Pasto Sospeso: a Roma una bella iniziativa dona pasti a chi non può prepararli

Dal 2017 un'associazione di quartiere, auto-organizzata e solidale, dona una media di mille pasti l'anno a persone in condizioni di difficoltà, che siano abitanti del quartiere o migranti. Si trova a Garbatella e ha bisogno della solidarietà di tutti e tutte

pasto sospeso

Il fondale di questa storia urbana di solidarietà e auto-organizzazione è uno dei quartieri più belli, suggestivi e iconici di Roma, quella Garbatella fatta di casette basse e di tanto verde che fu quartiere operaio, popolare ed accogliente, tra le cui strade si snodano teatri, murales garibaldini e giardini suggestivi. 

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PASTO SOSPESO

E, proprio come nelle favole, chi si arrampica in una salita di questo rione nel quadrante sud-est della città, trova una piccola casa incantata fatta di mattoni, con un grande forno a legna proprio accanto, alla quale si accede attraverso un parco: Casetta Rossa, in via Magnaghi, è un esempio di cittadinanza attiva e solidarietà, dove i valori della solidarietà e del mutualismo fanno bene al quartiere. E dove un altro mondo possibile è una costruzione consapevole e quotidiana e non solo uno slogan.

Attivi dal 2001 con innumerevoli progetti di aggregazione, cultura e cittadinanza consapevole, come il gruppo d’acquisto solidale,le attività per bambini, i laboratori di teatro, recitazione o panificazione, oppure le passeggiate a piedi e in bicicletta per Roma e per il Lazio per conoscerne i luoghi, gli animatori di Casetta Rossa sono un nutrito gruppo di volontari che vi si dedicano ogni giorno con il supporto della comunità del quartiere. Al quale, di sicuro, restituiscono bellezza e uno spazio aperto con progetti fruibili da tutti e tutte. Come il forno a legna di comunità, messo a disposizione di chiunque voglia fare pane, pizza o pasta. 

pasto sospeso

 

PASTO SOSPESO ROMA

Ma l’impegno di Casetta Rossa non si ferma ai confini della Garbatella: dal febbraio del 2017, infatti, è attivo il progetto del Pasto Sospeso, in collaborazione con la Fondazione Erri De Luca, e Chef Rubio. 

L’iniziativa, che riprende il napoletanissimo caffè sospeso, consiste nella possibilità di offrire uno o più pasti, a chi vive in difficoltà: migranti, disoccupati, senzatetto e chiunque viva una condizione di difficoltà. Ognuno può partecipare, donando un pasto per soli 5 euro attraverso una donazione su iban o di persona presso la casetta. Viceversa, chiunque ne abbia bisogno può recarsi alla Casetta Rossa e chiedere di consumare un pasto donato, regalato da altri avventori. 

Sin dai primi giorni di vita l’esperienza è stata più che positiva, sia nei numeri sia nella partecipazione: circa 210 pasti nel 2018 e 3.060 nel primo anno di attività. Grazie alla generosità di tanti e tante che hanno deciso di lasciare in sospeso uno o più pasti, Casetta Rossa, negli scorsi anni, è riuscita a non fermarsi alle persone del quartiere ed offrire il proprio aiuto “gastronomico” anche ad altre realtà della solidarietà capitolina. 

Solo nel febbraio 2017, infatti, sono stati distribuiti oltre 3000 pasti ai migranti transitanti accolti da Baobab Experience.

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CASETTA ROSSA ROMA

Ovviamente, per il progetto del pasto sospeso, ogni aiuto è prezioso, quasi fondamentale per la sopravvivenza stessa dell’iniziativa in termini di copertura dei costi vivi, ma le luci sono accese su questo esempio di solidarietà e accoglienza. Al punto da far meritare alle ragazze e ai ragazzi di Casetta Rossa una menzione speciale  nella prima edizione di Roma Best Practices Award, che premia le migliori iniziative di gestione del bene comune solidali, innovative e accoglienti. 

Nel 2018 il quartiere ha potuto festeggiare il primo compleanno del progetto alla presenza di Erri de Luca e Chef Rubio ai fornelli.

Casetta Rossa e il suo Pasto Sospeso sono candidate al Premio Non Sprecare 2020. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

(Immagini tratte dal sito web e dalla pagina Facebook di Casetta Rossa)

PREMIO NON SPRECARE EDIZIONE 2020:

 

 

 

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