Gonorrea: come si trasmette e come prevenirla

Il primo sintomo è un bruciore nella zona degli organi genitali. Si cura con gli antibiotici. E si previene usando i profilattici

gonorrea sintomi

La gonorrea, nota anche come scolo o blenorragia, è una delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni nel panorama mondiale e rappresenta un vero e proprio campanello d’allarme per la salute pubblica.

Causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, questa infezione può manifestarsi in modi diversi, spesso ingannando chi ne è affetto con sintomi lievi o addirittura assenti. Questa caratteristica la rende particolarmente subdola, poiché può passare inosservata, facilitando la sua diffusione tra la popolazione.

La peculiarità della gonorrea non si limita alla sua capacità di mascherarsi. Infatti, nonostante sia principalmente associata agli organi genitali, può colpire anche altre parti del corpo, come la bocca, la gola, gli occhi e il retto, dimostrando la sua insidiosa versatilità. Ma cos’è la gonorrea, come si trasmette e in che modo si può prevenire? Scopriamolo insieme.

GONORREA

Il batterio Neisseria gonorrhoeae è l’artefice della gonorrea. Questo microrganismo, in cerca di un ambiente caldo e umido per proliferare, trova nelle vie uro-genitali l’habitat ideale. La sua presenza può manifestarsi in modi diversi a seconda del sesso dell’individuo infetto.

Gonorrea uomo

Negli uomini, la gonorrea tende a colpire le vie uretrali. Se trascurata, può evolvere in complicazioni gravi, come l’epididimite, un’infiammazione che, se non affrontata tempestivamente, può culminare nella sterilità.

Gonorrea donna

Le donne, dal canto loro, affrontano rischi diversi. La gonorrea può compromettere le tube di Falloppio, aumentando il rischio di infertilità e gravidanze ectopiche. La sfida maggiore, però, risiede nella diagnosi: la gonorrea femminile può presentarsi con sintomi molto lievi o essere completamente asintomatica, rendendo difficile identificarla e trattarla tempestivamente.

SINTOMI

La manifestazione clinica della gonorrea varia in base al sesso dell’individuo e alla sede di infezione. L’insidiosità di questa patologia risiede nel fatto che una notevole percentuale di soggetti infetti può rimanere asintomatica, rendendo cruciale la diagnosi tempestiva. Le manifestazioni cliniche, quando presenti, tendono a emergere entro un breve lasso di tempo dall’infezione, solitamente entro 1-7 giorni.

Nelle donne, l’infezione può presentarsi come uretrite o cervicite. L’uretrite si manifesta con sintomi quali bruciori e disuria, mentre la cervicite può causare leucorrea di aspetto giallo-verdastro, dispareunia, prurito vaginale e, in alcuni casi, sintomi urinari. Gli uomini, al contrario, tendono a sviluppare un quadro clinico di uretrite gonococcica, caratterizzato da secrezioni uretrali dense, purulente e di colore giallo-verdastro, accompagnate da bruciori e disuria.

Sintomi più comuni in base al sesso:

Uomini

  • Secrezioni purulente dall’uretra di aspetto giallo-verdastro
  • Bruciori durante la minzione
  • Dolore e gonfiore scrotale in presenza di complicanze come l’epididimite

Donne

  • Leucorrea giallo-verdastra
  • Bruciori durante la minzione
  • Dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali)
  • Prurito vaginale
gonorrea scolo
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DIAGNOSI

La diagnosi tempestiva della gonorrea è essenziale per prevenire complicanze e limitare la diffusione dell’infezione.

Per identificare con precisione la presenza del batterio Neisseria gonorrhoeae, è fondamentale avvalersi di esami di laboratorio. I campioni necessari per tali analisi vengono raccolti attraverso tamponi prelevati dalle aree del corpo più comunemente infettate, come:

La metodologia diagnostica può variare: il batterio può essere osservato direttamente attraverso un esame al microscopio con colorazione di Gram, noto come esame diretto, oppure può essere coltivato in laboratorio attraverso un esame colturale. Quest’ultimo permette non solo di identificare la presenza del batterio, ma anche di studiarne le caratteristiche e la sensibilità agli antibiotici, informazioni fondamentali per una terapia mirata ed efficace. Ad oggi, infatti, sono la tipologia di test diagnostici più sensibili ed efficaci.

La crescente resistenza del Gonococco a diversi antibiotici ha reso sempre più frequente l’utilizzo dell’antibiogramma, un esame che determina la sensibilità del batterio agli antibiotici, permettendo di scegliere il farmaco più idoneo per il trattamento.

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COME SI TRASMETTE

La principale modalità di trasmissione della gonorrea è attraverso i rapporti sessuali non protetti, indipendentemente dalla loro natura: vaginale, anale o orale.

La capacità del batterio Neisseria gonorrhoeae di colonizzare diverse mucose rende possibile la trasmissione anche in assenza di rapporti sessuali completi.

Durante il parto, una madre infetta può trasmettere il gonococco al neonato, causando patologie oculari come la congiuntivite neonatale. Questa forma di trasmissione verticale, se non trattata tempestivamente, può portare a complicanze gravi, come la cecità.

Sebbene meno frequente, esiste anche la possibilità di trasmissione indiretta. Strumenti medici non adeguatamente sterilizzati o la condivisione di oggetti personali contaminati, come asciugamani o biancheria intima, possono rappresentare veicoli di trasmissione. Tuttavia, la sopravvivenza del gonococco al di fuori dell’ambiente umano è limitata, rendendo questa via di contagio meno probabile rispetto alla trasmissione diretta.

CURA

La gonorrea, essendo un’infezione batterica, richiede un trattamento specifico basato sull’uso di antibiotici. La scelta dell’antibiotico è fondamentale per garantire l’efficacia del trattamento e prevenire la comparsa di resistenze.

Per ottenere i migliori risultati terapeutici, vengono utilizzati antibiotici che si concentrano nelle urine, poiché l’ambiente uretrale è una delle principali sedi di infezione.

È fondamentale sottolineare l’importanza di seguire la terapia fino al termine prescritto, anche se i sintomi dovessero scomparire prima. Interrompere il trattamento prematuramente o non aderire alle indicazioni del medico può portare alla persistenza dell’infezione e aumentare il rischio di sviluppare resistenze.

GONORREA SENZA RAPPORTI

La gonorrea è notoriamente associata alla trasmissione sessuale, ma esistono circostanze in cui l’infezione può diffondersi senza un contatto sessuale diretto. La trasmissione verticale, ad esempio, avviene quando una donna incinta infetta trasmette il batterio al neonato durante il parto. Anche se grazie alla profilassi antibiotica eseguita alla nascita, questa forma di trasmissione è diventata rara nei Paesi industrializzati.

Un altro aspetto da considerare è la trasmissione attraverso strumenti medici non adeguatamente sterilizzati. Sebbene sia raro, il gonococco può sopravvivere su superfici per un breve periodo, rendendo possibile la trasmissione attraverso oggetti contaminati. In casi rari, anche superfici a contatto con le parti intime possono essere veicolo di contagio.

La consapevolezza di queste vie alternative di trasmissione è fondamentale per comprendere appieno i rischi associati alla gonorrea e per adottare le necessarie precauzioni.

Infine, è importante sottolineare che la presenza di gonorrea può aumentare il rischio di trasmissione e/o acquisizione dell’HIV. Questo legame tra gonorrea e HIV sottolinea ulteriormente l’importanza della prevenzione e della diagnosi tempestiva.

PREVENZIONE

La gonorrea, come molte altre infezioni sessualmente trasmissibili, può avere gravi conseguenze sulla salute se non prevenuta e trattata adeguatamente. La strategia di prevenzione si basa su una serie di misure atte a ridurre il rischio di esposizione al patogeno.

L’adozione di comportamenti sessuali sicuri è la chiave per prevenire la trasmissione della gonorrea. L’utilizzo costante e corretto del preservativo durante ogni rapporto sessuale rappresenta la barriera più efficace contro il gonococco. Questo non solo impedisce il contatto diretto con le secrezioni infette, ma protegge anche da altre IST.

La comunicazione aperta con il partner riguardo alla propria storia sessuale e alla presenza di eventuali sintomi sospetti è fondamentale. Questo permette di prendere decisioni informate riguardo alla protezione e alla necessità di sottoporsi a test diagnostici. Inoltre, sottoporsi regolarmente a screening, specialmente se si hanno comportamenti a rischio o nuovi partner sessuali, può aiutare nella diagnosi precoce e nel trattamento tempestivo.

Un altro modo per fare prevenzione è con la formazione e l’educazione sulla gonorrea e sulle IST in generale sono essenziali. Essere informati sui rischi, sui modi di trasmissione e sulle misure preventive può fare la differenza nella prevenzione della malattia. La consapevolezza è, infatti, il primo passo verso una salute sessuale sicura e responsabile.

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