Spesa sospesa: la mappa completa in Italia

Un modo semplice per aiutare le famiglie in difficoltà. E ricordarsi di loro quando si passa alla cassa di un supermercato. Il sito che consente le donazioni online

Era aprile 2020, l’Italia in lockdown stava vivendo uno dei suoi momenti più difficili, le mense solidali erano ferme e la chiusura di bar, ristoranti e pizzerie, aveva privato senzatetto e poveri della possibilità di avere in dono un pasto. Eppure, Pina e Angelo, marito e moglie, entrambi napoletani, avevano trovato un modo davvero speciale per dare conforto e sollievo a chi viveva per strada. Ogni domenica, i vicoli deserti e silenziosi di via Santa Chiara, a Napoli, avevano il profumo intenso del ragù che, Pina e Angelo, 55 e 56 anni, preparavano per chi non poteva permettersi un piatto caldo. Valorizzando un’antica tradizione napoletana, avevano trasformato il “panaro”, il tipico cesto fatto di vimini intrecciati e legato a una corda di canapa, in un simbolo di solidarietà.

SPESA SOSPESA IN ITALIA

Chi può metta, chi non può prenda: tutti potevano aiutare chi ne aveva più bisogno lasciando, nei due panari, pasta, pelati, legumi e tutti gli altri alimenti con cui, poi, Pina e Angelo, ogni giorno, assicuravano un pasto a chi ne aveva più bisogno. Una volta pronto, il pasto veniva calato giù dal balcone dentro il panaro e, chi lo desiderava, poteva passare a ritirarlo.

Un gesto bellissimo e un aiuto importante in un momento in cui, a causa dell’emergenza coronavirus, ovunque, da Nord a Sud, la rete della solidarietà faceva i conti con la sospensione di alcuni servizi che potevano esporre al rischio contagio e un numero ridotto di volontari. A questo si aggiungeva il fatto che mancavano le mascherine e gli altri dispositivi sanitari necessari per fronteggiare la diffusione del virus. Nel nostro Paese, come emerge dall’ultima indagine Istat (Istituto Nazionale di Statistica) sulla condizione di coloro che vivono in povertà estrema, sono più di 50mila le persone senza dimora. Solo a Roma si contano circa 16mila senzatetto.

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SPESA SOSPESA

Purtroppo, mese dopo mese, la situazione è diventata sempre più critica. Come emerge da “Gli anticorpi della solidarietà”, il Rapporto 2020 sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia realizzato dalla Caritas, tra i mesi di maggio e settembre del 2020, rispetto agli stessi mesi del 2019, a causa dell’emergenza sanitaria, l’incidenza dei cosiddetti “nuovi poveri” è passata dal 31 al 45 per cento. I “nuovi poveri”, come spiega l’associazione, sono tutte le persone che per la prima volta hanno sperimentato condizioni di disagio e di deprivazione economica tali da dover chiedere aiuto.

Quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta. E aumenta, in particolar modo, il numero delle famiglie con minori ma anche delle donne, dei giovani, dei nuclei di italiani e delle persone in età lavorativa, in particolare piccoli commercianti e lavoratori autonomi. Per quanto riguarda queste due ultime categorie, sono oltre duemila le persone alle quali la Caritas ha fornito sostegno mediante l’attivazione di fondi in grado di far fronte alle spese più urgenti come l’affitto degli immobili, il pagamento delle utenze e delle rate del mutuo.

Circa 450mila le persone assistite dalla Caritas tra aprile e giugno 2020 tra cui anche disoccupati, lavoratori precari e intermittenti o in attesa della cassa integrazione ordinaria o in deroga.

Come rileva inoltre il Secondo Rapporto Censis – Tendercapital sui Buoni Investimenti “La sostenibilità al tempo del primato della salute“, in Italia sono 5 milioni le persone che hanno difficoltà a portare in tavola un pasto decente e ben 7 milioni e 600mila le famiglie che hanno visto un peggioramento del proprio tenore di vita.

