Che fare se i bambini dicono bugie

Una ricerca universitaria dimostra come le punizioni non inducono a dire la verità. I bambini iniziano a mentire a due anni. A cinque sono maestri di bugie.

Prima cosa: non spaventarsi.  La tendenza a dire bugie dei bambini fa parte del loro percorso evolutivo, della loro crescita, del loro smarcarsi dai genitori. E infatti tra le cause che più spingono i bambini, già molto piccoli, a dire bugie, c’è la necessità di sottrarsi ai rigidi controlli dei genitori, oppure di non deluderli dando di sé stessi un’immagine non gradita alla mamma o al papà.

BUGIE DEI BAMBINI

Punire, o minacciare, non serve a evitare che i bambini dicano bugie. La scienza neurologia, associata alla pedagogia, avverte i genitori su quali sono gli strumenti giusti per evitare una naturale tendenza dei bambini. Pensate che già all’età di due anni i neonati imparano a dire bugie, all’inizio per negare di avere fatto qualcosa di male anche quando risulta evidente; poi dai tre anni in poi imparano anche le bugie “buone”, dette anche “bianche”, quelle cioè ispirate dalle migliori intenzioni; e dai tre ai cinque anni affinano progressivamente la tendenza a nascondere la verità.

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PERCHÉ I BAMBINI DICONO BUGIE?

La domanda degli scienziati è questa: Che cosa possono gli adulti, a partire dai genitori, per incoraggiare i bambini a dire la verità? Un gruppo di ricercatori della McGill university ha compiuto un’indagine dettagliata su un ampio campione di bambini volontari tra i 3 e gli 8 anni, utilizzando il test di resistenza alle tentazioni, cioè attraverso l’induzione alla bugia. Il risultato è stato sorprendente: la minaccia di punizione (“se non dici la verità sono guai”) non ha prodotto effetti nell’80 per cento dei casi, mentre più efficaci si sono mostrate tecniche di spiegazione. Per esempio: spiegare come e perché dire la verità rende più felici, oppure perché è la cosa giusta da fare. Un metodo di convincimento e di rassicurazione allo stesso tempo. Più complesso, più faticoso, della minaccia di punizione pura e semplice, ma certo con dei risultati molto più convincenti. Infine, una conferma dell’utilità di un rimedio antico e naturale: raccontare favole e leggende aiuta i bambini a scoprire l’importanza e il significato della verità.

COME COMPORTARSI CON LE BUGIE DEI BAMBINI

Come abbiamo visto, le bugie dei bambini sono uno strumento di autodifesa. Anche dalla noia, dal sentirsi trascurati o troppo  pressati. La bugia è anche la risposta a un rimprovero o a una punizione che si considera ingiusta e non si vuole accettare. E in ogni caso il primo modo per affrontarla, da genitori, è capirne la motivazione. Partendo dal presupposto che i genitori non devono dare il cattivo esempio, ed evitare le bugie. Innanzitutto con i bambini. La bugia è un aspetto creativo della vita dei bambini, un segnale di come la loro fantasia sia ben stimolata e di come nel loro animo stia crescendo un’energia tutta da sviluppare.

BAMBINI BUGIARDI

I bambini bugiardi devono iniziare a preoccupare soltanto sopra una certa soglia. Ovvero quando capiamo che le bugie nascono da uno stress, un trauma, una sensazione di non essere accettato. E diventano seriali. Dobbiamo sapere, prima di scegliere un comportamento, che cosa ha scatenato l’atteggiamento alla bugia abituale nel bambino.

COME COMPORTARSI CON CHI DICE BUGIE?  

Per quello che abbiamo detto, il comportamento di fronte a un bambino bugiardo varia sulla base delle diverse motivazioni. Ciò che resta in comune, in qualsiasi caso, sono alcune cose che dobbiamo valutare:
  • Il significato della bugia: da dove nasce? Da un problema o da un semplice volo della fantasia?
  • La gravità della bugia, che può essere, come si dice in gergo “bianca”, ovvero del tutto innocua
  • L’inutilità delle punizioni in automatico. Una punizione deve essere, casomai, commisurata alla gravità delle bugie e alla tendenza a ripeterle con frequenza. Altrimenti saranno solo controproducenti e produrranno un effetto contrario.

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COME FAR SMETTERE DI DIRE BUGIE AI BAMBINI?

Una volta che abbiamo valutato le motivazioni delle bugie e la loro genesi, allora possiamo mettere in campo qualche contromisura utile. Con assoluta leggerezza. Per esempio:
  • Ascoltare il bambino, lasciarlo libero di parlare senza costringerlo a dire la verità
  • Ironizzare, insieme a lui
  • Spiegare e condividere i danni delle bugie. E quanto sia facile smascherarle
  • Incoraggiare il bambino a dire la verità, mostrandogli, in modo molto pratico, i più importanti vantaggi
  • Non ferirlo con rimproveri e punizioni eccessive. Anche se il rigore della verità va sempre ricercato nell’educazione dei figli.

BUGIE BAMBINI DA TRE A CINQUE ANNI

Dai tre ai cinque anni il bambino è un sognatore. La sua fantasia lo spinge a non tracciare una linea di confine netta e invalicabile tra la realtà e la finzione: da qui possono nascere, in modo del tutto innocuo, le sue bugie. Sono più che altro visioni, immaginazioni, costruzioni mentali. Non vanno assolutamente frustrate con rimproveri pesanti, oppure con ramanzine: è un’età nella quale il bambino sta sviluppando la sua immaginazione. Lasciatelo fare.

BUGIE DEI BAMBINI IN ETÀ SCOLARE

Con la scuola le cose cambiano in modo radicale. la vita del bambino viene avvolta dal vento degli impegni, delle scadenze, degli orari da rispettare e delle cose da fare. Ci sono compiti e voti che ballano come tangheri. In questa età, il bambino che si avvia all’adolescenza può essere portato a dire bugie per difendersi. Vuole nascondere un cattivo voto ed evitare un rimprovero, si sente sconfitto dal confronto con altri compagni di scuola, non vuole dare delusioni ai genitori. Il principio educativo più efficace, mai come in questa fase, è semplice: “Massima libertà, massima responsabilità”. E una volta assorbito, le bugie per difendersi scompariranno. Almeno quelle.

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