Casetta Rossa: il ristorante dove mangi e lasci un pranzo sospeso

L'iniziativa a Roma, al quartiere Garbatella. Uno spazio dove non si pensa solo al cibo, ma si organizzano dibattiti, concerti e serate

pasto sospeso

Il fondale di questa storia urbana di solidarietà e auto-organizzazione è uno dei quartieri più belli, suggestivi e iconici di Roma, quella Garbatella fatta di casette basse e di tanto verde che fu quartiere operaio, popolare ed accogliente, tra le cui strade si snodano teatri, murales garibaldini e giardini suggestivi.

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PASTO SOSPESO ROMA

E, proprio come nelle favole, chi si arrampica in una salita di questo rione nel quadrante sud-est della città, trova una piccola casa incantata fatta di mattoni, con un grande forno a legna proprio accanto, alla quale si accede attraverso un parco: Casetta Rossa, in via Magnaghi, è un esempio di cittadinanza attiva e solidarietà, dove i valori della solidarietà e del mutualismo fanno bene al quartiere. E dove un altro mondo possibile è una costruzione consapevole e quotidiana e non solo uno slogan.

Attivi dal 2001 con innumerevoli progetti di aggregazione, cultura e cittadinanza consapevole, come il gruppo d’acquisto solidale,le attività per bambini, i laboratori di teatro, recitazione o panificazione, oppure le passeggiate a piedi e in bicicletta per Roma e per il Lazio per conoscerne i luoghi, gli animatori di Casetta Rossa sono un nutrito gruppo di volontari che vi si dedicano ogni giorno con il supporto della comunità del quartiere. Al quale, di sicuro, restituiscono bellezza e uno spazio aperto con progetti fruibili da tutti e tutte. Come il forno a legna di comunità, messo a disposizione di chiunque voglia fare pane, pizza o pasta.

Ma l’impegno di Casetta Rossa non si ferma ai confini della Garbatella: dal febbraio del 2017, infatti, è attivo il progetto del Pasto Sospeso, in collaborazione con la Fondazione Erri De Luca, e Chef Rubio.

L’iniziativa, che riprende il napoletanissimo caffè sospeso, consiste nella possibilità di offrire uno o più pasti, a chi vive in difficoltà: migranti, disoccupati, senzatetto e chiunque viva una condizione di difficoltà. Ognuno può partecipare, donando un pasto per soli 5 euro attraverso una donazione su iban o di persona presso la casetta. Viceversa, chiunque ne abbia bisogno può recarsi alla Casetta Rossa e chiedere di consumare un pasto donato, regalato da altri avventori.

Sin dai primi giorni di vita l’esperienza è stata più che positiva, sia nei numeri sia nella partecipazione: circa 210 pasti nel 2018 e 3.060 nel primo anno di attività. Grazie alla generosità di tanti e tante che hanno deciso di lasciare in sospeso uno o più pasti, Casetta Rossa, negli scorsi anni, è riuscita a non fermarsi alle persone del quartiere ed offrire il proprio aiuto “gastronomico” anche ad altre realtà della solidarietà capitolina.

L’ARTE DEL SOSPESO

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