Animali in ospedale: come e quando possono entrare

In Lombardia il 60 per cento degli ospedali ha aperto le porte a cani e gatti. Con alcune condizioni. Stessa cosa in Toscana, Emilia, Liguria e Veneto. I vantaggi per i pazienti

Sono visite molto gradite. E utili per i pazienti. Cani e gatti possono entrare negli ospedali per andare a trovare il loro padrone e già dal 2003 un accordo tra Stato e Regioni (intitolato Norme a tutela degli animali da compagnia e pet therapy) consente e favorisce questo tipo di incontri. Specie per anziani e bambini. Ma, ovviamente, gli animali domestici possono entrare in ospedale soltanto rispettando alcune condizioni di sicurezza, che vengono fissate da ciascuna struttura, o su base regionale, come nel caso della Lombardia.

ANIMALI IN OSPEDALE

Sono sempre di più gli ospedali pubblici che aprono le porte agli animali domestici, consentendo le visite ai pazienti-padroni. Uno degli ultimi casi è quello di Treviglio, in provincia di Bergamo, dove sono state aperte le porte ai cani, dopo accurati controlli. Stessa procedura in Toscana, Emilia Romagna, Liguria e Veneto. Al San Martino di Firenze con cani e gatti possono entrare anche i conigli.

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ANIMALI DOMESTICI NEGLI OSPEDALI

Quali sono i vantaggi di questi permessi? I cani si muovono e si comportano sulla base dei reparti dove si trovano: in pediatria suscitano sorrisi, in geriatria si fanno accarezzare. E tutto ciò aiuta i malati, perché li avvicinano alla normalità della vita quotidiana, che per molti significa una piena guarigione, li rilassano e li tranquillizzano, specie laddove i pazienti sono sottoposti a particolari stress. Inoltre fanno una preziosa compagnia.

REPARTI NEI QUALI POSSONO ACCEDERE CANI E GATTI

Ovviamente non tutti i reparti sono stati aperti agli animali domestici. Cani e gatti non hanno comunque accesso ai reparti di terapia intensiva, non possono entrare nelle aree per le malattie cardiovascolari e tantomeno nelle sale operatorie. Inoltre devono essere al guinzaglio, lavati e puliti, e controllati prima dell’accesso in ospedale.

REGOLE DI ACCESSO ANIMALI NEGLI OSPEDALI

Le regole di accesso degli animali domestici, cani e gatti (ma talvolta anche conigli) sono fissate a livello regionale e anche da ogni struttura sanitaria. In generale ci sono però alcune regole fondamentali che vengono riconosciute insindacabili ovunque:
  • Il cane deve avere sempre guinzaglio e museruola
  • Può entrare solo se accompagnato da persona, maggiorenne, e in grado di gestirlo
  • L’accompagnatore del cane deve avere guanti e sacchetto per raccogliere eventuali deiezioni e perdite di peli
  • I gatti devono essere tenuti in appositi trasportini
  • Se liberati devono avere il guinzaglio

VANTAGGI CANI E GATTI IN OSPEDALE PER I BAMBINI

Che dire? L’idea è buona, ma non bisogna esagerare. I nostri ospedali talvolta non brillano per condizioni igieniche, e sono davvero tanti i casi di pazienti che proprio in corsia si ritrovano a fare i conti con qualche pericolosa infezione. Quindi sì agli animali in corsia, ma con le dovute precauzioni.

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COME SI PORTA UN CANE IN OSPEDALE A VISITARE UN PAZIENTE?

Per avere accesso alla struttura ospedaliera, è necessario che il cane o il gatto sia stato prima ben pulito e spazzolato. Inoltre, deve portare pettorina o collare e, se richiesto, anche guinzaglio e museruola.

PET VISITING

All’interno dell’ospedale Irccs Burlo Garofolo di Trieste, specializzato in pediatria e nella salute della donna, l’accesso degli animali domestici è consentito nel giardino, nelle aree di degenza pediatrica e ginecologica, e nelle stanze dove avviene la pet therapy.

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A L’AQUILA I CANI FANNO VISITA AI BAMBINI IN PEDIATRIA

Un uso frequente dei cani, a fini terapeutici, riguarda i bambini ricoverati nei reparti di Pediatria. Come nel caso dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, nel capoluogo della regione abruzzese, dove i cani sono ben accolti per fare compagnia ai bambini, distrarli e alleggerire il loro ricovero.

ANIMALI DOMESTICI: COSA SAPERE

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