Una situazione sempre più drammatica come testimoniato anche dal video e dalle immagini che, nei giorni scorsi, ci hanno mostrato tantissime persone in coda a Milano, in viale Toscana, presso la sede dell’associazione “Pane Quotidiano”, per ricevere un sacchetto contenente pasta, legumi, frutta fresca e pane. Una fila che è possibile scorgere, ogni giorno, anche presso la seconda sede dell’associazione, quella di viale Monza.

Come rileva Coldiretti Lombardia, sono oltre 300mila le persone che, in tutta la regione, a causa dell’aggravarsi della situazione, saranno costrette a chiedere aiuto alle associazioni di volontariato durante il periodo natalizio. A livello nazionale, gli enti impegnati nel volontariato registrano un incremento del 40 per cento delle richieste di aiuto.

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ovunque in Italia, sono sempre di più le iniziative promosse per aiutare chi ne ha bisogno, così come erano state tante durante i mesi del lockdown.

Nei mesi di marzo e aprile, in una Napoli dal cuore grande, i ragazzi dell’Amatori Napoli Rugby avevano mobilitato l’intera squadra per rispondere all’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio e fornire un sostegno agli anziani che non potevano uscire di casa, portando loro la spesa e i farmaci.

E nella città del “caffè sospeso”, anche la spesa non poteva che essere “sospesa”: tantissimi i cittadini che, dopo aver effettuato i propri acquisti in salumerie, minimarket e supermercati, lasciavano qualcosa da destinare a coloro che, a causa dell’emergenza sanitaria, stavano affrontando serie difficoltà. Alimenti che poi una rete di volontari distribuiva a chi non riusciva più neanche a preparare un piatto di pasta.

LA PIATTAFORMA SPESASOSPESA.ORG

Un’iniziativa che, giorno dopo giorno, si è diffusa in ogni angolo d’Italia, grazie anche alla piattaforma spesasospesa.org il cui obiettivo è quello di “fornire un aiuto concreto alle persone più bisognose attraverso l’ottimizzazione dei fondi raccolti e la riduzione dello spreco alimentare”.

Un progetto innovativo di solidarietà circolare, al servizio di chi ne ha più bisogno. SpesaSospesa coinvolge e supporta le associazioni no-profit, i volontari, i Comuni ma anche le piccole imprese agroalimentari in difficoltà.

Il funzionamento è semplice: le imprese alimentari ma anche le catene di distribuzione e i produttori locali possono donare i propri prodotti, anche in eccedenza o in scadenza, oppure venderli a prezzi scontati, azzerando così anche lo spreco di cibo. I cittadini in difficoltà, grazie all’iniziativa e attraverso gli enti no -profit del territorio, ricevono gratuitamente a casa i cestini di spesa. Ma è possibile contribuire a SpesaSospesa.org anche con donazioni libere in denaro attraverso la piattaforma di raccolta fondi CharityStars. Le donazioni raccolte vengono poi consegnate ai Comuni e alle associazioni in modo da essere utilizzate per l’acquisto degli alimenti venduti a prezzi scontati dalle imprese alimentari che aderiscono all’iniziativa. Sono poi gli enti no-profit che si occupano della distribuzione a chi ne ha più bisogno.

DOVE FARE LA SPESA SOSPESA

Ma sono tante anche, da Nord a Sud, le iniziative nate dal basso, portate avanti dai singoli cittadini ma anche dai negozi di quartiere e dalle catene di supermercati per aiutare chi si trova in difficoltà.

Eccone alcune, regione per regione.

SPESA SOSPESA IN CAMPANIA

Durante i mesi del primo lockdown, a Portici, in viale Ascione, i cittadini avevano dato vita a un “tavolino solidale” dal quale, chi ne aveva bisogno, poteva portare via la pasta, l’olio d’oliva, la polpa di pomodoro, i legumi ma anche i detersivi e tanti altri prodotti di prima necessità messi a disposizione dagli abitanti del quartiere.

(Fonte: Facebook/Maurizio Chiosi, tra i promotori dell’iniziativa)

A Cesa, in provincia di Caserta, ha preso il via il progetto “Natale solidale al tempo del Covid”: nei negozi che hanno aderito all’iniziativa, tutti i cittadini potranno acquistare prodotti da donare a chi ne ha più bisogno.

