Chirurgia estetica, lo strano primato mondiale delle donne italiane. Gira troppo silicone

Un giro d’affari, nel mondo, di 8,6 miliardi di euro solo per le sostanze chimiche necessarie per gli interventi. Al primo posto ci sono le donne americane, poi le brasiliane e le giapponesi. E al quarto posto le italiane.

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Abbiamo donne bellissime, tra le più affascinanti del mondo, ma siamo diventati un Paese, al femminile e spesso anche al maschile, prigioniero della chirurgia estetica. Nel 2017 sono stati spesi nel mondo ben 8,6 miliardi di euro solo per le sostanze chimiche necessarie per questo tipo di interventi, a partire dal silicone. Una cifra enorme, da grande e potente industria. E solo una parte dei costi che le famiglie devono affrontare, in quanto poi ci sono tutte le spese mediche e per i ricoveri.

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RICORSO ALLA CHIRURGIA ESTETICA IN ITALIA

E vediamo la classifica delle donne che finiscono sotto i ferri per ritoccare il proprio corpo. Al primo posto, nel mondo, gli Stati Uniti, a conferma della tradizione sprecona del popolo americano, nel quale le donne prima diventano ciccione e poi si rinchiudono in qualche clinica per dimagrire a colpi di migliaia di dollari al giorno. Tutto spreco. Dopo l’America c’è il Brasile, che vanta una grande tradizione nel settore della chirurgia estetica, e il Giappone, dove certo le donne non brillano per particolare bellezza. Al quarto posto, ecco la sorpresa, compare l’Italia.

Non riesco proprio a capire in base a quale idea, in un Paese come il nostro, di donne solari e mediterranee, dobbiamo affidarci ai ferri per difendere la bellezza femminile e magari per avere l’illusione di resistere alle screpolature del tempo. Ho cercato una risposta nel commento di un caro amico, molto esperto, uno dei più importanti chirurghi estetici italiani. E mi ha mostrato una tabella (fonte Doxa) con alcuni dati davvero allarmanti. Siamo a circa mezzo milione di interventi estetici l’anno. Glutei, pancia, seno, naso: questa è la classifica, più del doppio rispetto al 2009.

Solo un terzo delle donne esclude il ricorso alla chirurgia estetica, e tra i motivi di questa irresistibile pulsione all’apparenza del corpo ci sono la correzione di un difetto fisico (95 per cento), la voglia di piacere di più (87 per cento), il tentativo di fermare l’invecchiamento (85 per cento) e, infine, il desiderio di stare meglio con sè stesse (76 per cento). Illusioni, come vedete.

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DATI SU TRATTAMENTI ESTETICI IN ITALIA

Ciascuna donna ha il pieno di diritto di vivere la bellezza e il tempo come meglio crede. Anche ricorrendo alla chirurgia estetica, laddove potrei citare un lunghissimo elenco di donne splendide a 60, 70 e anche 80 anni, mai toccate da un bisturi. Ma quello che mi ha raccontato il mio amico chirurgo, sommato ai dati mondiali, dimostra che siamo andati ben oltre il limite del comprensibile. Le donne che fanno la fila a cercare una bellezza finta, e non sanno essere serene con le proprie rughe e anche con il fascino dell’invecchiamento, sono troppe. Decisamente troppe. E non vorrei che ci fosse anche lo zampino di qualche maschio, sempre pronto a fare sgambetti, anche con l’incitazione al bisturi facile.

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