Perché il fegato produce troppo colesterolo

È l'organo del corpo che ne sintetizza di più al giorno, ma ha anche delle capacità regolatrici che ne consentono l'aumento o la diminuzione della produzione. Ecco come funziona e qualche rimedio per tenere il colesterolo entro i valori desiderabili

perchè il fegato produce troppo colesterolo
Il colesterolo è un grasso presente nel sangue e serve per diverse funzioni: prodotto dal fegato, si trova in tutte le cellule del nostro organismo. È fondamentale per costituire le membrane cellulari e i tessuti, produce la vitamina D e serve per la sintesi di alcuni ormoni. Ma a fronte di tanta utilità ci sono tutti i rischi, a partire dalle malattie cardiovascolari, che derivano da un livello troppo alto di colesterolo. Ma perché il fegato produce troppo colesterolo? E quali sono i livelli di colesterolo, “buono” e “cattivo”?
Il colesterolo è un tipo di grasso situato nel sangue che per la maggiore è prodotto dal nostro organismo, mentre in minima parte è introdotto dagli alimenti della nostra dieta. Ma perchè il fegato produce troppo colesterolo e in quali occasioni?

Quanto colesterolo sintetizza il fegato

È da considerare che il fegato di un individuo in età adulta sintetizza la percentuale più elevata di colesterolo al giorno, all’incirca tra i 600 e i 1.000 mg. Questo valore ad ogni modo si raggiunge anche grazie all’aiuto di intestino e altri organi del corpo.
Tuttavia, il nostro organismo è in grado di autoregolarsi in maniera ottimale e introducendo alimenti con alto carico di colesterolo, in automatico reagisce innescando una produzione di colesterolo inferiore. Infatti, seppur l’alimentazione sia un fattore che può influenzare il colesterolo per un buon 15 per cento circa, anche se una dieta del tutto scorretta o al contrario, un regime davvero salutare, possono contribuire fino anche al 30 per cento sul valore del colesterolo totale, in maniera positiva o negativa a seconda della virtù della stessa. Ma passiamo ora a comprendere qual è la distinzione tra colesterolo buono e cattivo, e quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono.

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Colesterolo cattivo e buono

In gergo comune conosciuti come colesterolo cattivo e buono, sono grassi o meglio lipoproteine entrambe presenti nel sangue. Il colesterolo dannoso per il corpo umano è caratterizzato dalle LDL (Low Density Lipoproteins). Mentre, la tipologia che aiuta l’organismo va sotto il nome di HDL (High Density Lipoproteins).
Per colesterolo cattivo si intende l’insieme di lipoproteine a bassa densità che hanno il compito di consegnare il colesterolo nel sangue per poi infine portarlo a tessuti e cellule del corpo. Attenzione, le funzioni del colesterolo LDL sono indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo. Sono i livelli in eccesso che diventano un problema.
Il colesterolo HDL, o semplicemente buono, è invece caratterizzato da lipoproteine ad alta densità. Il loro ruolo consiste nel veicolare il colesterolo dalle arterie e dalle aree periferiche della circolazione sanguigna verso gli organi che lo necessitano o che sono in grado di espellerlo. È possibile definire queste lipoproteine come delle vere inservienti alla pulizia del sangue.

Valori del colesterolo

Il colesterolo è uno dei valori di cui più si richiede il monitoraggio e quindi è quasi sempre presente nelle analisi del sangue. Questo perchè i possibili risvolti negativi che possono verificarsi sono numerosi quando i valori superano i limiti. Ecco una panoramica dei parametri e i livelli entro cui dovrebbe essere il colesterolo:
  • Colesterolo totale: inferiore a 200 (< 200)
  • Colesterolo LDL (cattivo): inferiore a 130 (< 130)
  • Colesterolo HDL (buono): 40/50 – 60 o maggiore di 60 (>60)

Perché il colesterolo si alza?

Il livello di colesterolo nel sangue dipende da diversi fattori da tenere bene in considerazione. Di sicuro alimentazione e attività fisica sono due dei pretendenti che possono aiutare o compromettere il regolare funzionamento dell’organismo in generale.
Un regime alimentare corretto unito a uno stile di vita salutare permette di diminuire la quantità di colesterolo introdotta nel corpo che grazie all’attività sportiva, consente  all’organismo di produrre più colesterolo buono in grado di spazzare via le lipoproteine in eccesso.
Bisogna considerare inoltre che gli uomini, a causa degli ormoni e prevalentemente in caso di eccesso di testosterone, tendono a produrre una quantità maggiore di colesterolo LDL. Mentre, al contrario, un buon livello di estrogeni permette di aumentare il colesterolo buono a discapito di quello cattivo.
A questi fattori vanno aggiunte anche le condizioni genetiche, per cui è possibile avere casi di ipercolesterolemia già da giovani. Il diabete è anche un veicolante, poiché, specie se non trattata a dovere, innalza i livelli di lipidi trasportati nel sangue compromettendo ancor più il sistema cardio-vascolare.
Altri fattori di rischio dipendono dall’assunzione eccessiva di alcol che compromettono e danneggiano il funzionamento del fegato. Ma anche il fumo che con la nicotina e i fumi della combustione va a irrigidire le arterie, aumentando la pressione sanguigna e deteriorando i tessuti sanguigni.
Ecco quindi perchè il fegato produce troppo colesterolo, o meglio, perchè sintetizza più lipoproteine se diverse cause avverse ne compromettono il giusto funzionamento.

Ateriosclerosi

L’aterosclerosi, meglio nota come arteriosclerosi, è una patologia che riguarda l’alterazione delle pareti delle arterie. In particolare, le arterie vanno incontro ad un irrigidimento costante dovuto all’accumulo di colesterolo, calcio, cellule infiammatorie, altre cellule di origine sanguigna e residui.
Questa condizione patologica quando innescata è irreversibile. Il modo migliore per trattare la questione è attraverso la prevenzione e la scelta nel condurre uno stile di vita sano, con una buona attività fisica settimanale.

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Colesterolemia

Meglio conosciuto come colesterolo totale nel sangue, la colesterolemia è la quantità di colesterolo presente nel sangue di una persona. L’analisi condotta per il monitoraggio del parametro è effettuata a digiuno su un campione di sangue prelevato al paziente.

Sintomi

In linea di massima non vi sono sintomi diretti che preavvisino l’ipercolesterolemia. Specie se i valori inizialmente non eccedono di tanto il livello desiderabile. Ed è anche per questa ragione che determinate condizioni patologiche possono giocare scherzi imprevisti datala mancanza di sintomi chiari d’allarme.
A tal proposito, non esiste soluzione migliore della prevenzione. A partire dalle analisi del sangue con controllo del colesterolo e trigliceridi, ma anche con regolari misurazioni dei livelli della pressione sanguigna, controlli della glicemia e in casi più specifici anche ECG, elettrocardiogramma, Angiografia ed Ecodoppler.

Prevenzione

Le linee guida standard prevedono una scelta responsabile sia per quanto riguarda il regime alimentare che si abbraccia sia lo stile di vita salutare, limitando o eliminando alcol e fumo, e introducendo l’attività fisica secondo quanto consigliato dai medici. In genere, è consigliabile almeno 30 minuti al giorno a intensità moderata, ma anche circa due ore e mezza alla settimana possono aiutare.

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