Indice degli argomenti
COME PRENDERSI CURA DEI GATTI RANDAGI
Nessuno può alzare la mano e dire che non ha mai visto un gatto per strada. Spesso solo e abbandonato. A fronte di 7,5 milioni di gatti domestici, che vivono regolarmente, ben accuditi e protetti, nelle case degli italiani, ci sono 2,4 milioni di gatti che invece si arrangiano in strada. Anche grazie all’aiuto prezioso delle gattare, ovvero di persone che in modo del tutto disinteressato e appassionato accudiscono i gatti abbandonati o solitari.
Ma che cosa bisogna fare quando si incontra un gatto abbandonato? Come possiamo aiutarlo? E quali sono le mosse giuste per essere davvero utili? Vediamo con ordine.
GATTO RANDAGIO: COSA FARE
- Individuare il possibile proprietario. La prima cosa da capire è se il gatto è fuggito da una casa, ha abbandonato il suo tutor in una colonia felina, oppure è un randagio di lungo corso. Per chiarirlo, bisogna darsi da fare alla ricerca del possibile proprietario. Seguendo innanzitutto il percorso del tam tam nella zona dove avete ritrovato il felino. Quindi, chiedete informazioni ai portinai, agli amministratori di condominio, a qualche punto nevralgico della zona (un tabaccaio, un edicolante, un bar, etc…), all’Azienda tutela salute, dalla quale dipende il veterinario di zona.
- Smanettare con i social. Non solo Facebook, ma anche foto su Pinterest e su Instagram. tutte con la stessa domanda: “Qualcuno ha smarrito questo gatto?”. Oppure: “Conoscete di chi può essere questo gatto?”. Sono utili anche i volantini, da appendere in qualche punto strategico del quartiere, con foto e notizie sul gatto ritrovato.
- Il primo soccorso. Una volta chiarita la proprietà del gatto, o in attesa di definirla, potete fare un intervento di prima assistenza del felino. Basta davvero poco: nutritelo con una ciotola d’acqua e qualche croccantino. Se volete fare di più, il passo successivo è quello di portarlo dal veterinario, anche per verificare se ha un microchip.
- L’ipotesi adozione. A questo punto potete darvi da fare per una possibile adozione. Su Internet trovate diverse associazioni che si occupano di favorire le adozioni di gatti randagi: prendete i contatti giusti e cercate di capire se c’è spazio per una soluzione di questo genere. È la migliore per l’animale che, grazie a voi, potrebbe iniziare una seconda vita, e trovare il padrone giusto.
- Consultatevi con una gattara. Le gattare ci sono in tutti i quartieri, in tutte le città, e anche nei piccoli centri. Agiscono in due modi: si fanno carico di accudire direttamente i gatti, portando loro cibo e assistenza e dando un rifugio se e quando è necessario. Oppure conoscono persone pronte a un’adozione. Quindi, trovare una gattara significa avere ottime probabilità di avere trovato una casa per il vostro gatto randagio.
Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!
COME AIUTARE I GATTI RANDAGI
È VIETATO NUTRIRE I GATTI RANDAGI?
LE MALATTIE DEI GATTI RANDAGI
LA PELLE DEI GATTI RANDAGI
- Possibili dermatiti batteriche, parassitarie o da ipersensibilità
- Un’attenta spazzolatura per eliminare polveri e terra
- Verificate che non ci siano perdite eccessive di pelo
- Le chiazze sulla pelle, abbinate alla forfora, la prurito (il gatto si gratta molto e si mordicchia) possono essere sintomi della tigna del gatto, un’infestazione di origine micotica che si trasmette anche all’uomo. A questo punto diventa indispensabile l’intervento del veterinario
CANE I GATTI: LA LORO COMPAGNIA ALLUNGA LA VITA. MA NON SOLO: