
In tempi di tagli alla spesa, la Regione Sicilia si dota di strumenti innovativi per ridurre ulteriormente i costi legati al sistema sanitario dell’isola e attraverso la cosiddetta “gara centralizzata” per i farmaci arriva a risparmiare fino a 43 milioni di euro.
L’acquisto dei farmaci avviene ogni tre anni con una spesa totale di 889 milioni di euro. Comprando i medicinali tutti insieme, le 19 Aziende sanitarie provinciali siciliane hanno avuto un risparmio del 5 per cento sul prezzo totale.
I risultati ottenuti dalla gara centralizzata sono stati presentati durante un incontro svoltosi presso l’assessorato regionale per la Salute. Presente l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, secondo cui “questa procedura ha dato prova che una partnership tra pubblico e privato per la costruzione del sistema-salute è possibile ed anche benefica, sia per il contenimento della spesa, sia per l’innalzamento qualitativo dei servizi ai cittadini“.
Gaetano Sirna, commissario straordinario dell’Asp di Catania ha spiegato invece che “la gara centralizzata da un lato consentirà di ottenere considerevoli risparmi da destinare al miglioramento dell’offerta sanitaria, dall’altro garantirà alle aziende farmaceutiche una migliore programmazione delle attività avendo la garanzia di una trattativa seria e trasparente con un interlocutore affidabile. Maggiori risultati potrebbero di certo essere conseguiti attraverso una centrale unica d’acquisto”. Ipotesi questa su cui l’assessore Borsellino si è detta disponibile.
“Il risparmio che abbiamo ottenuto grazie alla procedura unificata – prosegue Sirna – rappresenta un ulteriore importante tassello della politica di risanamento della nostra sanità e di controllo attento dei costi. In linea con quanto dettato dall’assessorato regionale e in accordo con Farmindustria abbiamo perseguito importanti obiettivi: tagliare gli sprechi e ricondurre la sanità al servizio degli utenti. In questo contesto, inoltre, è stato superato il vecchio rapporto tra cliente e fornitore, attraverso una partnership con reciproca assunzione di responsabilità per la sostenibilità del sistema”.
Per risparmiare ancora ci più, l’Asp ha chiesto ai fornitori delle medicine servizi aggiuntivi, come la consegna a domicilio presso l’utente, la fornitura dei dispositivi medici necessari per la somministrazione di alcuni farmaci, il supporto psicologico alla famiglia e il supporto da parte del personale delle ditte.