Come si affronta la crisi della coppia dopo la nascita di un figlio

Non trascurate il partner e non smettete di corteggiarlo.I bambini vanno presi sul serio ma non possono cancellare la complicità di una coppia

Crisi di coppia dopo nascita figlio

CRISI DI COPPIA DOPO NASCITA FIGLIO

Si chiama Era d.B, ovvero l’era del dopo bebè. Quando tutto cambia per una coppia, e un’immensa felicità si può perfino abbinare allo spreco di una vita di coppia. Chi lo mette a nanna, chi si alza quando si sveglia, chi lo nutre al mattino presto, chi gli fa il bagnetto (puntuale) la sera. E poi: chi gli leggerà le favole e chi lo porterà all’asilo, mentre magari c’è da lavorare in casa e fuori. Già questi interrogativi sono esplosivi all’interno di una coppia che impatta con l’Era d.B: ma ci dovete aggiungere che con il fagottino della gioia tutto cambia, anche in termini di attrazione (fisica e mentale) e di attenzione, di spazi e di condivisioni. Dunque, bisogna attrezzarsi, e bisogna anche essere pronti a farsi scivolare addosso, con la magica leggerezza e con la mite tolleranza, lamentele, borbottii e perfino qualche urla.

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CRISI DI COPPIA DOPO NASCITA FIGLIO

CONTINUARE A COMUNICARE

Continuate a comunicare. La comunicazione è fondamentale all’interno di una coppia, anche quando il tempo sembra essere assorbito in modo prevalente dagli impegni per i figlio. Informatevi sempre di che cosa ha bisogno il vostro partner, che cosa lo rende felice, quali sono le sue aspettative e le sue delusioni. Non rinunciate mai al dialogo e, se necessario, all’aiuto reciproco.

BUONI SI’ MA NON TROPPO

Non esagerate con la bontà. D’accordo : i bambini, specie nei primi anni di vita, ispirano un’infinità bontà. Ma non esagerate. Non mettete in dubbio il diritto di un neonato di essere scontento, e allo stesso modo accettate i vostri sentimenti. Anche quando sono di segno negativo.

CONFRONTARSI SULL’EDUCAZIONE

Confrontatevi sull’educazione. È bene farlo dall’inizio: ognuno può avere le proprie idee sull’educazione dei figli, ma è bene che siano oggetto di confronto molto aperto. Ed è anche un buon compromesso quello di non fare entrambi lo stesso ruolo: se un padre è più severo, la madre sarà più tollerante e viceversa.

PROTEGGERE I BAMBINI

Proteggete sempre i bambini. Guai a coinvolgerli nelle vostre, piccole e grandi, discussioni domestiche. Né sognatevi di chiedere loro di schierarsi da una delle due parti. Sono pratiche scorrette che purtroppo i genitori italiani tendono ad applicare, specie nei periodi di alta tensione familiare. Facendo molto soffrire i loro figli.

NON TRASCURARE IL PARTNER

Non trascurate il legame con chi vi sta vicino. La nascita di un figlio non deve alterare  il livello di attenzioni nei confronti del vostro partner. Continuate comunque a metterlo al primo posto delle vostre attenzioni. E non rinunciate al gioco della seduzione e della complicità. Condividete film e serate divertenti tra amici, scambiatevi sms affettuosi e perfino erotici, stupitevi a vicenda con regali improvvisi. In una parola: corteggiate la persona che vi sta vicino. Nel nuovo equilibrio familiare non siete più soli con il vostro partner, ma non esiste soltanto il bambino. Conservate e proteggete spazi nei quali la vostra intimità di coppia sia preservata, e quando è possibile prendetevi anche una vacanza da soli, in due come una volta. Ed evitate di essere una sorta di “coppia fissa” con vostro figlio.

A CIASCUNO LE PROPRIE RESPONSABILITA’

Siate responsabili. Se c’è un problema, se si addensano nubi all’orizzonte della vita, non cercate di scaricare tutto, a partire dalle colpe, sugli altri. Il partner o, peggio, il figlio. Assumetevi le vostre responsabilità e combattete la battaglia della vita a viso aperto. State attenti a evitare le invasioni di campo delle famiglie di origine. Un conto è dare supporto e calore, altra cosa è esagerare e diventare una presenza fissa nella vita della nuova famiglia nata con l’arrivo del figlio.

CORTEGGIAMENTO E PASSIONE

L’amore resta essenziale. Può sembrare banale, ma è una chiave essenziale nella vita di coppia. Guai a spegnere la fiamma dell’amore, rischiate di ridurvi a due amici che convivono. E l’amore significa anche rinunce e corteggiamenti, passione e romanticismo.

AUTONOMIA

Viva l’autonomia. Prima insegnate il valore dell’autonomia ai vostri figli e meglio è per tutti. Innanzitutto per le prove che devono affrontare, rispetto alle quali non possono restare dipendenti dal giudizio e dall’intervento dei genitori. Inoltre più i figli sono autonomi e più avrete tempo e modi da dedicare al vostro partner.

GESTIRE I CAPRICCI

La serietà non guasta. Da non confondere con un eccessivo pessimismo. Il primo dovere di un genitore è quello di prendere sul serio i sentimenti dei bambini, senza cedere sempre ai loro capricci ma cercando comunque di capire dove nasce un disagio. Spiegate sempre, anche quando sono piccoli, perché una loro richiesta non è ragionevole.

UNITA’ DELLA COPPIA

Siate uniti. L’unità della coppia, si direbbe: nella buona e nella cattiva sorte, è un requisito essenziale per una lunga convivenza. E una coppia unità va a totale beneficio anche dei vostri figli. E non siate reticenti con amici e coetanei, confrontatevi con altre coppie che si trovano nella vostra, identica situazione. Potreste ricavarne qualche utile suggerimento.

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