Coprolalia: la malattia delle parolacce

È una patologia su cui non si ha alcun controllo e porta a pronunciare parole o frasi volgari e oscene senza un'apparente ragione. Ma quali sono le cause e che rimedi esistono?

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La coprolalia, a volte erroneamente scambiata per la sindrome di Tourette, è un impulso incontrollabile che porta a rivolgersi agli in ogni circostanza con l’uso di un vocabolario volgare. Ma cos’è nel concreto questa condizione?

COPROLALIA

Coprolalìa – In psichiatria e nel linguaggio letterale, il fatto o l’abitudine di parlare oscenamente, e in particolare l’impulso anormale a fare continuo riferimento e con espressioni volgari, agli escrementi, all’ano, agli organi genitali. 

Questa è la definizione che Treccani propone per questa condizione difficile da gestire e talvolta anche da trattare.

Questa tendenza irrefrenabile a pronunciare parole scurrili, volgari e oscene nel 20 per cento circa dei casi è associata alla sindrome di Tourette.

Quest’ultima rientra tra i disordini di natura neuropsichiatrica ed è riconoscibile per i suoi sintomi accentuati come ad esempio per rumori o suoni emessi involontariamente che spesso si manifestano anche con scatti e movimenti incontrollati di viso o arti, meglio conosciuti come tic.

In particolare, la caprolalia è insieme a copropassia e copografia, un “coprofenomeno”. La copropassia è un termine che si riferisce all’azione ripetuta e involontaria di gesti volgari. la copografia d’altro canto riguarda la riproduzione per iscritto o sotto forma di disegno di concetti osceni o frasi volgari.

Ma vediamo più nello specifico cos’è la Coprolalia e quali sono le caratteristiche salienti.

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CAUSE

Il paziente affetto da questa condizione inizia a manifestare i primi sintomi lentamente. Al principio semplici parole, in seguito può articolare frasi più complesse, talvolta anche contestualizzate. Per questa ragione, nelle prime fasi potrebbe non far sorgere dubbi né destare alcun sospetto a riguardo.

È il processo in fase intermedia in genere che inizia a mostrare segni più evidenti della patologia. Benché, in determinati contesti rari, questo potrebbe essere già presente dai primi istanti.

Le cause alla base della manifestazione della caprolalia sono ancora sconosciute anche se si inizia a pensare che possa avere origine da malfunzionamenti a livello dei neurotrasmettitori, come dopamina e serotonina, e/o anche gangli della base, ovvero l’area del cervello incaricata nel selezionare e filtrare i movimenti indesiderati.

Pertanto, si presuppone che negli individui coprolalici intervengano degli errori a livello neuronale. Più in particolare, sarebbero compromessi alcuni meccanismi inibitori che filtrano l’operato del cervello. Infatti, i pazienti compiono movimenti, pronunciano parole o pensano in maniera del tutto incontrollata e inconsapevole.

Al contempo, un’altra corrente di pensiero ipotizza che questa condizione possa manifestarsi a causa di un malfunzionamento a livello dello spettro ossessivo-compulsivo. Ma in ogni caso, restano ipotesi senza alcun fondamento medico-scientifico.

La coprolalia raramente è associata anche a disturbi psicologici e psicosi come la schizofrenia o disturbo ossessivo-compulsivo. In determinati casi isolati, si manifesta in seguito a lesioni al cervello a causa di ictus o encefalite acuta.

SINTOMI

Come già accennato, la coprolalia è uno stimolo incondizionato che porta l’individuo sperimentante a pronunciare parole volgari e oscene. Queste frasi o parole possono essere offensive, socialmente inappropriate e in alcuni casi del tutto fuori luogo.

Il soggetto coprolalico non è in grado di controllare il fenomeno e soprattutto, non ha alcuna intenzione né di offendere né di spaventare. Bisogna pertanto evitare di credere che le loro parole siano rivolte a noi in qualche misura. Sarebbe il pensiero più sbagliato.

Così come accade per i tic nervosi, anche le parole pronunciate da questi pazienti si comportano come tali, senza alcuna ragione legata allo stato emotivo del soggetto.

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COME CONTROLLARE LA COPROLALIA

L’impulso che spinge un individuo a pronunciare determinate parole senza controllo deriva da una sensazione fisica complessa da gestire e ignorare. Lo stimolo inoltre si intensifica a tal punto da rendera l’azione impossibile da trattenere.

È quindi inutile e controproducente aspettarsi che un coprolalico riesca a controllarsi e a non dire determinate parole visto che non ha alcun controllo su queste sue azioni.

Piuttosto, bisognerebbe informare le persone con cui è a contatto e far comprendere la circostanza così da evitare anche di mettere in imbarazzo il soggetto; dato che con l’aumentare dell’ansia e della frustrazione, potrebbe causare anche l’aumento momentaneo dei sintomi, peggiorando il tutto.

Una soluzione può essere anche quella di sostituire con il tempo la parola o la frase con qualcosa che abbia un suono simile, ma che non sia volgare. Ma ciò che davvero conta, è far sentire la persona al sicuro e non minacciata.

COME SI VIVE CON LA COPROLALIA

I rischi sia sul piano sociale che emotivo per un coprolalico sono diversi. In pubblico in particolare quando si pronunciano parole oscene, senza alcun controllo, può insorgere angoscia, frustrazione e mortificazione.

Inoltre, l’essere perennemente al centro dell’attenzione in questo modo può compromettere anche seriamente le possibilità di instaurare nuovi rapporti o qualsivoglia relazione con gli altri.

Tuttavia, con l’appoggio della famiglia, di amici e con una buona dose di pasienza è possibile tenere a bada questa condizione e riuscire a condurre una vita per quanto si possa normale.

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