Ramen: cos’è e come si prepara

Zuppa antichissima e molto sana. Servita con noodles e verdure. Cosa bere dopo il Ramen e perché evitare quello istantaneo

ramen

RAMEN

Una zuppa antichissima, tipica della cucina orientale, innanzitutto quella giapponese, molto salutare e facile da preparare. Con alcuni ingredienti di base: i noodles disidratati, alghe, germogli di soia, porri e verdure.

COS’E’ IL RAMEN?

Il Ramen è un piatto giapponese, che si prepara con le tagliatelle di frumento e brodo di carne o di pesce. Per prepararlo si possono adoperare anche altri ingredienti come, ad esempio, le alghe nori, la cipolla verde e la carne di maiale. Il Ramen appartiene, in realtà, alla tradizione dello “street food” cinese. La sua preparazione risalirebbe ai primi del novecento, quando in Cina, in particolar modo a Shangai e a Canton, vi erano chioschi per strada che vendevano questa zuppa. Esistono tantissime varianti di questo piatto e ogni regione del Giappone ha la sua. Il Ramen è un piatto davvero semplice, che viene servito con noodles e verdure, adoperando bacchette e un mestolino che serve per sollevare il brodo. Il Ramen in Giappone viene considerato il “cibo dell’anima”. La sua essenza, infatti, è vera e propria metafora degli obiettivi che si desidera raggiungere durante la vita. Se con dedizione ci si impegna a preparare il brodo perfetto e i noodles perfetti, allora si sarà raggiunto uno scopo che farà felice non solo chi ha preparato il Ramen stesso ma anche coloro i quali beneficeranno di tale risultato. Il Ramen si serve bollente.

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NOODLES PER IL RAMEN

Esistono vare tipologie di noodles per il Ramen ma di solito questa pasta deve possedere tre caratteristiche fondamentali: essere fatta con farina di grano tenero, avere un alto grado di alcalinità e un bassa idratazione. I noodles diventano alcalini se all’impasto si aggiunge un po’ di bicarbonato di sodio sciolto nell’acqua. In questo modo, i noodles diventano più elastici e resistono anche meglio. I noodles freschi usati nel ramen si preparano, abitualmente, con farina di frumento, le uova (a volte), il sale, l’acqua e il kansui, un’acqua alcalina che alleggerisce i noodles e gli conferisce anche quel caratteristico colore giallastro. Di noodles ve ne sono diverse tipologie. Ad esempio, vi è il tipo ondulato, adatto al miso (un brodo molto leggero) oppure i noodles dritti che si sposano con il tonkotsu, un brodo decisamente più grasso.

BENEFICI DEL RAMEN

Essendo una zuppa fatta con brodo di carne, di pollo o di maiale, che conta anche i noodles, le verdure, i funghi, i cipollotti, le alghe, come quella kombu, il Ramen può essere considerato una alimento benefico per l’organismo. L’alga kombu, ad esempio (spesso contenuta in questa zuppa), è ricca di fosforo e potassio, e perciò ottima per il sistema immunitario. L’alga kombu inoltre è un potente antiossidante, favorisce la circolazione sanguigna, previene l’invecchiamento delle cellule e la formazione delle rughe. Nel Ramen troviamo spesso anche il katsuobushi, filetti di tonno fermentato che sono un toccasana per l’intestino. 

COSA BERE DOPO IL RAMEN?

  • Se il ramen preparato è particolarmente grasso, sarebbe bene abbinargli una birra aspra e acidula, che abbia degli aromi complessi. Con questa tipologia di birra, il palato verrà pulito definitivamente dal sapore impegnativo del Ramen.
  • Si può optare, come accompagnamento per un buon Ramen, anche per una birra maltata, delicata, dall’aroma speziato e floreale. Una birra, insomma, che abbia anche un retrogusto amaro e un finale morbido.
  • Chi ama il vino, può scegliere un rosso, che sia fresco, oppure un vino secco dall’aroma persistente. Gli amanti del vino bianco possono optare per un vino dall’aroma tropicale o anche per un bel rosé, magari frizzante. 

IL RAMEN ISTANTANEO FA MALE?

Il Ramen istantaneo viene solitamente consumato da chi non ha tempo di prepararlo ed è confezionato in due bustine: una con la salsa di soia o l’olio di semi e una con le spezie. Le bustine col condimento pronto contengono un alto quantitativo di sale, di aromi, di zucchero e additivi vari. Questo tipo di Ramen istantaneo contiene pochissime proteine e fibre. Per tale ragione, una bustina non riesce a donare un bel senso di sazietà e se ne devono consumare almeno due, aumentando però a dismisura anche l’apporto di sale. Di sale, infatti, in una bustina se ne trova circa 1,25 grammi, mentre non si dovrebbero superare i 2,4 grammi al giorno. Troppo sale causa la disidratazione, aumenta il senso di stanchezza, provoca il mal di testa e la scarsa concentrazione. Inoltre, aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e nefrologiche. Insomma, mangiare Ramen istantaneo di frequente non è affatto salutare per l’organismo.

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