Perché si diventa obesi? Quali sono le cause dalle quali nasce una malattia, ormai epidemica, con la quale si sprecano salute, anni di vita, e soldi per cure molto complesse? Dopo anni di studi molto approfonditi, finalmente possiamo dire con certezza che la ricerca medica e scientifica, a più livelli, hanno dimostrato in modo inequivocabile che le cause dell’obesità sono principalmente due, ed entrambe riguardano i nostri stili di vita: le cattive abitudini alimentari e l’eccessiva sedentarietà. E proprio il peggioramento degli stili di vita ha trasformato l’obesità (e il sovrappeso) in una forma di epidemia: in Italia sommando la percentuale della popolazione obesa (12 per cento), a quella in sovrappeso (46 per cento), si arriva quasi al 60 per cento delle persone.
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Quando una persona è considerata obesa
È con l’ Indice di Massa Corporea (IMC), meglio noto come Body Mass Index, BMI, che si comprende se il peso corporeo di una persona è nella norma o eccedente. La condizione di sovrappeso è determinata da un valore di IMC superiore a 25 fino a 29,9. L’obesità invece inizia da un valore assoluto di 30, maggiore il valore, più gravi saranno gli effetti sull’organismo. L’obesità grave è superiore a 40, con un impatto sul corpo molto importante.
Secondo studi recenti, l’obesità viscerale, ossia l’adipe accumulato nella parte dell’addome, è quello più pericoloso. Si aggiungono in secondo piano gli accumuli localizzati nell’area dei glutei, nella parte posteriore del tronco, sulle anche e sulle cosce.
Soprattutto nel primo caso, la bilancia non basta, ma come suggeriscono gli esperti, bisognerebbe misurare il giro vita, ad un’altezza tra l’ultima costola e l’anca. Per gli uomini, il range da non superare è tra i 94 cm e i 102 cm. Per le donne invece non oltre gli 88 cm. Al di sopra di questi valori, il corpo inizia a subire danni a vari livelli, gettando evidentemente anche le basi per una qualche forma di patologia cronica futura.
Altri parametri da aggiungere all’IMC
È necessario ricordare che l’Indice di Massa Corporea (IMC) non è l’unico fattore da tenere in considerazione. Per una diagnosi corretta, è necessaria una anamnesi più dettagliata, ottenuta anche grazie ad una storia clinica, condizioni psico-fisiche del soggetto, circonferenza dell’addome e massa corporea. Inoltre, è da tenere in mente, che il BMI non tiene in conto fattori come:
- Massa magra
- Massa grassa
- Percentuale di acqua
- Sesso
- Etnia
- Età
Per questo tipo di diagnosi è consigliato consultare uno specialista e in particolar modo un nutrizionista, un dietologo o un dietista.
Come si calcola l’IMC
Il calcolo dell’indice di massa corporea può essere ricavato con questa operazione:
- IMC = Altezza in Cm / (Peso in Kg)2
Il risultato di questo calcolo , come già accennato, sarà da considerarsi incompleto e da approfondire con uno specialista. I valori della tabella da tenere in considerazione sono i seguenti:
Livello massa corporea | IMC |
Sottopeso grave | <16,5 |
Sottopeso | 16,5 – 18,4 |
Normale | 18,5 – 29,4 |
Sovrappeso | 25 – 29,9 |
Obeso I livello | 30 – 34,9 |
Obeso II livello | 35 – 39,9 |
Obeso grave, III livello | >40 |
Errori possibili dell’IMC
Sintomi dell’obesità
Un soggetto in sovrappeso può già iniziare a presentare alcuni sintomi tipici patologici come affanno, capacità respiratoria ridotta, dispnea e difficoltà di movimento. Nel caso dell’obesità, o ancor più grave, in presenza di obesità grave di terzo grado, i soggetti hanno una limitazione determinante nel movimento, la capacità dell’apparato respiratorio è ridotta drasticamente, provocando anche interruzioni del respiro, specie quando in posizione supina, compromettendo la qualità del riposo e del sonno.
Al contempo, la forte sollecitazione alle articolazioni, in particolare ginocchia, anche e schiena, può portare a dolori non solo articolari, ma anche muscolari costanti. Un altro elemento distintivo dell’obesità è l’eccessiva sudorazione. Negli obesi gravi, un semplice movimento può diventare uno sforzo importante e portare alla sudorazione in breve tempo.
