Come si usa il riscaldamento per non sprecare soldi e risparmiare

Radiatori liberi da mobiletti e copritermosifoni. L'importanza delle valvole termostatiche e la temperatura giusta da avere in casa. Attenzione agli spifferi: generano consumi

come risparmiare sul riscaldamento
Gli italiani, mediamente, spendono più di 1.000 euro all’anno, a famiglia, per il riscaldamento. Una cifra non indifferente, che però può essere tagliata anche del 30-40 per cento se solo si facesse attenzione agli sprechi (i consumi eccessivi o inutili) e alle modalità di funzionamento degli impianti utilizzati in casa.

Ecco allora le dieci regole d’oro, scritte sulla base delle indicazioni dei massimi esperti del settore, a partire dai tecnici dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile) per non sprecare soldi con il riscaldamento, risparmiare, inquinare meno e rendere la casa più calda  e più sicura:

  • La temperatura nelle case non deve salire sopra i 20 gradi: l’eccesso di calore è perfino dannoso per la salute e un solo grado in più della temperatura aumenta i consumi in bolletta del 7-8 per cento. Allo stesso modo potete chiudere con la manopola, quindi senza intervenire sull’impianto, i termosifoni nelle stanze o nei locali della casa mai utilizzati. Qui il riscaldamento acceso è solo spreco. Infine, a proposito della temperatura, un semplice sistema di regolazione climatica consente di tenerle al giusto livello, sapendo che un solo grado in più, in media, vale in bolletta 100-150 euro all’anno.
  • Per regolare i consumi, installate le valvole termostatiche: si tratta di apparecchiature in grado di aprire e chiudere la circolazione dell’acqua calda nel termosifone mantenendo costante la temperatura impostata. Ricordate inoltre che non è bene mantenere acceso il riscaldamento durante le ore notturne.
  • I radiatori devono essere liberi da copritermosifoni e da mobiletti a incasso. Anche le tende rappresentano delle barriere, se l’aria non circola liberamente diventa pesante e i consumi energetici aumentano. Un danno enorme per la qualità, e il costo, del riscaldamento, arriva dalla pessima abitudine di mettere indumenti (calzini, mutande, magliette, etc…) ad asciugare sul termosifone. In questo modo, raffreddate il metallo e quindi consumate più energia, aumentate l’umidità nella stanza e rovinate i vostri indumenti. Tre sprechi con un solo gesto sbagliato.
  • Attenzione alle finestre aperte per il necessario ricambio d’aria: bastano dieci minuti per cambiare l’aria di una stanza ed è meglio farlo, per esempio, la mattina quando ci si sveglia, il resto è spreco: si raffredda inutilmente l’ambiente e i consumi schizzano. Al contrario, quando c’è il sole liberate le finestre da tende e tapparelle. I raggi solari, anche in pieno inverno e anche quando le temperature esterne sono basse, portano calore naturale, e gratuito, in casa. Perché sprecarlo?
  • La distribuzione dell’acqua calda deve avvenire a una temperatura non superiore ai 45 gradi.
  • Se dovete cambiare l’impianto di riscaldamento, preferite sempre impianti a pompa di calore, caldaie a condensazione della potenza adeguata all’ambiente da riscaldare, e sostituite quando necessario le caldaie vecchie: potete risparmiare fino al 20 per cento dei consumi.
  • Se avete spirito d’iniziativa, provate a installare, ove possibile, pannelli solari (tra l’altro potete usufruire di buoni incentivi statali).
  • Spurgate sempre l’aria dei radiatori per tenerli al massimo livello di efficienza. Se i vostri termosifoni sono vecchi e non hanno una valvola di sfiato, installatela: serve a risparmiare. E ricordate inoltre di togliere l’aria dai termosifoni prima di accenderli e almeno una volta al mese durante la stagione invernale perché l’aria depositata al loro interno impedisce la circolazione dell’acqua calda rallentando il riscaldamento e mantenete i radiatori sempre liberi dalla polvere.
  • Non siate avari sulla manutenzione: la pulizia degli apparecchi, specie per la micidiale formazione del calcare, va fatta almeno una volta l’anno; una caldaia non efficiente aumenta il consumo del gas anche del 30 per cento. Nella manutenzione rientra, forse al primo posto come abbiamo visto, lo spurgo dei radiatori, almeno una volta all’anno. È semplice e manuale: nei caloriferi si possono formare bolle d’aria che rendono meno efficiente e più costoso l’impianto, e per evitarlo basta ruotare la valvola e fare uscire l’aria che si è accumulata. L’idea è fare ogni anno un check-up dell’impianto e del funzionamento dei radiatori
  • Se in casa ci sono troppi spifferi, sostituite le finestre a vetri singoli con vetri a doppia parete. Evitano dispersioni. Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti.

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