Si è svolta giovedì 27 novembre a Roma, presso il Campus dell’Università Luiss Guido Carli, la cerimonia di consegna del Premio Non Sprecare 2025, giunto alla sua sedicesima edizione e promosso dal sito www.nonsprecare.it, fondato e diretto da Antonio Galdo. L’iniziativa celebra ogni anno esperienze, progetti e iniziative che trasformano problemi o scarti in risorse e opportunità concrete per la società, l’ambiente e l’economia sostenibile.
L’edizione 2025 è stata dedicata agli oceani, veri pilastri della vita sul Pianeta: il mare copre oltre il 71% della superficie terrestre, produce ossigeno, regola il clima e garantisce il sostentamento a circa 3 miliardi di persone. Ma la salute dei mari è minacciata dalla plastica, dai rifiuti e dalla crisi climatica. Secondo uno studio della Fondazione Ellen MacArthur, entro il 2050 nei nostri mari potrebbe esserci più plastica di quanti saranno i pesci. Come spiega Antonio Galdo, ideatore del Premio: «Il mare è il paradigma della sfida che stiamo affrontando per proteggere il Pianeta e tutelare le risorse vitali. In esso si concentrano grandi opportunità, ma anche rischi enormi se continuiamo a trascurarlo. Ogni gesto conta: dal rispetto dei rifiuti al comportamento quotidiano. Il futuro di un mondo sostenibile dipende dalla nostra volontà e dalle scelte di ciascuno».
Di seguito i vincitori delle sei categorie in gara, con una breve descrizione dei loro progetti e dell’impatto concreto che hanno generato.
Categoria “Personaggio”
Il premio è stato assegnato a Emma Mazzenga, classe 1933, la donna più veloce del mondo nelle categorie Master, con decine di record internazionali. La sua storia è un esempio straordinario di longevità attiva: continua a gareggiare e a vivere con energia, passione e apertura verso gli altri, dimostrando che la determinazione e l’impegno personale possono superare ogni barriera.
Categoria Scuole e Università
Un progetto innovativo quello portato avanti dall’Università di Catania per il recupero e il riuso della cenere dell’Etna (Sicilia). Un’iniziativa nata a pochi chilometri dal mare, che trasforma la cenere vulcanica dell’Etna, di norma considerata un problema, in un materiale utile e sostenibile per l’edilizia. Questo approccio dimostra come la ricerca e l’educazione possano generare soluzioni concrete e sostenibili per il territorio.
Categoria Istituzioni
Il CNR, in collaborazione con l’università Tor Vergata di Roma e la società BeDimensional di Genova, ha sviluppato pannelli solari capaci di funzionare sotto la superficie dell’acqua, un’innovazione che apre nuove prospettive per la produzione di energia rinnovabile, valorizzando la tecnologia italiana e offrendo potenziali applicazioni a livello globale.
Categoria Startup
Ogyre è la piattaforma che, con l’aiuto dei pescatori, recupera la plastica dispersa nei mari e la trasforma in nuovi materiali. Il progetto combina tutela ambientale e sviluppo economico locale, dimostrando come l’innovazione possa risolvere problemi concreti e proteggere le comunità.
Categoria Aziende
L’azienda CAMPO ha brevettato e produce Canù, la prima cannuccia di pasta biologica, gluten free e senza OGM, completamente biodegradabile. Realizzata con farina di mais, è un prodotto sostenibile e rinnovabile ogni anno; se dispersa in mare, diventa un alimento naturale per la fauna. Un esempio virtuoso di come tradizione agricola e innovazione possano unirsi per offrire soluzioni concrete contro l’inquinamento, contribuendo a un modello produttivo più responsabile.
Categoria Associazioni
L’associazione L’Oro di Capri lavora per recuperare e valorizzare gli antichi oliveti di Capri, tutelando il paesaggio e l’identità culturale dell’isola. La sua azione contrasta l’overtourism e dimostra come la salvaguardia dell’ambiente possa rafforzare le comunità locali.
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