Anche ad Angri, in provincia di Salerno, il Natale è “sospeso”. Basta entrare in un negozio aderente all’iniziativa, acquistare un dono o lasciare una donazione in regalo da far arrivare ad una famiglia o una persona bisognosa della città. Un progetto che supporta i commercianti della città e fa sentire meno solo chi sta vivendo un momento di difficoltà.

A Sorrento, nelle giornate del 23 e del 30 dicembre, in occasione del “Mercatino del territorio e della tradizione” promosso dal Comune di Sorrento e da Coldiretti Campania, in piazza Andrea Veniero, sarà possibile prendere parte all’iniziativa “Spesa sospesa del contadino” e donare frutta, verdura, formaggi, legumi, marmellate e tanti altri prodotti a chilometro zero alle famiglie in difficoltà.

SPESA SOSPESA A ROMA

Anche a Roma, durante i mesi di marzo e aprile, sul muretto di piazza dell’Alberone, lungo la via Appia Nuova, gli abitanti del quartiere avevano messo a disposizione di chi ne aveva bisogno pacchi di fusilli, spaghetti, penne e conchiglioni. Accanto un biglietto con su scritto: “Se avete bisogno prendete pure. Forza Italia”.

(Fonte: la Repubblica)

Tante le iniziative solidali che si rincorrevano da un quartiere all’altro della Capitale. In zona Tiburtina, Marina, proprietaria del negozio “Briciole di tradizione” di via Carlo Caneva 21, ogni giorno, lasciava due buste per i più bisognosi contenenti uno sfilatino di pane e due pezzi di pizza bianca e rossa e un messaggio: “Se ne hai bisogno, prendila è gratis”.

Il negozio di alimentari “Mondo frutta” di via Trionfale 14029 regalava, invece, frutta e verdura. E anche lo spazio sociale “Casetta rossa” di via Magnaghi 14, in zona Garbatella, aveva lanciato l’iniziativa “Spesa sospesa” per sostenere le famiglie in difficoltà: i volontari preparavano i pasti, li confezionavano in apposite vaschette monoporzione e poi li distribuivano a chi ne aveva più bisogno.

Questa invece la bella iniziativa portata avanti dall’erboristeria “La Bouganville” di via di Priscilla, nel quartiere Trieste, un’iniziativa che è andata avanti anche nei mesi successivi:

 

Attualmente, la spesa sospesa è ripartita in ben 36 supermercati del I Municipio.

Questa invece la lista dei supermercati del II Municipio dove è possibile aiutare chi sta vivendo un momento di difficoltà:

Supermercato Conad – Piazza Bologna, 60
Supermercato Pim – Via Tripoli, 134
Supermercato Biopolis – Via Tripolitania, 139
Supermercato Conad – Corso Trieste, 200
Supermercato Conad – Via Ignazio Giorgi, 53A
Supermercato Conad City – Viale Regina Margherita, 130
Supermercato Conad – via Tagliamento, 36
Panificio Panis – Via Tagliamento, 62
Supermercato Todis – Via dei Volsci, 70
Supermercato Carrefour – Via dei Sabelli
Supermercato Il Castoro – Via Nomentana, 6
Supermercato Il Castoro – Via Nomentana, 433
Supermercato Fresco Market – Via Ravenna, 35
Supermercato Carrefour – Via Teodoro Monticelli 9/21

Dal 18 dicembre, è possibile partecipare all’iniziativa “spesa sospesa” anche nei mercati Trionfale (via Andrea Doria), Della Vittoria (via Sabotino), dell’Unità (piazza dell’Unità), Esquilino (via Principe Amedeo) e Testaccio (via Aldo Manuzio).

Qui le altre iniziative promosse nella Capitale per aiutare chi è in difficoltà e l’elenco dei punti vendita in cui è possibile effettuare la “spesa sospesa”

PER APPROFONDIRE: A Imola, l’Emporio solidale Non Sprechi, la spesa si fa a punti e non esiste denaro

SPESA SOSPESA NEL LAZIO

Anche nel Lazio, e in tutta Italia, è possibile aiutare chi ne ha più bisogno con l’iniziativa “Spesa sospesa del contadino” promossa dagli agricoltori di Campagna Amica. Al momento della spesa è possibile donare cibo e bevande a chilometro zero oppure sostenere le famiglie più bisognose mediante una donazione in denaro attraverso l’IBAN attivato dalla Fondazione Campagna Amica.

