Il punto di partenza della catena della solidarietà è sempre lo stesso: un piccolo gesto, però di grande potenza, con il quale ci ricordiamo degli altri. È così nel caso del caffè sospeso, al quale poi sono seguiti tanti altri prodotti acquistati e lasciati a beneficio di chi viene dopo di noi: un pranzo, una pizza, un gelato, l’ingresso in uno stabilimento balneare. E adesso a macchia d’olio, in tutta Italia, anche il giocattolo sospeso.
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GIOCATTOLO SOSPESO
L’iniziativa è nata a Napoli nel 2015, fino a diventare il format con il quale è stata poi inventata la spesa sospesa, altra straordinaria catena della solidarietà. Come funziona il giocattolo sospeso? Esistono una serie di negozi che vendono giocattoli, libri e prodotti per bambini, ai quali chiunque può rivolgersi per donare. Poi i regali vengono raccolti dall’amministrazione comunale e distribuiti con la collaborazione della rete delle associazioni di volontariato che assistono le famiglie bisognose. Si possono donare giocattoli e libri, specie durante le vacanze di Natale e in occasione della Befana, anche online, senza muoversi di casa. Basta accedere alla piattaforma unpaniereperte, andare nella sezione dedicata ai giocattoli, e procedere con l’acquisto del dono scelto. Si paga, si compra e si regala: e con un piccolo gesto un bambino sarà felice.
GIOCATTOLO SOSPESO A FIRENZE
Un’altra città dive il format del giocattolo sospeso ha avuto un grande successo è Firenze, dove il motore dell’iniziativa sono due donne, Silvana e Laura Dreoni, titolari di un negozio nel quale si vendono giocattoli da quasi un secolo. Anche in questo caso la regia del giocattolo sospeso è nelle mani dell’amministrazione comunale che ha aperto una piattaforma (www.comune.fi.it/giocattolosospeso) dove i commercianti possono iscriversi e partecipare al progetto e i donatori possono conoscere i punti vendita ai quali rivolgersi per fare il loro regalo. I donatori hanno due possibilità: comprare il giocattolo, che poi i negozianti incartano e consegnano al comune, oppure lasciare dei soldi che sarà sempre l’amministrazione comunale a destinare, per l’acquisto di giocattoli da consegnare a istituti per l’assistenza dei poveri oppure a case-famiglia.
GIOCATTOLO SOSPESO A MILANO
I giocattoli, i libri (compreso il best seller della biografia del calciatore Zlatan Ibrahimovic con il suo autografo), le magliette di giocatori di calcio e di pallacanestro, sono state raccolte a cura della regione Lombardia. Della distribuzione se ne sono occupati i volontari della Croce Rossa e della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori.
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GIOCATTOLO SOSPESO A GORIZIA
L’amministrazione comunale di Gorizia ha adottato il format napoletano, aggiungendo alcuni dettagli in più per renderlo anche più facile per i donatori. Sono previsti dei buoni di cinque euro ciascuno che i consumatori possono acquistare e destinare al giocattolo sospeso. E nell’elenco dei negozi aderenti all’iniziativa non ci sono soltanto quelli che vendono giocattoli, ma anche librerie, salumerie, e persino qualche barbiere. Nel 2020 sono stati oltre 700 i bambini della città di Gorizia che hanno ricevuto il giocattolo sospeso.
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GIOCATTOLO SOSPESO IN ITALIA
Il giocattolo sospeso è una forma di solidarietà a rete diventata sempre più contagiosa. Ecco la lista dei comuni, dove l’iniziativa è attiva con ottimi risultati.
- Caserta
- Aosta
- Pisa
- Pontedera
- Frascati
- Ragusa
- Reggio Calabria
GIOCATTOLI SOSPESI IN BASILICATA
COME AIUTARE CHI È IN DIFFICOLTÀ:
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