferro.

GUARDARSI ALLO SPECCHIO 

Mettersi nei panni del bambino e delle sue esperienze (ad esempio,” È più importante una maglia pulita o un pomeriggio in cui tuo figlio gioca e impara un’infinità di cose?”).

SOSTEGNO

Tuo figlio deve sapere che hai il controllo della situazione. “Se prendi in mano la cosa, se contieni tuo figlio fisicamente (senza fargli male) quando piange, per lui sarà più facile sciogliersi e lasciar andare l’emozione trattenuta. Se si perde il controllo, lui non si sente protetto o aiutato.

FANTASIA

Evitare di dare spiegazioni razionali che ancora il bambino non capisce (soprattutto fino a sei-sette anni), ma avvicinarsi al suo mondo fantastico, per fargli comprendere le cose. Serve fantasia, che con i bambini è sempre peziosa.

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