Nettuno, l’iniziativa “Spesa solidale” prosegue in questi supermercati:

  • TODIS (via Santa Barbara 125)
  • SIGMA (via Santa Barbara 174)
  • CRAI (via San Giacomo 93)
  • MINIMARKET (via dei Tinozzi 29)
  • MARKET 2000 (via Traunreut 40)
  • ELITE (via De Gasperi 21)
  • ALIMENTARI A. G. (via Lombardia9)
  • PANORAMA (via La Malfa 48)
  • IN’S (via La Malfa 9)
  • CARREFOUR (via Trieste 18 – via Diaz)
  • ROSSANA (via Santa Maria Goretti 156)
  • AL PECCATO DI GOLA (via Santa Maria Goretti 3)
  • EUROSPIN (via Scipione Borghese snc)
  • FRESCO (Piazza del Mercato)
  • FRESCO MARKET (Via Carlo Cattaneo)
  • DI FRUTTO DI PIU’ (Via dell’Olmo)
  • CONAD (CC Le Vele – via Scipione Borghese)

Formia i punti vendita presso i quali è possibile effettuare la “spesa sospesa” sono: Panorama, Todis, F&D Market (Via Rotabile), Eurospin, IDA srl (CONAD Via Palazzo), Specialità Nostrane srl- via Rubino 28, Market Sant’Erasmo Marino, La Ghiottona, COOP, Salsiccia & Dintorni” di Penitro, IP Veneziano, IN’S, CONAD Via Unità d’Italia, MD, Frutteria Leccese (Sant’Erasmo), CONAD CITY S. Janni, Il Salumaio, Recco, Farmacia San Vincenzo, Farmacia di Nella, Mr Risparmio, “Ottimo” Santo Janni. È possibile, inoltre, donare anche a distanza mediante bonifico. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Comune di Formia.

SPESA SOSPESA IN LOMBARDIA

A Bergamo, fino al prossimo 24 dicembre, sarà possibile aiutare chi è in difficoltà, grazie al progetto “spesa sospesa” portato avanti dagli agricoltori di Campagna Amica.

Ecco le date e i mercati:

  • Mercato di piazza Mascheroni – Domenica 20 dicembre
  • Mercato di piazza Santo Spirito – Martedì 22 dicembre (mattina)
  • Mercato di piazza Pontida – Giovedì 24 dicembre (mattina)
  • Mercato di piazza Alebardi (Seriate) – Giovedì 24 dicembre (mattina)

SPESA SOSPESA A MILANO

Milano, prosegue l’attività del supermercato solidale «Solidando» di via Santa Croce 15 e degli empori solidali presenti in città.

Dalla “spesa sospesa” al “carrello sospeso”, l’iniziativa di Caritas Ambrosiana per sostenere le famiglie e le persone in difficoltà. Basta una donazione per riempire un carrello della spesa virtuale che poi verrà trasformato in uno reale, grazie alla collaborazione con Coop Lombardia. La donazione verrà inoltre raddoppiata da Fondazione Cariplo, e questo permetterà di riempire anche gli scaffali degli Empori della solidarietà.

È possibile aiutare chi è in difficoltà anche attraverso il progetto portato avanti dalla catena di supermercati Esselunga: bastano mille punti Fìdaty per donare 15 euro di beni di prima necessità a chi ne ha più bisogno. In alternativa, è possibile partecipare alla raccolta di generi alimentari, alimenti che poi le associazioni di volontariato distribuiscono alle persone in difficoltà. E la spesa sospesa continua anche nei supermercati Carrefour e nei diversi punti Coop della regione Lombardia.

SPESA SOSPESA IN VENETO

In provincia di Padova, a Conselve, la spesa sospesa si fa nei supermercati Eurospar, al Centro Commerciale Lando e presso Prix Quality. In alternativa, è possibile sostenere le famiglie in difficoltà mediante una donazione tramite IBAN. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Comune di Conselve.

