Alimentazione, come difendersi dal cibo troppo condito | Non Sprecare
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Alimentazione, come difendersi dal cibo troppo condito

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di Donatella Coviello

Saporito è più buono. Il sale, ottimo ingrediente per rendere appetitosa la cucina di ogni giorno. Nelle giuste quantità è utile per regolare l’entrata e l’uscita dell’acqua nell’organismo, per la contrazione muscolare e per il buon funzionamento del sistema nervoso. Gli eccessi, però, come sempre sono nocivi. «Troppo sale nell’alimentazione», ha spiegato Claudia Ciancio, nutrizionista, «favorisce la comparsa dell’ipertensione, ma anche una forte ritenzione di liquidi, che a sua volta crea difficoltà nel drenaggio degli arti inferiori e favorisce la formazione della cellulite, soprattutto nelle donne» guarda la gallery sulla quantità di sale nei cibi). 
INFIAMMAZIONE DEI VASI SANGUIGNI. Ma non solo. Valerio Rizzo, nutrizionista anche lui, aggiunge che la ritenzione idrica può causare l’infiammazione dei vasi sanguigni e che secondo alcuni studi un eccesso di sodio (sale) ha una relazione con l’insorgenza del tumore allo stomaco. Il sale che entra nel nostro organismo, però, non è soltanto quello che aggiungiamo alle pietanze e che secondo i medici andrebbe drasticamente ridotto.
NASCOSTO NEGLI ALIMENTI. Molto spesso è contenuto già nei cibi: insaccati, formaggi stagionati, pesci essiccati e in salamoia, frutti di mare, alimenti in scatola, in primis; ma, a sorpresa, anche in alcuni cibi apparentemente insospettabili come i dolci, i cereali della prima colazione, le uova, il latte e i suoi derivati, le bevande alcoliche e persino in certi ortaggi quali barbabietole, carciofi, cavoli e cavolfiori, carote, cipolle, spinaci, finocchi e sedano.
LA QUANTITÀ DI SODIO. Attenzione dunque a non esagerare con i cibi troppo salati, soprattutto se si soffre di ipertensione e di problemi circolatori. Come si può calcolare allora quanto sodio possiamo aggiungere mentre cuciniamo o per condire gli alimenti? «Si è misurato», ha detto Valerio Rizzo, «che la maggior parte della gente consuma mediamente 10 grammi di sale al giorno, mentre l’ideale sarebbe scendere a 4». Ma chi è che ha in casa un bilancino per misurare i grammi o meglio ancora i decimi di grammo?  Nessuno. «Quindi io consiglio innanzitutto di cambiare la qualità di sale da consumare ogni giorno e di preferire quello integrale marino che, oltre al cloruro di sodio già presente negli alimenti, contiene anche altri minerali utili all’organismo come il magnesio, il potassio, lo iodio, il calcio.
RIDURRE AL MINIMO. E quando lo usiamo per insaporire la carne, l’insalata o il pesce, è bene ridurre il più possibile e abituare il palato a sapori più delicati». Un altro suggerimento, della dottoressa Ciancio, per contrastare l’accumulo di sale nell’organismo è di bere molto, anche per esempio tisane, e mangiare cibi ricchi di acqua come la frutta estiva e gli ortaggi freschi in inverno.

 

 

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