L’Italia gratis

Scriveva Cesare Pavese nel lontano 1940 che “le cose gratuite sono quelle che costano di più. Come? Costano lo sforzo per capire che sono gratuite”. In tempi difficili, dove tutto sembra essere riservato a chi ha voglia di pagare un biglietto d’ingresso – anche l’accesso a un tratto di mare, una passeggiata sui sentieri di …

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Scriveva Cesare Pavese nel lontano 1940 che “le cose gratuite sono quelle che costano di più. Come? Costano lo sforzo per capire che sono gratuite”. In tempi difficili, dove tutto sembra essere riservato a chi ha voglia di pagare un biglietto d’ingresso – anche l’accesso a un tratto di mare, una passeggiata sui sentieri di un parco nazionale o la visita a una chiesa – ci sono ancora cose curiose e divertenti che si si possono fare gratis. Panorami, musei, opere d’arte, suoni, versi poetici, odori ed emozioni a costo zero, particolarmente gradite in questi tempi magri. Per scovarli basta aprire gli occhi, consultare il materiale informativo fornito dalle diverse aziende di promozione turistica, consultare le pagine locali dei quotidiani, guardare il manifesti lungo le strade e magari farsi aiutare da un recentissimo libro di Isa Grassano che consiglia “101 cose divertenti, insolite e curiose da fare gratis in Italia almeno una volta nella vita”. Ecco 10 nostre scelte.

C’è Sant’Arcangelo di Romagna, interessante borgo nell’entroterra della Riviera romagnola.  Qui è davvero piacevole passeggiare tra le botteghe artigiane del centro storico, le incantevoli viuzze, i palazzi storici e le piccole case colorate del borgo medievale. La meta più curiosa ed economica (ingresso libero) è il Museo del Bottone che raccoglie migliaia e migliaia di bottoni che hanno allacciato e slacciato i più sofisticati abiti del mondo. Tutti inseriti e cuciti con estrema cura e creatività in apposite cornici: minuscole opere d’arte, che attraversano tre secoli di storia, dal Settecento a oggi. Non si spende nulla anche per ammirare l’opera d’arte ideata da Tonino Guerra e situata all’ingresso del parco cittadino.  È  costituita da due splendide fontane: il “prato sommerso” e i “fiori di pietra” aventi come sfondo le mura e l’imponente Rocca Malatestiana.

Anche l’ingresso alle chiese quattrocentesche, al convento francescano e al bel parco comunale di Gualdo, in provincia di Macerata, è completamente gratuito. Luoghi ricchi di opere d’arte, bassorilievi e tele, che si raggiungono passeggiando per i vicoli del centro storico di questo borgo situato a 650 metri d’altezza, nel verde dei Monti Sibillini. Ma Gualdo non è solo terra d’arte, nei piccoli caseifici della zona nascono alcuni dei più prelibati formaggi italiani che si mettono in mostra nella manifestazione Formaggi d’Autore che tutti gli anni richiama nel borgo marchigiano le eccellenze casearie italiane.

Per avere Roma ai propri piedi non è necessario spendere un soldo. Basta salire in cima al Vittoriano che svetta in piazza Venezia e custodisce il Milite Ignoto, all’interno dell’Altare della patria (una tomba con i resti di un soldato senza nome, per ricordare gli uomini  morti durante la prima guerra mondiale che non hanno potuto avere una degna sepoltura). Si entra gratis anche al vicino Museo centrale del Risorgimento, che conserva, insieme a documenti su Mazzini e Cavour, cimeli legati a Garibaldi: i pantaloni che indossava quando sbarcò a Marsala, il proiettile con cui fu ferito a una gamba in Aspromonte, le camicie rosse dei Mille (L’ascensore, però, si paga).

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