PER SAPERNE DI PIÙ: Panifici solidali, dove è possibile, ogni giorno, donare il pane ai poveri. Si evitano sprechi e si aiuta chi è in difficoltà

SPESA SOSPESA IN TRENTINO ALTO ADIGE

Bolzano è possibile aiutare chi ne ha bisogno attraverso FoodnetBZ, la rete di solidarietà alla quale aderiscono diversi esercizi commerciali e supermercati.

La rete FoodnetBz di cui fanno parte Banco Alimentare del Trentino Alto Adige, Caritas diocesi Bolzano-Bressanone, Volontarius-Cacciatori di Briciole, La Stada-Der Weg, Associazione S. Stefano, S. Vincenzo, Vinzenzverein e Croce Rossa Italiana, Cngei sezione Bolzano, Fercam e Truppe Alpine ha avviato il progetto anche a Merano.

SPESA SOSPESA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Udine, il Parco Commerciale Terminal Nord, in collaborazione con la Caritas, ha attivato l’iniziativa “spesa sospesa” prevedendo anche la possibilità di acquisto di una apposita gift card da lasciare presso il supermercato Carrefour in modo che la Caritas possa poi procedere con la distribuzione a chi ne ha più necessità.

SPESA SOSPESA IN PIEMONTE

Torino, tutte le iniziative riguardanti la spesa sospesa possono essere segnalate sul portale Generazioni Future.

E sempre a Torino prosegue la collaborazione tra Eataly Torino Lingotto e “Torino Solidale”, il progetto promosso dal Comune di Torino con il Banco Alimentare del Piemonte, il Banco delle Opere di Carità e la Rete del privato sociale del territorio. Presso Eataly Torino Lingotto sarà possibile effettuare una spesa di beni alimentari da destinare alle famiglie in difficoltà. In alternativa, è possibile effettuare una donazione in denaro.

SPESA SOSPESA IN LIGURIA

Garlenda, poco più di mille abitanti in provincia di Savona, in Liguria, i residenti iscritti al gruppo Facebook “Sei di Garlenda se..” durante i mesi di marzo e aprile, avevano avviato una raccolta solidale di generi alimentari e di prima necessità che coinvolgeva tutte le attività commerciali del borgo. Per dare il proprio contributo era sufficiente, al momento della spesa, lasciare in un’apposita cesta i prodotti che si intendeva donare. Erano poi gli stessi commercianti e il Parroco di Garlenda ad occuparsi della distribuzione alle persone in difficoltà.

Genova, ben 17 realtà della Media Valbisagno tra cui parrocchie, scout e centri sociali, si erano unite per offrire un sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso il progetto “Spesa sospesa” patrocinato dal Municipio della Media Valbisagno e Confesercenti. Anche in questo caso, la raccolta della spesa sospesa avveniva nei supermercati che avevano aderito all’iniziativa: chi desiderava partecipare poteva lasciare i beni alimentari da donare negli appositi carrelli posizionati all’ingresso dei diversi punti vendita. Sul sito www.genova20.com, l’elenco dei punti vendita.

SPESA SOSPESA IN SARDEGNA

Raccolta fondi per aiutare le persone in difficoltà che non riescono a fare la spesa, anche a Sassari. Tanti, inoltre, i punti vendita nei quali è possibile acquistare beni di prima necessità come acqua, caffè, pasta, biscotti, alimenti in scatola, olio di oliva ma anche pannolini per neonati e prodotti per l’igiene personale da destinare alla “spesa solidale”. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Comune.

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SPESA SOSPESA IN UMBRIA

Sigillo, poco più di 2mila abitanti in provincia di Perugia, il Comune ha istituito un conto corrente per le donazioni e ha promosso il progetto “spesa sospesa” per andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Tra gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa: “I sapori del Borgo” di Costantino Notari, “Sigillo Carni dei F.lli Cesarini, “Il Forno di Brugnoni Gabriella” e “i Frutti della Terra” di Romina Viola.

SPESA SOSPESA IN MOLISE

Larino, in provincia di Campobasso, è possibile partecipare alla raccolta solidale di generi di prima necessità presso il supermercato Despar.

Isernia, invece, la campagna solidale è stata promossa dai punti vendita “Dok”.

