Premio Non sprecare edizione 2020, innovazione e sostenibilità: i vincitori nelle varie categorie

Nell’XI edizione sono stati premiati i candidati che hanno saputo declinare al meglio uno sviluppo davvero sostenibile. Tra questi: una Startup di agricoltura verticale, un’associazione che ha trovato una soluzione geniale per fermare lo spreco di pane, e la dottoressa che per prima ha isolato il ceppo virale SARS-CoV-2

PREMIO NON SPRECARE VINCITORI 2020

Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo”. Questa splendida citazione di Gabriel Garcia Marquez è l’essenza dell’XI edizione del Premio Non sprecare, che anche quest’anno è giunto a conclusione. Il 26 novembre, alla presenza di oltre 600 studenti collegati virtualmente da tutta Italia, sono stati proclamati i sei vincitori che, tra le tante candidature pervenute, si sono distinti per un’idea di presente e di futuro davvero sostenibile.

PREMIO NON SPRECARE VINCITORI 2020

Anche quest’anno il Premio, nato da un’idea del direttore Antonio Galdo, ha avuto come partner scientifico l’Università Luiss Guido Carli. I sei vincitori selezionati dalla giuria hanno ricevuto prodotti biologici Alce Nero pari al peso corporeo dei proponenti. Obiettivo dell’edizione del 2020 è stata anche quella di selezionare ed ispirare idee e progetti di cittadini e associazioni che possano generare un impatto positivo nella vita delle persone, per affrontare al meglio le prossime fasi del post-Covid.

LEGGI ANCHE: Premio Non sprecare edizione 2019, dalla scuola al personaggio: i vincitori nelle varie categorie

CAMPIONI DI SOSTENIBILITÀ

“Il Premio – ha dichiarato Giovanni Lo Storto, Direttore Generale della Luiss – è un’opportunità sia di sensibilizzazione che di formazione. Lo sviluppo sostenibile, traiettoria del Next Generation Ue, è oggi un asset strategico di rilancio del Paese. Ed è per tali ragioni che siamo orgogliosi di essere in prima linea su questo tema”. Per il direttore, infatti, “Sostenibilità è oggi sinonimo di futuro. Vuol dire anticipare e interpretare le complessità del presente per costruire un domani a minor impatto, più consapevole e inclusivo”. Durante la cerimonia, oltre al direttore Antonio Galdo, sono intervenuti, tra gli altri: la deputata Maria Chiara Gadda; Sebastiano Maffettone, Direttore dell’Osservatorio Ethos Luiss Business School; Simona Romani Delegata del Rettore per la Sostenibilità e l’Innovazione Didattica dell’Università Luiss Guido Carli; e Costanza Tarola Head of Brand Adv and Content Enel Italia.

Ma ecco nello specifico quali sono state le sei candidature, nelle rispettive categorie, che la giuria ha voluto premiare:

Personaggio

Per l’edizione 2020 il riconoscimento per la categoria “Personaggio” è andato a Maria Capobianchi, direttrice del Laboratorio di Virologia dell’Istituto Spallanzani di Roma. La giuria ha voluto premiare l’incredibile scoperta che il suo team, composto interamente da donne, ha fatto lo scorso febbraio. Si deve infatti alla dottoressa Capobianchi l’isolamento, per la prima volta in Italia, del ceppo virale SARS-CoV-2. Una scoperta decisiva nella lotta contro il coronavirus.

PER SAPERNE DI PIÙ: Maria Capobianchi, la direttrice del laboratorio dello Spallanzani che ha isolato il coronavirus 

Associazioni 

Il premio di questa categoria è andato invece a Valentina Loponte che in Basilicata, grazie a Io Potentino Onlus, ha trovato una soluzione geniale per fermare lo spreco di pane: quello avanzato viene ritirato dai volontari dell’associazione e trasformato in ottima birra. Questa associazione riesce a ricavare da 15 chili di pane ben 600 bottiglie di birra, che poi rivende per finanziare il progetto dei Magazzini Sociali, ovvero una sorta di supermercato gratuito per le famiglie indigenti. Un impegno davvero lodevole, al quale la giuria rende merito nella motivazione del Premio: «Per la capacità di guardare agli ultimi, persone che vivono tra disagi, solitudine e povertà. E di sostenerli anche attraverso la riduzione dello scandalo dello spreco del pane»

PER SAPERNE DI PIÙ: La 166: a Potenza, dagli scarti, nasce la birra antispreco “buona come il pane”

Istituzioni

Nella categoria “Istituzioni”, il vincitore è stato il comune di Motta di Livenza, in provincia di Treviso, e lo Studio Made Associati, che sono stati capaci di compiere un piccolo miracolo. L’amministrazione lo studio sono riusciti a trasformare un’ex area per lo smaltimento di rifiuti urbani in un grande bosco con spazi attrezzati per i giochi e gli sport dei bambini. In una superficie complessiva di circa 14mila metri quadrati.

PER SAPERNE DI PIÙ: Recuperare, riutilizzare, rigenerare: a Motta di Livenza un’ex discarica diventa un parco pubblico

Scuole 

Tra le scuole ha trionfato l’Istituto Elisa Scala a Roma: “Per l’azione concreta ed efficace, attraverso la quale una grande scuola, con tutte le persone al suo interno, è riuscita ad attrezzare i suoi banchi nei tempi previsti per l’inizio dell’anno scolastico. Risparmiando tempo e risorse economiche”. Senza aspettare forniture e passaggi burocratici, infatti, la preside della scuola, con l’aiuto dei professori, ha deciso di attrezzarsi in modo diretto. Non sprecando soldi e tempo.

PER SAPERNE DI PIÙ: Banchi monoposto fai da te, la soluzione di una scuola romana: riciclando e segando in due quelli vecchi (video)

Giovani Startup

Mentre nella categoria “Giovani Startup” ha vinto Pierluigi Giuliani con Agricola Moderna, l’azienda di due giovani imprenditori che, in pieno lockdown, sono riusciti ad aprire il loro primo stabilimento di agricoltura verticale a Melzo, alle porte di Milano. Questa la motivazione: “Per l’innovazione di un progetto che scommette su un’agricoltura sostenibile. Con un’enorme riduzione dei consumi, e degli sprechi, di acqua e di suolo”.

PER SAPERNE DI PIÙ: Agricola Moderna, la coltivazione diventa verticale. Meno 95 per cento di acqua e 98 per cento di suolo

Aziende

Infine, nella categoria “Aziende”, è stata premiata Giada Dammaco con la sua Grado Zero Innovation, che è stata in grado di innovare il settore della produzione della pelle, un’industria spesso molto inquinante. Il prodotto suo prodotto, Muskin, si ricava direttamente dai funghi ed è una pelle atossica, idrorepellente ed ecologica.

PER SAPERNE DI PIÙ: Muskin, la pelle vegetale ricavata dai funghi. Idrorepellente, atossica, sembra camoscio

ALCUNI DEI PROGETTI CHE HANNO PARTECIPATO AL PREMIO NON SPRECARE 2020

Torna in alto