Cause dell’obesità
L’obesità è considerata la patologia multifattoriale per eccellenza e proprio per questo le cause vanno individuate in diverse direzioni. In particolare:
- Fattori comportamentali
- Fattori genetici
- Fattori metabolici
- Fattori endocrini
- Fattori ambientali
- Fattori psicologici
Fattori comportamentali
Obesi si diventa innanzitutto per due errori negli stili di vita: cattive abitudini alimentari e sedentarietà (secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità è un fenomeno che riguarda quasi il 40 per cento della popolazione italiana). A questi errori, con l’avanzare dell’età, spesso si aggiungono anche altre cattive abitudini, quali il fumo e l’alcol che concorrono ad aumentare ulteriormente i fattori di rischio per patologie associate all’obesità.
Fattori genetici
È noto come la genetica possa condizionare un individuo, la predisposizione è dovuta alla produzione di una quantità minore di ormoni o proteine del normale, alterando il comportamento del soggetto. Ad esempio, minore produzione di leptina, che è un importante regolatore della sazietà, si traduce in maggiore fame, metabolismo rallentato e maggior accumulo di grasso corporeo.
Fattori metabolici
Il metabolismo influisce sulla velocità e l’efficienza nel consumare le energie dell’organismo. Un metabolismo lento non riuscirà a stare al passo con una quantità di cibo anche normale, se non accompagnato da attività fisica e una dieta regolare. In parte può derivare da un fattore genetico, in altri casi, è l’organismo che deve essere allenato per portare il metabolismo nei livelli normali. Complici spesso di un metabolismo pigro sono nuovamente gli stili di vita, e in particolare abitudini sedentarie, l’assenza di sport e, in generale, una scarsa attività esistenziale.
Fattori endocrini
Gli ormoni svolgono dei compiti vitali nel nostro organismo e quando si è in presenza di una disfunzione, una patologia cronica o una qualche forma di insufficienza ormonale, è possibile che si innescano dei meccanismi tra cui anche l’aumento del peso. Nelle donne le alterazioni ormonali, legate alla menopausa, incidono sicuramente sul peso corporeo, aumentandolo, e in particolare favorendo la crescita della massa grassa. Infine, l’ipertiroidismo è una delle patologie che maggiormente influisce sul peso corporeo.
Fattori ambientali
Il contesto di riferimento è di sicuro tra i pilastri cardini nell’insorgere dell’obesità. Un contesto socio-economico come quello occidentale, focalizzato sulla diffusione di regimi alimentari errati e per nulla salutari, ma anche la propensione a consumare alimenti grassi, specie quelli preconfezionati o ricchi di zuccheri raffinati. A questi si aggiunge il comfort e la tecnologia che favoriscono la sedentarietà e quindi l’assenza di attività fisica.
Fattori psicologici
La condizione fisica può diventare un vero problema e scatenare reazioni psicologiche negative, portando a stress, ansia e condizioni di disagio anche estreme. Lo stato psicologico di una persona è importante anche sul peso poiché in mancanza di stimoli, contatti e motivazione, il soggetto potrebbe isolarsi e favorire una vita poco attiva a discapito della salute.
Farmaci che favoriscono l’obesità
In determinati contesti, quando il paziente è affetto da altre patologie, potrebbe sperimentare un aumento di peso per la somministrazione di farmaci come l’insulina, sulfaniluree, o tiazolidinedioni per la cura del diabete. Ma anche antipsicotici atipici, antidepressivi, anticonvulsivanti per trattare condizioni psichiatriche e neurologiche. Infine, anche i farmaci a base di steroidi e i beta bloccanti possono incrementare il peso corporeo.
Dieta per l’obesità
La dieta per un obeso è qualcosa di assolutamente personale e va individuata con un nutrizionista o un dietologo, in seguito ad una diagnosi approfondita. Di sicuro, è possibile indicare cosa non deve mangiare un obeso. In primis, chi soffre di questa patologia dovrebbe far a meno di cibo preconfezionato, così come di bevande gassate e zuccherine, eliminare del tutto il junk food, ossia patatine, biscotti, merendine e snack vari, tutti alimenti che sarebbero da scartare da chiunque. Al contempo, un obeso dovrebbe prediligere verdure a foglia verde, alimenti come frutta, ortaggi e legumi freschi, con poco condimento e rinunciando alle fritture.
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