Pineto: una gabbia anti-volpe per proteggere i nidi di fratino. Videosorvegliati 24 ore su 24

Accade nella riserva marina protetta di Torre del Cerrano, sul litorale abruzzese tra Silvi Marina e Pineto. Per proteggere i nidi di questi uccellini in via di estinzione, Fernando Di Fabrizio ed altri volontari hanno costruito una gabbia a prova di predatore. Videosorvegliata

Torre del Cerrano: area marina protetta a pochi passi da Pineto, in provincia di Teramo. Sei chilometri di spiaggia aperta al pubblico nonché habitat perfetto per varie specie di uccelli, uno tra tutti è particolarmente simpatico. Pesa pochi grammi, è alto pochi centimetri,il suo nome scientifico è Charadrius alexandrinus, e non più tardi di un anno fa giunse agli onori delle cronache per l’idea di Jovanotti di adibire le spiagge italiane a location per mega concerti, incurante di quanto ciò fosse pericoloso per l’ecosistema del litorale. 

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GABBIA ANTI-VOLPE PER NIDI DI FRATINO

Già, perché  quel piccolo micromondo di sabbia, detriti di piante marine, gusci di conchiglie, ossi di seppia, arbusti, legni e spugne di mare è  perfetto per la nidificazione di questo piccolo uccellino, una specie di migratore che predilige la spiaggia come luogo dove deporre le sue uova  che sono mimetiche,non più di tre, e necessitano di cova per una ventina di giorni.

Durante i terribili mesi del Covid-19, complice la spiaggia meno frequentata e meno sfruttata, il litorale che lambisce l’area marina protetta tra Silvi Marina e Pineto è stato scelto come luogo di nidificazione da ben 12 coppie di fratini. Quasi un miracolo, se si pensa al fatto che la sopravvivenza del fratino desta preoccupazione in quanto ha un trend negativo in tutta la penisola: gli esemplari sono in diminuzione, e da più parti si moltiplicano iniziative per la sua tutela. Ben dodici nidi disseminati in spiaggia, quasi 36 uova e quindi altrettanti pulcini. 

Ma la natura che si riappropria degli spazi ha delle regole crudeli, fatte di predatori e prede: undici di questi dodici nidi sono stati attaccati dalle volpi, senza alcun uovo superstite. Per questo, con la volontà di impedire ulteriori assalti all’ultimo nido rimasto,  è intervenuto Fernando Di Fabrizio, attivista ecologico, ambientalista, volontario e  direttore dell’Oasi del WWF del Lago di Penne, direttore della rivista De Rerum Natura, mensile italiano che parla di parchi, animali, conservazione, aree protette e sostenibilità. Insieme ad altri volontari e volontarie, hanno deciso di aguzzare l’ingegno, costruendo una gabbia di protezione anti volpe. Una vera e propria “scatola” protettiva termosaldata, indistruttibile, con gli appositi spazi per permettere il movimento e il passaggio dei genitori in cova ma impedire gli attacchi delle volpi. In più, hanno deciso di monitorare la gabbia 24 ore su 24 tramite una telecamera collegata ai telefoni cellulari.

gabbia anti-volpe per nidi di fratino

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RECINTO VIDEOSORVEGLIATO CONTRO LE VOLPI SPIAGGIA ABRUZZESE

Ore e ore di girato, centinaia e centinaia di filmati attraverso i quali Fernando Di Fabrizio non ha solo vigilato da lontano sul miracolo della vita che nasce, ma ha fatto scoperte sensazionali. Innanzitutto, che fortunatamente le uova nel nido erano sei, il doppio di quante i fratini  ne depongano normalmente, ma anche che, a turno, due femmine si alternavano  per coprire tutte le uova con il corpo. Un comportamento raro per questi piccoli uccellini trampolieri, perché solitamente, nonostante proteggano le uova da freddo o sole, si allontanano dai buchi nella sabbia che scelgono come nidi nel caso in cui si sentano minacciati dalla presenza umana o da predatori naturali. 

Per questo, l’intervento di Di Fabrizio è tanto più importante quanto ci mette a conoscenza di un comportamento diverso dei fratini, ricordandoci che la spiaggia è un ecosistema complesso regolato da regole proprie in cui spesso ci muoviamo senza alcuna accortezza: da marzo a luglio è necessario prestare massima attenzione quando ci muoviamo in spiaggia o organizziamo attività di pulizia, poiché è il periodo di cova dei Fratini. Ogni nido è preziosissimo per la conservazione di questa specie a rischio estinzione. Facciamo allora molta attenzione a dove mettiamo i piedi per non schiacciare inavvertitamente le uova. Se troviamo un nido, invece, allontaniamoci subito per non disturbare la cova: se i genitori restano lontani troppo a lungo le uova non schiudono più.

Il progetto, e il prototipo della gabbia anti volpe è in concorso per l’edizione 2020 del Premio Non Sprecare.

Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

PREMIO NON SPRECARE 2020:

 

 

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