SPESA SOSPESA IN BASILICATA

Potenza, l’associazione “Io Potentino Onlus” ha avviato l’iniziativa “LaSpesaXte”: per aderire, basta lasciare una donazione in denaro agli esercizi commerciali che hanno scelto di partecipare al progetto. La cifra, poi, ogni settimana, viene convertita in spesa alimentare da destinare alle famiglie in difficoltà. In alternativa, è possibile effettuare una donazione sul conto corrente dell’associazione.

SPESA SOSPESA IN CALABRIA

Reggio Calabria ha preso il via “La spesa SOSpesa”, un’iniziativa in supporto della rete di solidarietà promossa da Banco Alimentare, Caritas, Croce Rossa e Protezione Civile Comunale, per aiutare le famiglie in difficoltà. Questi gli esercizi commerciali che hanno già scelto di aderire all’iniziativa:

  • Bottega “Pane e Varietà”, Pellaro, via Nazionale San Leo 143
  • Cardillo Ylenia, frutta verdura e alimentari
  • CARREFOUR di via Pio XI
  • CONAD
    Gallico, via Nazionale 164
    Gallico, via Quarnaro trav1
    Pellaro, via Sottolume ‪trav. Scordino 16
  • CRAI
    via Santa Caterina
    via Reggio Campi
  • DESPAR
    via Aspromonte 30
    via Possidonea 47
    via Aschenez prolungamento 15 D
    S. 106 Superstrada Jonica Pellaro
  • IPERCOOP
    via De Nava n. 1
    Centro Commerciale Porto Bolaro
    Parco Commerciale Le Ninfee
  • Market Molè di via G. Musella 6
  • Panificio Giustra di piazza Carmine angolo via Muratori e via XXI agosto
  • Panificio 360° di Lo Bianco Michele”, in Via Polistena 58
    Verde blu di via Pio XI
  • Fattoria della Piana di Viale Calabria 342
  • Frugì frutta verdura e generi alimentari di via Stadio a valle 30

La lista è in continuo aggiornamento. Le attività commerciali che desiderano prendere parte all’iniziativa possono inviare una mail a [email protected]

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del Comune di Reggio Calabria.

PER APPROFONDIRE: Compri tutto, e non paghi. La rete dei negozi solidali che aiutano i consumatori poveri. Anche con lo scambio prodotti-servizi (foto)

SPESA SOSPESA IN ITALIA: COME SEGNALARE UN’INIZIATIVA

La nostra lista è in continuo aggiornamento. Per segnalare un’iniziativa legata alla “spesa sospesa” nella vostra regione, scriveteci a [email protected]

PER APPROFONDIRE: Compri tutto, e non paghi. La rete dei negozi solidali che aiutano i consumatori poveri. Anche con lo scambio prodotti-servizi (foto)

SOLIDARIETÁ NEL MONDO DEL CALCIO

La squadra di calcio di Serie A, l’AS Roma, attraverso la sua Onlus Roma Cares, durante i mesi del lockdown nazionale, aveva deciso di omaggiare tutti i suoi abbonati Over-75 con una scatola piena di beni alimentari di prima necessità e una serie di presidi sanitari necessari per fronteggiare l’epidemia da Coronavirus. Una sorpresa davvero speciale soprattutto per Eliseo, l’abbonato più anziano della scorsa stagione: 97 anni.

Inoltre, come riportato sul sito dell’AS Roma, la Società con i ricavi derivanti dalla raccolta fondi avviata per sostenere l’ospedale Spallanzani di Roma, aveva ordinato otto ventilatori polmonari (tre per la terapia intensiva e cinque per la terapia sub intensiva) e otto letti per la terapia intensiva.

Roma Cares aveva, inoltre, consegnato ad alcuni ospedali romani circa 13.000 maschere FFP2 e 120 bottiglie da 500 ml di disinfettante per le mani. Nelle periferie della Capitale, invece, il Club aveva distribuito circa 8.000 paia di guanti protettivi e 2.000 flaconi di gel disinfettante.

In occasione della Giornata Mondiale dei poveri che ricorre il 12 novembre, Roma Cares aveva distribuito a circa sessanta parrocchie romane ben 5mila pacchi contenenti generi alimentari di prima necessità.

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