Marianna ha 49 anni e la sua giornata spesa a salvare e accudire i gatti abbandonati a Roma è interminabile: dalle 8 del mattino alle 10 di sera non si fermai mai, nel suo territorio alla porta Magica di Piazza Vittoria, nel quartiere dell’Esquilino. Nella zona della Magliana, alla periferia della capitale, in un ex campo rom c’è un’oasi per gatti randagi organizzata dall’Enpa (Ente nazionale per la protezione animali). Presso il Residence Borgo del Poggio, utilizzato dal Comune di Roma per l’accoglienza abitativa temporanea, in pratica sono gli sfrattati a occuparsi dei gatti abbandonati.
Non ci sono statistiche ufficiali, ma a Roma circolano oltre 50 mila gatti randagi, e altri vengono continuamente abbandonati, raccolti e affidati, dall’amministrazione comunale, ad associazioni private. Come Asta che, in media riceve circa 20 gatti cuccioli al mese.
A Roma i gatti sono considerati cittadini a tutti gli effetti, ma la loro salvezza si deve innanzitutto alla generosità di alcune associazioni, guarda caso quasi sempre guidate da donne. E ricordiamo che la presenza massiccia dei gatti a Roma risale all’età repubblica dell’Impero romano, quando i gatti erano considerati preziosi per la protezione delle scorte alimentari dai roditori e dagli altri parassiti. Se avete la voglia e l’interesse di adottare un gatto, qui trovate tutte le indicazioni utili.
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