La raccolta differenziata ha un punto di partenza molto chiaro, che aiuta anche a semplificarla ed a evitare sprechi: tutti gli scarti della preparazione dei cibi, e anche gli avanzi che non si possono riciclare, vanno inseriti nel secchio dell’organico.
Indice degli argomenti
COSA METTERE NELL’ORGANICO
CHE COSA NON METTERE NELL’ORGANICO
- Alluminio e contenitori fatti con questo materiale, come le lattina
- Metalli di qualsiasi genere
- Plastica: qualsiasi confezione che la contenga
- Scarti di legno trattato o verniciato
GUIDA PER RACCOLTA DIFFERENZIATA ORGANICO
- Il sacchetto. Il primo passo per una corretta raccolta è la scelta del sacchetto, che deve essere di materiale compostabile: carta e bioplastica certificata (secondo la norma EN 13432) sono gli unici giusti.
- Il contenitore. Per evitare cattivi odori, il recipiente che conterrà la frazione organica dovrà essere areato: dovrà cioè avere dei fori per evitare la fermentazione dei cibi e la formazione di liquidi. Così non si genereranno (almeno non velocemente) cattivi odori.
- Attenzione al luogo. Se andate in vacanza, informatevi sulle modalità di raccolta che vigono nel luogo dove siete. Le regole, infatti, cambiano da paese a paese.
- Cosa mettere dentro. Nel sacco dell’umido possono essere gettati tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di origine vegetale che animale. Si possono poi inserire gli avanzi.
- Cosa non mettere. Vetro, metallo, plastica e lattine: tutti questi materiali vanno differenziati correttamente negli altri bidoni, non in quello della raccolta dell’umido.
- Evitate gli sprechi. Prima ancora di buttare, cercate di non generare rifiuti: per questo è importante monitorare lo stato di conservazione e le scadenze degli alimenti. Questo ricordando che la dicitura “consumare preferibilmente entro” significa che dopo quella data l’alimento è ancora commestibile, in alcuni casi anche per diverso tempo.
Tuttavia, il caldo è nemico della conservazione e può accelerare il processo di deterioramento del cibo. Quindi fate attenzione soprattutto ad alimenti come frutta e verdura, dolci o bevande.
- Riciclare gli avanzi. Prima di buttare ciò che avete lasciato, pensate a come potreste riutilizzare quel materiale. Una bella frittata? Un polpettone? Una gustosa insalata? Tante sono le ricette antispreco che potete utilizzare per evitare lo spreco di cibo.
- Stoviglie biodegradabili. Per un pic nic o un pranzo improvvisato, scegliete piatti, bicchieri e posate in materiale compostabile certificato (la norma di riferimento è la EN 13432). Queste si trasformano in compost e non finiscono in discarica. In alcuni comuni possono anche essere gettate nel bidone dell’umido.
- Il compost. Un buon modo per non sprecare la frazione organica è quella di trasformarla in compost. Se avete un giardino, il metodo migliore per farlo è utilizzare una compostiera. Il materiale che otterrete potrà essere utilizzato come fertilizzante per la terra.
- Occhio all’etichetta. Per valutare bene se i materiali sono veramente compostabili bisogna stare attenti a quello che è riportato sulla confezione. Cercate questo marchio di qualità e avrete la garanzia che il prodotto sia stato approvato dal Consorzio Italiano Compostatori.
PER APPROFONDIRE: Come riciclare correttamente i rifiuti elettronici
COSA SI FA CON IL RIFIUTO ORGANICO?
Il rifiuto organico può avere diversi sbocchi. innanzitutto, attraverso il compostaggio, è un eccellente fertilizzante naturale per tutte le nostre piante. Poi c’è la riconversione industriale. Il rifiuto organico viene macinato e mescolato con l’acqua. Una volta che si forma una specie di poltiglia, vengono eliminate la plastica e i materiali fibrosi, che vengono triturati, diventando combustibile solido secondario. Nel settore del cemento, i rifiuti organici vengono utilizzati per produrre energia al posto dei combustibili fossili.
QUANTO PESANO I RIFIUTI ORGANICI?
I rifiuti organici in Italia, complessivamente, valgono circa 7 milioni di tonnellate di immondizia all’anno. Oltre il 40 per cento del totale della raccolta differenziata nelle aree urbane. Il loro smaltimento è un perno dell’economia circolare e, se fosse eseguito ovunque in modo corretto, potrebbe contribuire in modo significativo ad aumentare la nostra auto-produzione di energia.
QUAL È LA DIFFERENZA TRA UMIDO E ORGANICO?
Gli scarti della cucina e degli spazi esterni, dal giardino al balcone, vengono definiti “umidi”, più in generale umido, o rifiuti organici. Si tratta di rifiuti biodegradabili con i quali è possibile realizzare un ottimo compost. I rifiuti organici in casa comprendono gli avanzi alimentari, gusci di uova, filtri di caffè e di tè; negli spazi esterni, l’erba, i fiori, il fogliame e il terriccio.
RACCOLTA DIFFERENZIATA: COSA SAPERE